Contingencies

117 10 1
                                    

"Proprio un bel film" dichiarò Marika

"Ne ho visti di migliori" commentò di rimando Liam

"Sei sempre polemico" disse, scherzando Marika

"Dovresti saperlo, sono o non sono il tuo migliore amico!" ribatté Liam, infilando le chiavi nella serratura della porta di casa della ragazza.

"Che freddo!" disse Liam entrando nell'ingresso di casa "Non hai chiuso tutte le finestre?"

"Mi sembrava di averlo fatto" disse sorpresa Marika. "in ogni caso, il freddo viene da sopra. Vado a controllare". Mentre si toglieva il cappotto, la Rossa salì le scale dirigendosi al piano superiore alla ricerca dell'origine di quell'ondata di freddo che invadeva la casa. Il freddo risultò provenire dalla finestra della camera da letto, la fanciulla doveva aver dimenticato di chiuderla nella fretta di uscire. Chiusa la finestra Marika si accorse che nella parte inferiore dello stipite si scorgevano dei segni come di graffi che non ricordava, ma non diede loro importanza: doveva essersi "fatto le unghie" il gatto dei vicini, che spesso si intrufolava. Liam aveva posto il bollitore dell'acqua sul fuoco per preparare una tisana come erano abituati a fare i due amici, finito un bel film.

"Deve essere entrato di nuovo il gatto dei vicini" dichiarò la Rossa, scendendo le scale.

"Lo cercheremo domani, promesso!" rispose Liam accendendo il televisore. Alla televisione stavano reclamizzando una ditta di pompe funebri.

"Avanti il prossimo" e Liam preferì spegnere l'apparecchio per parlare con la splendida ragazza che aveva affianco.

"Non te l'ho chiesto a cena ma... come va con quei puntini rossi? Li hai visti di nuovo?" chiese Liam con dolcezza, per quanto se ne possa avere per un argomento del genere.

"No.. per fortuna non si sono più fatti vivi.. e questo mi tranquillizza.. però.. mi succedono ancora cose strane.." rispose Marika con timore. All'improvviso si sentì un forte rumore, simile allo scalpiccio di zoccoli, venire dal piano soprastante. Preoccupati, i due ragazzi rimasero in ascolto, i rumori persistevano e all'improvviso, il rumore prese le sembianze di catene che stridono al contatto col metallo. Liam, munendosi di un coltello da cucina, si diresse verso le scale, seguito dalla ragazza spaventata, ne avevano appena parlato e questo non era divertente.

"Rimani, salgo io" disse il giovane con voce insicura ma protettiva verso la migliore amica.

"Va bene" rispose spaurita Marika. Liam con circospezione salì le scale fino al corridoio cercando di identificare da quale stanza proveniva il rumore. La donna però non si sentiva al sicuro sola lì sotto, decise di seguire così il moro. Uno scalpiccio proveniva dalla camera da letto, il giovane, con mano tremante, aprì la porta, pronto ad usare il coltello, ma non trovò nessuno nella stanza e anche il rumore era cessato. Era in mezzo alla stanza e non vedeva nessuna minaccia. Guardò sotto il letto e non vide nulla, ma, rialzandosi, gli parve di scorgere un'ombra furtiva passare alle sue spalle. Pronto a tutto, con il coltello alzato, e un'aggressività insolita dentro di sé si girò su se stesso per cogliere l'intruso, ma non fece a tempo a vedere il suo aggressore perché la sensazione di essere trapassato da miriadi di lame prevalse su ogni altro vedere o sentire. Cadde a bocconi sul letto, mentre il sangue fuoriusciva dal suo corpo. Marika, non sentendo più provenire alcun rumore decise di entrare anche lei nella stanza, rompendo ogni indugio, entrò. Liam era tranquillo stava guardando fuori dalla finestra.

"Che cos'era?" chiese ansiosamente Marika preoccupata.

Nella casa era tornato il silenzio, Liam non rispondeva, la ragazza preoccupata non sapeva cosa stesse succedendo in quella maledetta casa, aveva paura della sua incolumità e quella del suo migliore amico. Il silenzio fu rotto soltanto dal fischio del bollitore in cucina, un fischio che nessuno avrebbe più ascoltato. Di Liam non c'era traccia, fino a quando non sentì un semplice respiro sul suo collo, si girò di scatto trovando il giovane con il coltello in mano, lei saltò per lo spavento.

"Oddio.. che sensazione strana... Marika è successo qualcosa, mi sembrava di essere stato perforato da milioni di coltellate, invece sono qui vivo e vegeto.." disse Liam con il terrore proiettato nei suoi occhi.

"Liam.. calmati... avrai sbattuto la testa.." disse la fanciulla cercando di dare una spiegazione logica al tutto, ma sapeva che qualcosa la perseguitava includendo anche i suoi amici più cari, quindi Liam. Il giovane le sorrise annuendo per poi precipitarsi giù a spegnere il bollitore che fischiava da ormai dieci minuti buoni, lei sorrise amaramente preoccupata per il futuro che gli aspetta, se queste torture non smettessero la vita sarebbe complicata e vissuta nel terrore. Questo non doveva capitare per nulla al mondo.

"Piccola il thè è pronto.. sbrigati!" urlò il castano dal piano inferiore, Marika corse giù distraendosi dai pensieri negativi di quella breve riflessione. Tornando in cucina vide la porta del soggiorno aprirsi, non capendo cosa o chi potesse essere rimase pietrificata lì scrutando una figura entrare. Si rilassò quando il ciuffo biondo di Niall si presentò davanti a lei, era sollevata di vederlo, era più tranquilla sapendo che c'erano due uomini in casa. Ora però il problema che si porse era un altro. Liam non sapeva che lei ospitava il Biondo a casa e non ne sarebbe stato molto contento, sarebbe deluso di sapere dopo ormai giorni che il ragazzo alloggia da lei, si sentirebbe tradito e preso in giro, ma lei questo non voleva farlo succedere per niente al mondo, non poteva perdere Liam e non voleva cacciare quel dannato ragazzo da casa sua, ormai si era abituata alla sua presenza. La casa era vuota senza di lui.

"Ehi... sono tornato.." disse il biondo lasciando le scarpe in entrata e la giacca sull'apposito attaccapanni. Lei era incantata e addolcita dalla voce roca e sensuale di quel ragazzo. Non sapeva resistergli, non voleva resistergli e questo la preoccupava assai.

"Marika.. chi... Niall? Che ci fai qui?" chiese il moro.

"Sono a casa".

Beautiful -Niall Horan-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora