Parte 4: Mi importava, mi importava davvero di lui!

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Quella mattina non mi svegliò la sveglia ma il campanello.

Andai ad aprire e mi ritrovai difronte Derek che mi fissava come se non avesse mai visto una donna in pigiama.

Dopo aver capito la situazione gli dissi:

-"Eiiiih, che ci fai qua?"

-"Sono venuto a prenderti"

-"Potevo anche venire sola"

-"Non mi fido degli altri"

-"Io non mi fido di te!"

-:Ah si?!"

Nel modo di dire quelle parole gridò e mi scappò un:

-"Fa piano o sveglierai il bambino!"

-"Quale bambino? Pensavo fossi sola in casa."

Se dicevo che Isee era mio figlio per lo meno mi avrebbe lasciato in pace, non era come in Italia, non dovevo preoccuparmi se mi avrebbero preso per una poco di buono. Non importava a nessuno.

-"Si chiama Isee, é mio figlio!"

Lui rimase immobile due minuti, dopo di ché, come se nulla fosse successo mi disse:

-"Embè? Vatti a vestire, o vorrai venire a scuola in pigiama?"

-"Dammi un attimo, tu aspetta qui!"

Dopo circa un quarto d'ora mi presentai truccata, vestita e sistemata per andare a scuola.

-"Belle, Sei uno schianto!"

Sorrisi imbarazzata e sapetti rispondere solo con un:

-"Grazie, andiamo? "

-"Andiamo, prima passiamo dal bar e poi andremo a scuola. Devo parlarti!"

-"D'accordo! "

Ero un po scioccata e curiosa su quello che doveva dirmi. Era da un po che mi faceva il filo. Era gentile, si offriva di accompagnarmi a scuola. Mi chiamava Belle o "Life"!!

Passammo dal bar a fare colazione e dopo avermi parlato andammo a scuola, ovviamente eravamo in ritardo.

Scesi dalla moto e continuavo a dirli:

-"É tardi Derek, andremo in presidenza! Non voglio andare dal preside!"

-"Non é così grave. . Avrai l'onore di vedere l'aula del preside! Si dice che sia bellissima!"

-Non scherzare Derek, sii serio per una volta! Non prendere sempre tutto alla leggera!"

Sapevo che non era così grave ma mi dava fastidio il suo menefreghismo.

Entrai a scuola e Derek sussurrando all mio orecchio disse:

-"Belle, mi piaci da morire quando ti arrabbi!"

Con quel complimento mi spiazzò.

Non ero abituata a ricevere attenzioni, soprattutto dopo avermi detto tutto.

Riuscì a dire, solo un misero:

-"Smettila, cretino!"

Sorrisi e lui fece lo stesso.

Alla fine della scuola vidi Derek baciare una ragazza alta, bionda e con il cuore spezzato corsi verso la fermata dell'autobus.

Appena Derek mi viste si stacco da quella cozza e mi venne incontro:

-"Eih Isabelle.. fermati non correre"

Mi asciugai le lacrime senza farmi vedere e da perfetta stronza gli dissi:

-"Vai a scoparti quella zoccola Derek, và da lei non ti servo io per fare sesso.

A che ti serve una mamma di un bambino, per lo più brutta quando puoi avere tutte le zoccole ai tuoi piedi!"

Mi guardò con quei occhioni verdi e si avvicinò al mio viso.

Mi scostai quando stava per baciarmi

-"Non so cosa devo fare con te Iris, prima fai tutto come se non ti piaccio, come se mi detesti e poi quando bacio una ragazza che non significa nulla per me ti incazzi e mi mandi a fan culo!"

Non capì molto di quello che mi disse.. ero concretata sul modo in cui mi aveva chiamata. Feci in modo di non far scendere le lacrime dal mio viso e gli dissi:

-"É il minimo che possa fare, mandarti a quel paese. Sta mattina al bar.. "

Mi interruppe

-"Io ti desidero Belle, mi sto affezionando a te anche se sembra che non te ne freghi nulla, come se non ti fidassi di me!"

-"Come faccio a fidarmi se, dopo avermi baciato e detto Ti amo ti vedo baciarti un'altra?"

-"Allora non é come fai credere, ti importa qualcosa!!"

-"Quello che credevo l'amore della mia vita appena gli dissi che ero incinta, scappò senza nemmeno una scusa. Come faccio a fidarmi dei ragazzi? Come faccio a fidarmi di te che baci in un secondo tutte le ragazze che mettono in mostra tette e culo?!"

"-Fidati di me, e poi non la stavo baciando in bocca! É mia sorella, le stavo dicendo che doveva prendere l'autobus. Ma si é girata e per sbaglio ci sfiorammo le labbra!"

-"Non prendermi per il culo, Derek!"

Ad un tratto passò quella ragazza e salutandolo gli disse:

-"Ciao fratellino, a dopo!"

Mi cadde la faccia a terra, diventai viola e volevo sprofondare.

Ad un tratto mi prese il viso e mi bacio' appassionatamente con le sue labbra calde e morbide. Era un sogno, era tanto che non provavo quel sentimento che mi faceva girare la testa. Sentivo le farfalle nello stomaco ma ricambiai subito quel bacio.

Salimmo sulla moto e dopo avermi accompagnata a casa mi chiese imbarazzato:

-"Posso vedere il bambino? "

Rimasi spiazzata da quella proposta ma accettai e lo feci salire in casa.

Io e il mio bambino abitavamo al terzo piano, mia madre al secondo e mia nonna al primo.

Andai a prendere Isee da mia madre e salimmo al terzo piano, nel mio appartamento.

Derek sembrava impaurito e allora gli dissi:

-"Non hai paura di finire in presidenza per il ritardo ma hai paura di una piccola creatura di appena due mesi?!!"

Lui sorrise e arrivati a casa lo feci sedere e gli misi Isee in braccio.

Lui cominciò a giocarci e a farlo sorridere, era così dolce.

Il bambino si addormento' dopo poco nelle sue braccia e lo misimo a letto.

-"É un bambino bellissimo Belle, hai fatto un bel lavoro!"

Sorrisi e gli dissi:

-"Grazie mille, lui é la mia vita... non riesco a fare a meno di un suo sorriso. Tu te la cavi bene!"

Ci guardammo degli occhi e non finivamo piu di ridere.

Non c'era un perché. .

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