"Chi c'è?.. vi prego.. lasciatemi in pace..." implorò con la voce morente.
"Scusa.. non volevo spaventarti.." disse Niall non guardandola e sorridendo sotto i baffi.
Erano nel cimitero, dove i genitori di Marika erano stati sepolti, dove appena un minuto fa aveva terminato di confidarsi con la madre. Seguirono dei leggeri sussurri fino a quando un'idea le sfiorò la testa.
"Ti va di cenare da.. me?" titubante e non sicura di quello che diceva lo invitò da lei. E così accettò.
La loro prima cena, si corda ancora la bistecca al sangue che le preparò. Piccoli segni che solo ora capisce il significato. L'amore per il cibo al sangue se non crudo, il nero dei suoi occhi, le vene rosse fuoco, tutte cose che lui smentiva e lei credeva. Poi le venne in mente il ricordo più bello di tutti. Quando per la prima volta la loro connessione non fu solo mentale, ma anche fisica e questo era quello che voleva. Connettersi completamente con Lui.
A distoglierla dai suoi pensieri furono delle gelide mani sui suoi fianchi, un brivido, non si rendeva ancora conto che lui era l'unica persona che aveva il permesso di toccarla senza mandarla in panico, con lui solo brividi di piacere. Quella luce era come una sicurezza, come quella che da bambina l'aveva protetta da mostri e uomini cattivi e che le aveva fatto compagnia. E così non ebbe paura quando sentì un braccio passare sul suo fianco. A quello stimolo la sua mente aprì uno spiraglio; il tempo necessario per rendersi conto che non c'era pericolo e subito ricadde nell'incoscienza. Qualcosa si stava sollevando e la sentiva scivolare, lentamente. La sensazione di un movimento, di qualcosa che stava capitando, forse lì o altrove. Qualcosa le sfiorò il collo e istintivamente alzò la mano per cacciare chissà quale animale che si era posato su di lei, ma si bloccò sentendo un lieve bacio appena accennato, puro piacere, era tutto così proibito e sbagliato. Si chiedeva perché si era proibita di tutto questo sollievo e piacere per così tanti anni, aveva paura, ma questo lo sapeva, ma non capiva cosa in lui la spingeva a lasciarsi andare e farsi esplorare così gratuitamente. Ma tutto cessò quando le mani e le labbra del ragazzo si allontanarono dal corpo della ragazza.
Le mancavano quelle mani fredde appoggiate al suo corpo, le mancavano quei baci proibiti, le mancavano quelle sensazioni che solo Lui sapeva farle provare. Alzandosi educatamente da quel sgabello, prese il piatto posizionandoci sopra il bicchiere e la tazza per poi posarli nel lavandino e lavarli, come una perfetta donna di casa. Una fresca brezza invernale le sfiorò i capelli spostandoglieli delicatamente dal viso. Un brivido si scaricò su tutta la sua schiena quando sentì una gelida mano posarsi sul suo fianco, lo stava immaginando, sapeva che quella sensazione era irreale, sapeva che il desiderio era troppo per lei, sapeva che quel Demone di cui si era Invaghita non l'avrebbe più toccata in quel modo.
"Perché pensi questo?.." una roca voce le martellò nella testa. Si girò di scatto trovando il Ricco appoggiato nella porta della cucina.
"Io.. Ecco.." il fiato le si spezzò in gola. Cosa potrebbe rispondere, cosa si sarebbe mai inventata questa volta?
"Piccola.. Niall lo conosco molto bene.. e so che ti avrà rivelato la nostra natura.. ma ciò che importa ora è come ti senti.. perché pensi così negativamente?" chiese precisando.
"Harry.. Io non ho paura di te.. forse un po'.. Solo.. è complicato" disse lei sospirando. Non riusciva a reggere la tensione creatasi.
Il Vampiro le si avvicinò troppo velocemente scompigliandole così i capelli, per la seconda volta. Un presa ferrea le circondò la vita accogliendola in abbraccio freddo ma rilassante, proprio quello che ci voleva, proprio quello che sperava qualcuno facesse. Il Riccio la guardò sorridendo accarezzandole poi la guancia e spostandole una ciocca di capelli dal viso.
"Ti senti meglio? Sai gli abbraccioni di Harry funzionano sempre!" disse fiero di sé.
"Ora sto meglio!.. Aahahah Grazie!" disse lei, sorrideva, grazie a questo sconosciuto che sapeva farla ridere.
Una porta si aprì e subito dopo, con un grande tonfo, si richiuse. Marika balzò sul posto non spettandosi cosi tanta violenza, sapeva che Lui era finalmente tornato, sospettava fosse andato a fare colazione con qualche umano. Quando oltrepassò la soglia della cucina, il suo bagliore l'accecò, era così bello e raggiante, se questo era l'effetto che il sangue aveva su di lui, be le avrebbe donato il suo per l'eternità, solo per vederlo così raggiante tutte le mattine. Quando la connessione tra loro si stabilizzò notò nel lato della bocca un rivolo di sangue secco. Sorrise notando la faccia confusa del Biondo, prese un fazzoletto avvicinandosi a lui con tranquillità. Quando finalmente i loro visi erano vicini, avvicinò il pezzo di stoffa alla bocca del Ragazzo che si ritirò in dietro con fare confuso.
"Fermo.. sei solo un po' sporco di sangue.." disse sussurrandolo dolcemente.
La faccia confusa di lui si rilasso lasciandosi toccare dalle delicate mani di Lei. Un sorriso comparve in Niall quando, senza rendersene conto, dalla concentrazione aveva la punta della lingua fuori. Lo guardò divertita, un sensazione strana la invase quando l'indice, freddo del Vampiro, le toccò la punta della lingua ridendo.
"Ehy!.. Non ridere di me.. ero solo concentrata.." sorrise battendole un buffetto sulla spalla.
"Sei davvero bella... quando sei concentrata.." rispose lui sfiorandole una guancia, ora rossa per l'imbarazzo.
"Ooooooh!! Ma come siete DOLCIII!!!" una voce fine la prese alla sprovvista, interrompendo quel momento così insignificante ma intimo, per loro.
Sfarfallando le ciglia, Marika, si spostò da quella ravvicinata distanza e si voltò verso quel guastafeste di Harry che li guardava con occhi sognanti. Alla sua visione roteò gli occhi al cielo lasciandosi sfuggire una risatina, che contagiò anche il Ricco, lasciando interdetto, però, il Biondo.

STAI LEGGENDO
Beautiful -Niall Horan-
FanfictionDue creature si incontrano in una sola persona. Lei una semplice ragazza. Lui un Demone. Un miscuglio di Paura, Angoscia, Terrore ma anche di Passione, Dolcezza e Amore.