Eccolo, davanti a lei quel immenso cancello. Ora l'adrenalina aveva lasciato spazio all'angoscia, terrore di aver completamento sbagliato tutto, panico di aver invaso una proprietà privata senza alcuhn motivo. Fanculo. Scavalco quel cancello, ma non calcolando bene le misure si trovò con il schiantarsi al suolo. Si graffio le mani e un pò il viso, ma nulla di grave, nulla di irrilevante. Corse verso l'edificio davanti a lei dove scorse in lontananza una porticina socchiusa. Con agilità felina si intrufolò dentro trovando davanti a sé il nulla più completo. Si girò intorno cercando di scorgere quella figura tanto attesa. Un respiro interrotto. Eccolo lì, agonizzante davanti i suoi occhi.
"Niall..." sussurò, impercettibile per l'orecchio umano.
Ma quando il viso impeccabile di lui si alzò di scatto, capì che l'aveva sentita. Un gremito e un urlo assordante uscirono dalle labbra del Demone. Marika fece un passo indietro spaventata. Poi una figura si avvicinò a lui.
"Ti prego.. Non arrenderti.. Fallo per me, per te... Per Marika" Harry.
In quel momento nulla aveva senso, in un istante e con passo spedito si ritrovò dietro Harry, doveva sapere.
"C-cosa sta succedendo Harry?" sembrava più una supplica che una domanda.
Il vampiro sbarrò gli occhi, non riuscì a mantenere a lungo il contatto visivo con la ragazza, cosa stava nascondendo. Cosa stava succedendo al suo Uomo. Si avvicinò ad Harry con decisione toccandoli poi l'avambraccio per accompagnarlo alla sedia. Lo fece sedere e si piazzò davanti impedendo al Riccio di scappare o divinvolarsi da lei, ma sarebbe stato inutile se veramente voleva scappare.
"E' complicato..." disse a bassa voce e contemplando il pavimento.
"Ero preoccupata Harry... Cosa diavolo sta succedendo a Niall, ho il pieno diritto di saperlo." sputò amara la ragazza.
"Io... Ora non è il momento, sta soffrendo e non deve farsi assolutamente sopraffare dal demone... Deve restare lucido, un Vampiro.." disse Harry puntando finalmente i suoi smeraldi innacquati sul muschio dei suoi.
"Dimmi cosa devo fare e lo farò.." disse pronta a rischiare tutto.
Nero. Solo nero intorno a lui. Dove si trovava, dove era finito. Si sentiva intorpidito, era stanco di lottare, era stanco di soffrire. Tutto cominciò a farsi più nitido intorno a lui. Era seduto su una sedia imbottita in pelle marroncina, davanti a lui una scrivania piena di scartoffie, una scaffale a sinistra colmo di libri e altre scartoffie. A destra un tavolino in vetro, sopra di esso un piccolo porta gioie in marmo nero con rifiniture in oro. Bisbigli, dolci Bisbigli uscivano da quel scrigno. Si avvicinò con dubbio e quando cercò di aprirlo non ci riuscì. Osservando attentamente si accorse di una fessurina dove probabilmente ci si infalava la chiave per aprirlo, ma dove stava? Una porta si aprì. Una flebile voce sussurò il suo nome, quel lieve suono lo stava cullando, lo sollevava da quella stanchezza che sentiva addoso, oltre quella luce accecante oltre quella porta si materializzò una fanciulla del tutto conosciuta. Una boccata di aria fresca per lui, un dolce odore ferroso alla vaniglia si insediò nelle narici risvegliando così eccessivamente il Vampiro. La osservò, tacco lucido rosa, gambe scoperte e chilometriche, tubino bianco fasciava troppo stretto quelle curve sensuali e peccatrici, un collo candido e sublime invitava ad essere trafitto e corrotto. Il suo viso, un angelico viso, due smeraldi preziosi fissi e imperturbabili su quei pozzi rossi che erano i suoi, labbra socchiuse che chiamavano a squarciagola il suo nome, bramose di qualcosa di proibito. Gli si avvicinò con passo deciso e lento captando le reazioni di lei. Impassibile. Lo aspettava, stava attendendo con ansia il suo avvicinamento. Fronte con fronte, le labbra si sfioravano, e quella maledetta vaniglia lo torturata così tanto che le avrebbe strappato quel dannato sorrisino che tanto lo innervosiva. Ma senza rendersene conto lei era già lontano, era dall'altra parte della stanza che lo chiamava.
"Bimba sono qui... Non urlare" disse avvicinandosi di nuovo.
Ma nel momento esatto che la raggiunse lei svanì e comparve dietro di lui.
"Niall rispondimi ti prego sono qui.." disse lei. Era disperata, il suo viso era contornato da lacrime amare.
Il viso di lei cambiò radiclamente, due occhiaie viola le si posizionarono sotto quel muschio invernale, spento, il viso era lacerato lievemente, sembrava avesse appena baciato il pavimento. Il tubino era sparito, ma in compenso il suo jeans bianco era macchiato di terra e erba e la camicetta blu era strappata vibino al ventre e anch'essa sporca. I capelli rossi raccolti in una coda disordinata le davano un aria da disperata. Cosa le era successo.
"Marika sono qui... Parlami ti prego.." una fitta.
"Niall non cedere.. Niall son qui... Non lasciarmi sola.. Non di nuovo.." pianto.
Un'altra fitta, sentiva dentro di sé un potere innaturale, sentiva come se stesse per esplodere e immergere il suo corpo. Cosa stava succedendo. Una fitta. E tutto fu nero. Una fitta. E il corpo cominciò a vacillare. Una fitta. E si ritrovò in ginocchio ansimante. Un'altra fitta. La mano chiuse in pugno la sua polo bianca e una ruggito animalesco uscì incontrolato. Una fitta e si accasciò a terra. Sentì un forte peso sopra di lui, un nero che di nero aveva nulla, una sensazione di piacere invase il corpo, un sollievo, un desiderio di morte pervase i sensi. I suoi cristallini occhi stavano man mano diventando neri, si stava lasciando andare, ma alle sensazioni sbagliate. Flash di lei con quel patetico umano gli trapasso la mente. Rabbia. Gelosia. Odio. Prelevano in lui. Eccola che ride con inutile fratello che si ritrova, sorride contenta con lui, quando invece stanno inseme lei è sempre così tesa e silenziosa. Ira. Disprezzo. Menzogna. Emozioni orribili prendono possesso della sua mente e si sente sempre più atterrito e sotterrato.
"Niall... So che puoi sentirmi... Non mi spaventa ciò che sei... Non ho paura di te... So che stai lottando contro te stesso e che questa battaglia sarà la più difficile che affronterai... Ma giuro su dio che se non torni da me sano e salvo..." Lacrime "Potrei non rispondere di me... Forse il momento non è dei migliori ma, ricordati che ero sola, con me non c'era nessuno.. Mi son sentita tradita, abbandonata, ferita, in colpa, stupida e chi più ne ha più ne metta... Poi mi son successe troppe cose inspiegabili... E solo ora capisco che eri tu... Sei sempre stato tu.." singhiozzi "non sei stato carino con me all'inizio, ma poi mi hai presa e difesa da tutto, ti sei preso cura di me senza rendertene conto... Hai sofferto per me Niall e nessuno aveva mai messo tutto se stesso per me... E piano piano mi hai fottuta Vampiro..." Sospiro "Mi sono innamorata di te Niall... Quindi ora torna da me e ti insegnerò ad amare.."
Mi sono innamorata di te..." disse con le lacrime scorrenti sul viso.
Forse non lo avrebbe più rivisto, forse sarebbe morto, forse l'avrebbe abbandonata per sempre o perché no, forse l'avrebbe uccisa. Le urla sofferenti sommerse da gemiti e grugniti, aveva preso possesso del luogo ma soprattutto la mente di Marika. Esausta si era seduta accanto a Niall, era lì con la testa poggiata sulla coscia di lui che accarezzava dolcemente il polpaccio di lui, un tocco semplice ma accompagnatore. Non si accorse che intorno a lei c'era completo silenzio. Sembrava tutto surreale, le urla cessarono e gli ansimi si dispersero nel nulla. Sentì un colpo di tosse e il corpo del biondo venne scaraventato a terra.
"Niall!?" disse preoccupata lanciandosi a terra vicino a lui.
Lo prese sotto il collo e gli osservò il viso sudato, con l'altra mano spostò i ciuffi ribelli che si erano posizionati sulla fronte, dove poi un sorriso si impossessò delle rosee labbra del BIondo.
"Insegnami ti prego" sussurrò avvicinando con fatica una mano al viso di lei.
Il tocco freddo e ruvido, ma così familiare rilassò la Rossa ormai stanca e snervata.
"Torniamo a casa" disse lei aiutandolo ad alzarsi.
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Beautiful -Niall Horan-
Fiksi PenggemarDue creature si incontrano in una sola persona. Lei una semplice ragazza. Lui un Demone. Un miscuglio di Paura, Angoscia, Terrore ma anche di Passione, Dolcezza e Amore.