Capitolo 11: Era un'altro icubo?

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Iris

Andammo a casa e dopo aver preso Isee decisimo di fare un giro come una vera famiglia.

"Famiglia" la parola più bella e rilassante del mondo. Ti mette sicurezza ma avvolte anche paura.

Loro erano la mia famiglia.

Passò un mese da quando io e Derek ci rimettemmo insieme.

Quella mattina, una mattina come le altre dei primi di dicembre, andai a fare una visita per avere il certificato che mi avrebbe fatto entrare nella squadra di ginnastica ritmica della scuola.. quella giornata si rivelò diversa da tutte le altre.

Mi svegliai presto, accanto a me c'era Derek e nella culla Isee che dormivano.

Mi vesti e mi feci accompagnare da mia madre dal medico, lasciando Derek con il bambino!

Entrai dopo aver aspettato il mio turno e il dottore mi mandò a fare delle risonanze magnetiche. Prima di ciò dovevano controllare se fossi incinta perché la mia parola non gli bastava.

Mi fecere un'ecografia e poi controllarono tutte le mie ossa senza, però, farmi la risonanza.

Arrivata di nuovo nello studio del medico erano le 13.45, ci sedettimo e il medico incominciò a parlare controllando gli esami:

-"Ha i valori apposto, le ossa sane e nessun altro problema ma mi sa' che lei non potrà entrare nella squadra"

-"Per quale motivo? Se ho tutto sulla norma perché non dovei farlo?"

Chiesi infastidita.

-"Lei é incinta signorina. É alla 12esima settimana. É al terzo mese."

Mi bloccai con uspressione sul volto molto scioccata. Ero un misto di emozioni.. riuscivo appena a respirare. Non potevo crederci.

Mia madre guardandomi disse:

-"Dovevi aspettartelo tesoro, Derek dorme insieme a te quasi ogni sera e solo voi sapete cosa fate!"

Poi ci ripenso' e disse:

-"Aspetti un attimo.. tre mesi? Iris quando sognasti di essere incinta non fu' 10 settimane fa?"

Rimasi piu basita di prima. Sembravo assente.

Ero incinta e il bimbo era di Derek, a differenza di quando mi dissero che aspettavo Isee non avevo paura. Ero felice.

Avrei avuto un bambino con lui.

Come l'avrebbe presa? Il sogno é diverso dalla realtà. Come facevo a dirglielo? Prima di nascere il bambino ci saremmo diplomati, avremmo avuto il tempo di organizzarci.

Ricevetti una chiamata strana nel mezzo dei miei pensieri. Il numero era strano.

Uscì dallo studio del medico e risposi:

-"Pronto Signora Isabelle Ferrino?"

-"Si, chi parla?"

-"Chiamo dalla caserma dei carabinieri! C'é stato un furto violento a casa sua."

Mi accasciai a terra e dissi:

-"C'erano mio figlio e il mio ragazzo dentro, dove sono? Come stanno? Cosa é successo?"

-"Sono entrati i ladri scassinando la porta, erano armati. Deve ragiungerci in caserma!"

-"Dov'è la mia famiglia? "

Urlai spaventata.

-"Sono in ospedale, se lei vuole possiamo vederci lì."

-"D'accordo!"

Presi tutto quello che avevo e con mia madre mi misi in macchina raccontando ciò che avevo saputo.

Arrivammo all'ospedale e c'era Isee in braccio al carabiniere. Aveva pochi punti sulla piccola testolina ma reagiva a tutto. Sembrava star bene.

Corsi verso mio figlio e lo presi in braccio piangendo. Era terribile.

Non capivo niente. Non sapevo cosa era successo e dove era Derek. Chiesi al carabiniere:

-"Con lui c'era il mio ragazzo"

Dissi indicando mio figlio.

-"Dov'è adesso?"

-"Ha difeso suo figlio fino all'ultimo, i ladri avevano due pistole, appena il suo ragazzo li vide cercò di fermarli. É in sala operatoria. . É grave. "

Diedi Isee a mia mamma e mi accasciai a terra. Non potevo crederci! Non poteva essere vero! Doveva sopravvivere, non doveva stare senza di me.

Ha difeso mio figlio, fino all'ultimo.

Mia madre con gli occhi mi fece coraggio:

-"Ce la farà e sarà un ottimo Papà!"

In quel momento uscì Derek addormentato dalla sala operatoria su un lettino.

Gli andai incontro, era pieno di ferite.

I medici mi fecero allontanare e abbracciai i genitori di Derek. Con le lacrime agli occhi e con tutta la mia forza e il mio coraggio gli dissi:

-"Sono incinta, aspetto un bambino. Vostro figlio DEVE diventare padre."

Loro guardandomi sorrisero con le lacrime..

-"Appena si sveglierà glielo dirai"

Disse il dottore.

-"L'operazione é andata bene, il suo fidanzato si riprenderà! Se l'ha vista brutta ma é stato forte. Lo ha fatto per suo figlio"

Continuò il dottore indicando Isee.

Mi commossi quando il dottore parlò.

Fin dal primo momento in cui gli misi in braccio mio figlio, Derek lo ha sempre considerato suo. Era la sua gioia. Si preoccupava per niente. Era diventato piu apprensivo di me. Mi ero scelta l'uomo della mia vita.

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