Il mondo in un secondo

Capitolo 20: Accettare.

Derek

Si é mossa, non ci vede ma si é svegliata finalmente ma sono uscito dalla stanza. Non posso sopportare altro dolore sulla sua faccia quando i medici gli diranno che non potrà camminare. Ti prego, fa che non sia così. Fa che tornerà la Iris di prima con gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte.

Fa in modo che superi anche questo, che si accorga della bella vita che l'aspetta. Ti prego, non voglio vederla soffrire più di quanto non abbia già fatto. Dobbiamo essere forti.

Starà bene.

-"No!!!! Non può essere, NO! Sentì le urla provenire dalla sua stanza. Mi scendevano le lacrime, come ho fatto a non proteggerla!  Dovevo essere lì prima.

Entrai nella stanza e l'abbracciai, l'abbracciai forte come se fosse l'unica cosa che volevo fare, come se quell'abbraccio mi servisse per dimenticare.

-"Andrà tutto bene!" Mormorai stringendola più forte.

Doveva essere così.  Doveva andare bene, per noi. Lo meritavamo.

Iris

Avevo l'abbraccio più forte della mia vita ma per la prima volta non mi bastava. Era tutta colpa di mio padre. Lo odio! Mi ha tolto il primo amore e ora anche la felicità. Mi ha tolto il potere di camminare. Mi sta' distruggendo.

-"Perché non ha pagato?" Dissi a Derek.

-"Chi?"

-"Mio padre, Jeremy mi ha deto di aver chiesto il riscatto!"

-"Oh Isabelle, tuo padre non ha ricevuto niente ma ha capito, probabilmente, che la tua scomparsa era opera di Jeremy ed era scomparso dopo 3 giorni della tua scomparsa. Lo abbiamo trovato quando ho trovato te, quella sera!" Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime al solo pensiero di come mi aveva trovata poi continuò.

-"É nell'altra stanza..ha un trauma celebrale ma amore, Belle guardami, starà bene! Andrà tutto bene, c'é amore, amore tra noi!"

Piangevo, piangevo e non la smettevo più.Tutto quel dolore, non ero pronta.

Dopo un mese di riabilitazione io ero a casa, sulla sedia a rotelle ma ero a casa. Vidi i bambini dentro al box e il mio sguardo e sorriso cambiarono totalmente.

Derek

La vedevo, aveva gli occhi colmi di amore vedendo quelle due creature che lei aveva costruito. I psicologici mi avevano detto di stare attento a Isee perché d'altronde suo padre gli aveva tolto tutto ma non ci credevo, Iris amava i suoi bambini. Non avrebbe fatto del male a loro. Li amava più della sua stessa vita! Si vedeva. Lei era innamorata e io ero innamorato di quello spettacolo. Loro erano tutto per lei e tutto per me.

Se Iris non sarebbe... se sarebbe morta mi sarei preso cura di loro anche da solo. Erano quello che mi rimaneva di lei. Isee ha il suo sguardo e la sua tenace, Grece ha il suo viso, il suo sorriso.. la sua femminilità.

Amavo loro, amavo quel quadretto familiare perfetto.