Il benessere che Niall provava in quel momento era fantastico, la faccia stupita di Liam alle sue parole non aveva prezzo, guardò la ragazza, che era al fianco del moro, si sentì confuso, il suo sguardo era imploratore, cosa stava implorando? Il suo silenzio? Lei cosa voleva? Che stesse zitto? Perché avrebbe dovuto? Alla fine era solo la verità, era la sua casa ora, lei lo aveva invitato a rimanere fino a quando avrebbe voluto, a lei non dispiaceva la sua compagnia e solo guardandolo lo aveva implorato di restare.
"Casa tua?" chiese il ragazzo allibito dalle parole del biondo.
"Si, Marika mi ospita fino a quando non avrò trovato una dimora fissa." Disse, i suoi occhi lo sfidarono.
"Ma..marika è vero?" chiese Liam guardando la ragazza ora in pieno panico.
"Si, Ma Liam ti prego lasciami spiegare.." disse lei guardando il suo pseudo migliore amico trovandosi solo due occhi marroni arrabbiati e delusi.
"Cosa dovresti spiegare? Non hai voluto la mia compagnia.. mi ero proposto di venire a vivere con te per non lasciarti sola.. le tue parole sono state 'Scusa, ma sto bene sola.. non voglio nessuno in questo buco di casa.. nessuno..' e ora trovo questo essere dentro casa tua.. e ci vive pure.. da quanto?" chiese lui irritato dalla situazione.
La ragazza era in silenzio, i suo bellissimi occhi erano incollati al pavimento, Niall si sentiva in colpa? Forse aveva esagerato sta volta, non sapeva della loro precedente discussione avvenuta non si sa quanto tempo fa, ma forse c'è un valido motivo se lei aveva ospitato lui e non questo stupido ragazzo alto e ingombrante.
"Liam... Mi dispiace.. ma era in difficoltà e non mi sembrava giusto lasciarlo fuori.." disse la bella rossa in sua difesa posizionando per pochi secondi il suo sguardo su il biondo che la osservava stupito. Era strano per lui guardarla e sentirsi debitore.
"Forse è meglio che vada.." disse il moro dirigendosi alla porta lasciando una spallata a Niall che ridacchiò per la mossa falsa e immatura del ragazzo.
"L..Liam ti prego.. non.."
"Sta zitta.. non voglio sentire altre cazzate.. ci vediamo.. buon divertimento..." disse sbattendo fortemente la porta.
Ecco. Sola di nuovo. Non proprio sola, in questa piccola stanza c'era anche Niall con lei, era felice? Il suo sguardo era contento anche se sempre con quell'espressione da uomo vissuto e rude. Si sentì tradita, ma alla fine il biondo davanti a lei non aveva nessuna colpa, era stata lei a rifiutare Liam quella volta, non si spiegava perché quando il ragazzo, dai cristalli al posto degli occhi, era intorno a lei si sentiva protetta, sapeva che niente le poteva succedere, mentre con Liam tutto era possibile e qualche istante prima ne era stata la conferma. Il suo sguardo era caduto al parquet del salotto, un'ombra si formò davanti a lei, sapeva che era lui, il suo odore ferroso non l'avrebbe dimenticato facilmente, era insolito ma a lei piaceva tantissimo, immersa nell'odorarlo non si rese conto che le aveva preso il mento costringendola a guardarlo. I suoi occhi la rispecchiavano da quanto chiari erano, lo fissava attentamente quando notò una chiazza nera prendere forma nell'iride di lui, si stava dilatando sempre di più mentre prendeva possesso di tutto il suo occhio. Sbattè due volte gli occhi distogliendo lo sguardo da lei, poi torno a guardarla e quella chiazza scura era completamente sparita, non fece domande, restò solo un po' perplessa ma poi lasciò perdere, magari era solo frutto della sua immaginazione oppure qualche noioso insetto. La mano di lui stava accarezzando attentamente la sua mascella per poi passare lentamente al collo, si soffermo su esso, il percorso era sempre quello, su e giù, seguiva l'arteria che portava il sangue al cervello pompato dal suo cuore che ora come ora stava palpitando molto velocemente, non si spiegava il perché lo lasciava fare, non amava essere toccata, nemmeno Liam aveva il permesso di farlo, ma con lui tutto era diverso. Il suo sguardo era concentrato sul suo collo, sembrava volesse mangiarla. Arrossì molto dolcemente per quel contatto, non era da lei essere così sicura quando qualcuno la tocca o semplicemente la sfiora, ma Niall a qualcosa di speciale, sapeva che di lui poteva fidarsi, niente era fondato ma lei lo sentiva, si fidava di lui. Sbagliava? NO, ne era convinta.
Niall si sentiva quasi impotente di fronte a quella che non era altro che una bambina per lui, ma che era riuscita a comportarsi come una perfetta donna, con la sua mania di indossare pantaloni e di tenere sempre i capelli sciolti e la sua continua paura di essere toccata. La sua mania di non guardare mai le persone negli occhi per paura di non riuscire a sostenere lo sguardo, il suo modo di stare eretta ma insicura, tutto questo lo portava al delirio totale, non sapeva mai come potesse reagire al suo corpo e non sapeva mai se sarebbe riuscito a controllarsi per sempre. Le gote di lei si colorarono di rosso, Sorrise, le piaceva quando arrossiva, perché sapeva di essere lui la causa del suo imbarazzo. Voleva assaggiare le sue labbra, voleva bramarsi di lei fino allo sfinimento, voleva rapirla e portarla via da li, voleva lei e solo lei. I suoi ideali erano spariti, il demone non si faceva sentire da tempo, stava mutando qualcosa dentro di lui, questo lo spaventava, era da giorni che non ammazzava qualcuno, si nutriva e poi li soggiogava per farli dimenticare tutto, giorni che non incontrava il suo migliore amico e suo padre. Questi pensieri lo turbarono, si sentì fremere e sentiva che le tenebre lo stavano invadendo, si allontanò bruscamente dalla bellissima fanciulla che fino a prima lo stava soggiogando con i suoi modi di fare. La guardò, il suo viso era interrogativo, poi spaventato. Niall scosse la testa cercando di distogliere i suoi pensieri e liberarsi di quell'orribile sensazione che ora non gli dava più piacere. Sapeva che se restava lì in mobile le avrebbe fatto del male, perché è questo che lui, il suo maledetto demone, voleva, vederla soffrire, terrorizzata da l'unico ragazzo che lasciava avvicinarsi, per non creare questo lui corse via, uscendo da quella casa che avrebbe solo rovinato la sua esistenza. Corse recandosi nell'unico posto confortevole e più vicino al nome di casa, che conosceva. Il Bosco. Louis forse era la ad aspettarlo, cercando di comunicare con lui, cercando di portarlo da lui, ma non lo sentiva, non riusciva a collegarsi a lui, era tutto inutile.

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Beautiful -Niall Horan-
FanfictionDue creature si incontrano in una sola persona. Lei una semplice ragazza. Lui un Demone. Un miscuglio di Paura, Angoscia, Terrore ma anche di Passione, Dolcezza e Amore.