Legends

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Il Biondo si voltò trovandosi davanti hai suoi occhi la creatura più bella che lui avesse mai visto. La rossa era lì che teneva la sua mano, lo guardava intensamente con un immenso sorriso sulle labbra rosee che lui amava tanto. Lo sguardo del Vampiro era perso nella bellezza di lei, si girò completamente e si avvicinò al suo viso, la ragazza avvolse dolcemente le sue, piccole e aggraziate, mani intorno al suo collo, i brividi percorsero la sua schiena risvegliando in lui un selvaggio sesto senso. La ragazza si avvicinava sempre di più al viso di lui lasciandoli poco tempo per recepire quello che stava per succedere. Un miscuglio di menta e panna s’intensifico nella bocca del Demone, che incredulo, capì che le labbra della Rossa erano incollate alle sue, si completavano, erano come un puzzle, si incastravano congiungendosi perfettamente. Le Farfalle invasero il suo stomaco, il suo cuore ricominciò a battere dopo decenni che si era semplicemente fermato, le sue mani percorsero le braccia di lei accarezzandole dolcemente fino ad afferrare saldamente i suoi fianchi e avvicinarla ancora di più a lui. Lei nel bacio sorrise per quel gesto che anche lui non si sarebbe nemmeno mai sognato di fare. Dopo averla assaporata per bene si staccarono sorridendosi come due innamorati. Niall non spiegava questo gesto inaspettato, ma lo volle godere fino alla fine.

Che diavolo gli succedeva? Sbatte gli occhi rendendosi conto di aver solo immaginato quella scena da film romantico, i brividi lo percorsero, non erano di felicità, ma di preoccupazione, la sua mente non aveva spazio per queste stronzate, e lui lo sapeva. Lei era ancora infondo con gli occhi bassi che osservavano le sue scarpe, converse semplici e nere, come l’anima di questo stupido Demone.

“Ehi!... Marika!” una voce maschile la chiamò dalla parte opposta in cui era lui, scorse con fastidio la persona che la chiamò, eccolo, tornato all’attacco.

La rossa sentendosi chiamare si spaventò, ma quando si rivolse al suo migliore amico si alleggerì.

“Liam!.. Ciao” disse con voce flebile e dolce, le era mancato così tanto. Era felice di aver sistemato tutto con lui, non voleva perdere l’unica persona che le era stata accanto per tutto questo tempo.

“Ehi.. come stai? Allora com’è andata oggi?” chiese il moro con un sorriso stampato nelle labbra.

“Bene.. sempre bene.. e a te?” rispose con titubanza, non perché la giornata non fosse andata bene, ma perché a scuola non aveva avvistato nemmeno per i corridoi Niall, ma ora sapeva che lui era dietro di lei ad osservarla parlare con Liam.

“Bene.. annoiato come sempre.. Emh.. Ti sei accorta che non ti molla per un secondo?” disse il suo Migliore Amico facendo un cenno, impercettibile, sul Biondo che aveva appena menzionato nei suo pensieri.

“Liam.. non dire baggianate.. ha solo finito scuola anche lui..” disse facendo finta di non essersene mai accorta, ma dentro di lei sapeva benissimo che lui la osservava attentamente, forse non per spiarla, non per proteggerla, ma solo per puro divertimento.

“Sarà.. comunque sia.. andiamo insieme a casa.. o.. aspetti il tuo bel principe?” disse il ragazzo sorridendo per prenderla in giro, lei li lasciò un pugno sulla spalla per farlo smettere, ma entrambi risero di gusto dopo le battutine di Liam.

“Marika! Vieni qui!” la sua voce. Quella voce l’avrebbe riconosciuta ovunque, anche immersa in un imbottigliamento di persone a New York. Si voltò, osservando la bellezza innaturale di quel ragazzo, le guance si colorarono di rosso quando si rese conto che le persone rimaste in cortile si voltarono ad osservarla.

“Scusa Liam.. Penso che andrò dal ‘Mio principe azzurro’.. ” si voltò di nuovo verso il Biondo quando ormai Liam si era incamminato verso casa.

L’albero stava mettendo le prime foglioline, sotto il tiepido sole già emanava il suo calore sulle piastrelle rovinate del pavimento. Era l'inaugurazione di un locale di amici, all'aperto. Immerso nel verde del colle, divanetti, bancone e bel panorama. Niall l’aveva invitata a pranzare con Lui e questi due suoi amici, Louis che da come si comportava era davvero simpatico e aveva intuito che erano migliori amici e la sua ragazza, una bellissima ragazza che da quanto parlava riuscì a conoscerla in queste due ore di macchina. Marika era un po’ in soggezione, non capiva cosa fosse. Sentiva delle strane sensazioni, come se fosse posizionata in un campo di energia.

“Allora.. cosa mi racconti di te?” chiese con dolcezza la Mora seduta vicino a lei.

“Oh be.. non c’è molto da sapere.. sono Marika vivo sola dopo aver perso entrambi i miei genitori e sto cercando di finire questa scuola per poi andare finalmente a lavorare.. Tu che mi racconti?”

“Bè.. Sono Beatrice, ho origini Americane come noti, sono figlia di un capo tribù, vivo anche io sola dopo essermi trasferita qui..” la Rossa si incuriosì molto delle sue origini, non aveva mai conosciuto o incontrato una ragazza del genere.

“Scusami.. non vorrei essere invadente, ma mi ha attirato la tua origine..” sorrise per sembrare il più educata possibile.

“La mia origine risale a epoche notevolmente antecedenti. Tanto risalenti nel tempo da perdersi nell'antichità preistorica, nella tradizione orale che caratterizzò lo sciamanesimo dell'età della pietra e il mondo degli Spiriti governanti l'Universo.. Non so se mi spiego.. Gli uomini-lupo furono preponderanti nell'Europa continentale occupata dalle popolazioni di origine indoeuropea.”

“Uomini-Lupo?” che cavolo stava blaterando?

“Sì.. i Lican..” Louis le serrò la bocca con un bacio inaspettato, Marika si imbarazzò tantissimo, tolse lo sguardo facendolo cadere sul Biondo seduto accanto al ragazzo in fase di effusione. Vide che gli occhi cristallo si alzarono verso l’alto, sorrise, non era l’unica in imbarazzo a quanto pare.

“Amore.. spiegati meglio.. magari lei non conosce le tribù!” sorrise al ragazzo che capì le incomprensioni che avevano avuto. No lei non le conosceva affatto le tribù. Ma era affascinata dalle storie locali, dai miti, dalle leggende che incombevano nelle città, non solo a Londra.

Beautiful -Niall Horan-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora