Curiosity And Differences

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"Niall.. Io Avrei un po' di fame.. solo.." disse Marika con la pancia che le brontolava.

"Tranquilla.. dovrei avere qualcosa nel frigo.." disse attraversando il corridoio per arrivare poi nella cucina.

Marika lo seguì, osservando qualunque suo movimento, incantata dalla dolcezza che emanasse in quel istante. Semplice sentimento che aveva notato solo ora, cosa un po' strana dato che di dolce non aveva mai fatto niente. Quando Niall aprì il frigo, gli occhi si sgranarono trovando una quantità industriale di sangue, era raccolto in bottiglie di vetro spesso e sigillato perfettamente.

"Emh.. Scherzavo.. non c'è niente.."  disse girandosi e guardandola negli occhi.

"Allora credo che farò un salto a casa.. e poi tornerò.."

"NO!" la bloccò subito, di questo a quanto pare lui non voleva discutere.

Sarebbe rimasta lì, affamata e con uno stomaco che brontolava come una locomotiva dietro casa. Lo guardò un po' perplessa quando la invitò a sedersi nel divano in cui erano appoggiati prima, per poi in un fascio di vento sparire dalla sua visuale. Dove diavolo era andato? Approfittò dell'occasione per girare un po', per conoscere quel luogo non del tutto rassicurante. Infondo a la stanza era posizionata una scale che portava al piano superiore, avvicinandosi molto tranquillamente sorrise trovando una foto in bianco e nero la quale raffigurava una famiglia, quattro persone precisamente. Sullo sfondo due persone giovani, un uomo molto attraente con dei lineamenti duri e squadrati, sembrava la fotocopia di Niall, la ragazza pensò subito al padre di lui, per quel poco che lo guardò, gli assomigliava. Affianco a quel uomo c'era una bellissima donna, non molto alta ma con un sorriso da far invidia al pianeta, esprimeva gioia da tutti i pori, sembrava davvero solare e piena di vita, molto esile ed elegante, i capelli scuri, dal contrasto nero della foto, e un bellissimo vestito dell'900. Posizionati esattamente davanti a loro, due bambini dai 5-7 anni. Un ragazzino con una folta chioma riccia, da far invidia a quella della Rossa, due occhioni grandi che esprimevano, come la donna opposta a lui, una miriade di emozioni positiva da far spuntare un dolcissimo sorriso a Marika. Invece sotto il leggero tocco della donna c'era un bambino imbronciato, capelli corti e scuri, occhi penetranti e tetri, mascella tesa, sopracciglia aggrottate, anche se solo un'immagine, lo sguardo di quel bambino penetrava sorprendentemente il verde smeraldo della Fanciulla. Corporatura esile come, pensava la ragazza, la madre invece l'altro pargolo era molto più muscoloso, come il padre. Sotto sotto sapeva che quella era una foto di famiglia, della famiglia di Niall ma, ripresa dalla sua curiosità, cominciò la salita delle scale. Una porta divideva il piano dalle scale, il quale doveva essere un segno, che però Marika non interpretò e quindi si addentrò. Nella sua mente vagavano milioni d'ipotesi strambe, immaginava di trovare bare dove Loro avrebbero riposato oppure corpi putrefatti di umani o una riserva di sacche di sangue rubate dall'ospedale, ma nel momento in cui la porta fu aperta del tutto un semplice corridoio le si prospettò davanti. C'erano quattro porte. La mano tremante di Marika sfiorò la maniglia ricoperta d'oro sentendo un brivido percorrerle tutta la spina dorsale e poi un freddo tocco le circondò la vita e le strinse la mano appoggiata alla maniglia, in uno scatto felino la ragazza era intrappolata tra la porta e un corpo troppo muscoloso per essere quello di Niall, troppo prominente e alto. L'odore di Alcool e fumo inebriò le narici della ragazza che con un lamento cercò di liberarsi invano. Era troppo scuro per vedere il viso del ragazzo, ma i capelli ricci lunghi, i lineamenti marcati, l'odore insopportabile di sangue e due grandi fredde mani, le fecero capire che a questo punto nemmeno lui era umano.

"Chi diavolo sei? Perché stavi entrando in camera mia??" chiese con un tono offeso, ma non cattivo.

"Scu..scusa.. non volevo invadere la tua proprietà.. io.." balbettò cercando di essere il più convincente possibile.

"Volevi solo curiosare.. si certo.." disse lui imitando la voce della Rossa.

"Ehy... non prendermi in giro.." disse lei offesa, tranquillizzandosi per il sarcasmo di questo strano ragazzo.

"Ok ok.. Scusa.. Sono Harry piacere.. tu? Marika vero?" disse lasciandola e sistemandosi la camicia di flanella bianca.

"Come fai a.." le tappò la bocca raddrizzando le orecchie e poi tappando le orecchie.

"E' arrivato mio fratello.. ora ci nascondiamo.. gli faremo un piccolo scherzo innocente.. ok? Beh non mi interessa la tua opinione.. andiamo.." disse aprendo la porta e chiudendola subito dopo mentre lasciava la presa dalla bocca di Marika.

"Ora vuoi spiegarmi come cavolo fai a sapere il mio nome?" chiese sussurrando appena, sapendo che lui l'avrebbe sentita lo stesso.

"Le voci girano.. e Niall, anche se sta zitto e non parla con me, si tradisce ogni fottuta volta.." dice con un sorrisino.

Ora la luce della luna mette in risalto i suoi lineamenti, possiede due smeraldi a posto degli occhi, labbra grandi e carnose, è davvero affascinate, un corpo da mozzare il fiato, uno stile strano, ma che si adatta perfettamente a lui. Lo stesso fa lui, Marika si senti gli occhi addosso, una scannerizzazione, ecco quello che Harry le sta facendo, arrossisce, non è da tutti i giorni trovarsi una bellezza del genere davanti ed essere osservati attentamente dalla stessa bellezza.

"Sei davvero carina.." si lascia sfuggire il ragazzo facendo arrossire di rimando la Fanciulla.

"Grazie.. anche tu 'sei davvero carino'" lo imita lei sorridendo.

In nemmeno un secondo lei si ritrova tra le braccia di lui al buio con una mano completamente spalmata sulla bocca di lei, il fiato caldo e ferroso del ragazzo le sfiora l'orecchio lasciandole un brivido. Non capisce cosa diavolo sta succedendo, è tutto troppo veloce, tutto troppo sovrumano, tutto completamente formato da flash che non riesce a comprendere. Un rumore nel corridoio, ottavo, una porta che si spalanca e un bagliore di luce improvviso le fa chiudere gli occhi.

AXjK

Beautiful -Niall Horan-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora