Ruthless

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Chimica, la materia che più Marika adorava, era la sua passione, formule, intrecci e milioni di spiegazioni sui comportamenti degli organismi viventi. Era attenta alla lezione, prendeva sempre appunti e ascoltava attentamente, ma si sentì osservata e ammirata, disturbata da quel sguardo fisso si girò notando due imminenti occhi color ghiaccio osservarla. Niall. Era ossessionata da quel ragazzo, non sapeva cosa stesse pensando e questo la mandava in bestia, aveva un'immensa voglia di scoprirlo, di studiarlo e di essere partecipe ai suoi pensieri. Il suo sguardo era intenso e concentrato su di lei, era completamente in imbarazzo, non sapeva se continuare a tenere lo sguardo su di lui o cercare di non pensarci, ma l'attrazione la fregò restando imbambolata a guardarlo. Le guance di lei si colorirono di rosso e quando sentì un forte calore salire per la schiena si voltò preoccupata per quella sensazione. Non aveva mai sentito una sensazione così forte, era attrazione e di questo era sicura, ma c'era qualcos'altro che le faceva sentire le farfalle e la portava a far sogni e pensieri non molto adatti a lei su quell'uomo così affascinante. La campanella suonò distogliendola dai suoi pensieri, si affrettò a prendere le sue cose dirigendosi a passo spedito al suo armadietto. Da lontano notò la figura di Liam, sorrise, era così dolce quel ragazzo, lo vide raggiungerla con un immenso sorriso stampato su quel volto d'angelo.

"Hey Mary! Come stai? Questa mattina non ti ho vista.. pensavo stessi male.." disse osservandola per vedere se nel suo sguardo ci fosse qualcosa che potesse confermare la sua ipotesi, ma non fu così.

"Ciao Lee! Sto bene grazie.. scusa mi sono dimenticata di avvisarti che sarei venuta prima per ripassare Letteratura.." disse lei scusandosi con lo sguardo, non le sembrava il caso di aggiungere che era venuta con Niall, non le sembrava un dettaglio importante da dire a quell'orso di migliore amico che si ritrovava.

"Sempre la solita.. sempre studiare, studiare e studiare... la smetterai di essere la migliore prima o poi!" disse lui con ironia. Lei gli sorrise arrossendo, aveva ragione, lei era la migliore come rendimento di tutta la scuola, però a lei piaceva, sapeva che questo l'avrebbe portata in alto, l'avrebbe portata ad esaudire il suo sogno, lavorare per una famosa casa editrice. Liam continuò a chiederle cosa avesse fatto in queste cinque ore e a raccontarle cosa avesse fatto lui e insieme si diressero in mensa.

Ora di pranzo, "Che schifo, essere in questa mesa e non poter assaggiare nessuno", era questo che frullava nella testa di questo disperato vampiro assetato. Alzandosi a quell'insulso tavolo si diresse verso l'uscita per fare una veloce scappatella e mangiarsi qualche mal capitato. Mentre si dirigeva alla porta essa venne aperta mostrando le figure di due ragazzi, uno alto, ben piazzato con un ciuffo moderato e alla sua destra la fanciulla che tanto bramava desideroso. Liam e Marika, ecco chi erano, incrociò lo sguardo di lui, sapeva di non piacergli, e lo stesso valeva per lui. Il suo sguardo rude e distaccato lo fece irrigidire, se ne accorse per il suo cambiamento di stato d'animo, la sua schiena si raddrizzò e il suo cuore cominciò a palpitare velocemente. Non voleva perdere tempo a osservare lui, allora spostò gli occhi su quella favolosa creatura umana, proibita per lui, ma la desiderava, i suoi grandi occhi verdi lo incantarono, un forte calore gli percorse la schiena fermandosi nel suo membro, sentì scosse sul suo marcio cuore ormai fermo da centinaia di anni. Non sapeva spiegarsi cosa fosse, ma la forza attrazione che aveva era sovrannaturale come lui d'altronde. Istintivamente lei abbassò lo sguardo come suo solito, e lui sorrise beffardo sapendo l'effetto che gli faceva, non volendo restare impalato lì si incamminò superandoli, sfiorò la spalla di lei, e la sentì irrigidirsi, brividi e scosse sul corpo di lei la portarono a voltarsi, lui sapeva che lo stava osservando ma facendo finta di niente uscì dirigendosi a velocità vampiro in un vicolo dove aveva sentito uno strano odore. Davanti a lui un uomo d'affari con giacca e cravatta intento a fumarsi tranquillamente la sua sigaretta, questo passava e se lo sarebbe fatto piacere, non aveva molto tempo per pranzare.

"Ehy ragazzino.. non dovresti essere a scuola?" chiese l'uomo rendendosi conto di essere osservato.

"E lei non dovrebbe essere a lavoro?" chiese con voce roca Niall. L'uomo corrugò la fronte vedendo che il ragazzo si stava avvicinando pericolosamente a lui, il biondo sorrise pronto per attaccare.

"Ora lei non dovrà fiatare.. tutto sarà indolore" disse osservando attentamente l'uomo d'affari davanti a lui ormai in trappola. L'uomo annuì non lasciando uscire nemmeno un suono dalla sua bocca. Dopo nemmeno due secondi Niall era attaccato al collo di quell'avvocato che stava solo fumandosi una sigaretta in pace, ma non si aspettava di finire così la sua vita. Dopo aver prosciugato il corpo dell'uomo Niall gli spezzo il collo cercando di coprire le tracce, la polizia avrebbe cominciato a chiedersi come mai tutti questi morti e soprattutto senza un motivo. Era completamente sazio, gli restavano ancora dieci minuti, decise di correre a scuola per non destare sospetti. Non aveva ancora fatto 'amicizia' con nessuno, doveva assolutamente cercare qualcuno per non sembrare troppo strano. Con Marika non aveva mai parlato durante scuola, non voleva essere notato troppo, sapeva che molti ragazzi la guardavano e la desideravano, i pensieri di questi fottuti diciannovenni con gli ormoni a mille era tutto fuori che casti e decenti, sognavano milioni di porcherie e Niall disgustato si faceva quattro risate per tutte le false speranze che quei ingenui si davano. Era seduto comodamente sull'albero di faggio della scuola ad osservare come un falco gli atteggiamenti di due ragazzi, c'era una ragazza non molto alta, mora con una pelle olivastra, i suoi occhi castani emanavano molta energia e felicità, erano illuminati, una luce che nemmeno Niall sapeva decifrare, la ragazza era molto bella, aveva un fisico sinuoso anche se aveva qualche chilo in più, ma era bella così. Passò ad osservare il ragazzo piazzato davanti a lei, anche lui non molto alto, ma imponente sulla piccola figura di lei, castani erano i capelli raccolti in una scompigliata acconciatura, gli occhi di lui erano molto famigliari, un azzurro già visto. Aspetta. Niall lo osservò molto meglio rendendosi conto che non poteva credere ai suoi occhi. Non poteva immaginare che gli occhi di Lui potessero emanare una radiosità e una luce così forte, non aveva mai notato questo particolare su quel castano che conosceva anche fin troppo bene. Notò che la ragazza cominciò a ridere, solo i poveri umani potevano essere così stupidi da ridere alle sue squallide battute. Non poteva immaginare che lui, Louis Tomlinson, potesse essere qui, nella sua stessa scuola.

Beautiful -Niall Horan-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora