Clouded But Stable

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"Non posso.. Marika è una sciocchezza!.. se Niall si dovesse riprendere non ne sarebbe per niente contento... non sappiamo nemmeno se dopo aver assaggiato il tuo sangue potrà ancora starti così vicino!" disse la Mora in crisi per la sfacciata richiesta della Fanciulla.

"Ascoltami bene!" disse con affronto nello sguardo "Niall sta per morire per colpa mia.. quindi o mi tagli tu.. o lo farò da sola con qualsiasi cosa mi capiti a tiro!" continuò con aggressività.

"Ok.." disse rassegnandosi alla irremovibile decisione della Rossa "Dammi il braccio.." continuò con un filo di voce estraendo un coltellino dalla tasca dei jeans "Pronta..?!" chiese.

"Fallo e basta.. abbiamo poco tempo.." rispose con voce lieve.

La Mora con l'aiuto di Louis alzò la manica della felpa e incise con un profondo taglio la parte inferiore del braccio della Rossa, un gridolino uscì dalle sue labbra per quel fastidioso bruciore. Il sangue fresco cominciò a scorrere e fuoriuscire con lentezza, con delicatezza accarezzo lo zigomo del Vampiro, disteso e ormai privo di vita, sfiorando le labbra con l'indice sommerso di sangue lasciandolo scorrere sulla piccola fessura creatasi fra le labbra.

"Lo faccio solo per te Niall.. Per questo inutile sentimento che provo per te.. questa stupida frenesia che mi si scaglia contro quando ti vedo.. Nutriti di me.. di questo sangue che hai sempre bramato.. di questa persona per la quale hai sacrificato tuo padre.. e stai.. sacrificando... te ste.." le si chiusero gli occhi.

Il corpo privo di sensi della Fanciulla giaceva perfettamente colliso con quello del Demone, il braccio di lei era avvolto nelle labbra del Biondo che lo teneva ferreo vicino al morso. Gli occhi iniettati di sangue, i canini immersi nella morbida e soffice carne della Rossa.

"Niall... Fermati.." una voce troppo lieve per distinguerla.

Questa deliziosa sostanza che scorreva nel mio corpo stava risvegliando tutto quello che poco alla volta spense, rigenerando ogni ferita o crepo che si era formato nell'esile e slanciato corpo del Demone. Si sentiva rinato, si stava nutrendo di un sangue che bramava da troppo tempo, un colorito scuro e sensazionale, dolce, caldo e sostanzioso. Ma dopo aver spalancato i suoi maestosi occhi rossi, riprese finalmente controllo di se stesso, cosa lo stava nutrendo? Chi si stava sacrificando? Questa non era sicuramente una Marmotta o un Alce, questo era sangue umano, ma di chi? Si stacco dal braccio ormai consumato guardandosi intorno, la vista ancora offuscata dalla fame, le fauci completamente esposte, le vene ben marcate sugli zigomi e un forte odore di cane bagnato. Louis!

"Louis.. Louis.." ruggì il Biondo. La voce ancora compromessa.

"Sono qui Mostriciattolo.. ora calmati e poi verrò ad aiutarti.." disse a pochi metri di distanza dalla sua alta figura.

Il marmo nero che lo affiancava odorava di lavanda e sangue, la tomba di sua madre stava sostenendo un corpo privo di vita, un corpo familiare, lunghi capelli rossi e ricci, pelle chiara con leggere lentiggini che contornavano gli zigomi, labbra rosee ormai viola per il poco scorrimento di sangue. Niall vide quella Fanciulla, finalmente dopo infiniti giorni e immense ore vide quella bramata donna davanti i suoi occhi, il problema era che in quello stato non sarebbe stato proprio il caso. Le ormai possenti braccia del Vampiro si posizionarono sotto la schiena e le ginocchia di Marika per poi sollevarla senza il minimo sforzo e cominciare a correre senza sosta in casa sua.

"Piccola.. apri gli occhi.." voce lieve, cosa diavolo stava succedendo?

Nel suo divano non si era permesso di sedersi nemmeno lui, ed ora c'è un bellissima creatura, per giunta umana, che dorme beata. Si dorme, accertandosi che tutto andasse bene accese addirittura il camino per rendere l'ambiente caldo e accogliente. Se suo padre lo vedesse ora, beh la sua vita sarebbe finita all'astante, non è permesso che un Vampiro si prenda cura del suo pasto, appunto perché l'umano dovrebbe essere il pasto. Ora però entrava in gioco un sentimento, un semplice e ingenuo sentimento che ancora non credeva di poter provare, ma ora sapeva e ne era convinto che lei aveva scatenato la terza guerra mondiale dentro di lui. Più la osservava più voleva un contatto, più lei respirava più lui l'avrebbe voluta svegliare, più lei si muoveva più lui l'avrebbe volute legare al letto e soddisfare la sua sete. Il rispetto per quella Fanciulla, però, lo bloccava nel eseguire i suoi desideri. Un lamento flebile uscì dalle rosee labbra della Rossa, Niall si alzò dal divano trovandosi dall'altra parte della stanza nascosto dietro il muro che divideva il salotto alla sala pranzo. Paura? No, solo non voleva rendere subito nota la sua immancabile ossessione per lei, la voleva lasciar risvegliare tranquilla, senza nessuno che la osservasse pronto a divorarla, insomma un po' come capitava sempre a Lui. Movimenti lenti e ampi cominciarono a prendere vita nel corpo della ragazza, ma del verde prato nessuna traccia. Allora con cautela, mandando a quel paese la sua precedente osservazione, si incamminò verso il corpo della Bella osservandola con occhio curioso. Arrivato nei pressi del divano, a pochi centimetri dalla sua faccia, due smeraldi comparvero illuminando il viso del Biondo facendolo indietreggiare di qualche passo da lei, la quale si alzò spaventata dal divano.

"Scu...Scusa non volevo spaventarti.." disse Niall mettendo le mani avanti per rassicurarla.

"Niall.. Diavolo... che colpo mi hai fatto prendere.." disse lei poggiando una mano nel cuore e poi sospirando contenta.

"Si.. sono io.." disse lui un po' confuso dalla sua reazione.

Il dolce sguardo di Lei fissava il freddo e impassibile viso di Lui, scosse che partirono dalla schiena fino ad arrivare al collo, facendo roteare lentamente la bionda testa del Vampiro. Odiava quando quella dolcezza lo colpiva, odiava quei passi lenti e indecisi che lo stavano raggiungendo, odiava il modo in cui le mani della ragazza ricadevano al lato del suo strepitoso corpo, odiava la sua rossa testa chinata verso il basso per evitare il suo sguardo. In quel momento, preso alla sprovvista, odiava quel profumo di lavanda completamente scaraventatosi addosso a lui, odiava quelle calde braccia attorcigliate al suo corpo e odiava il dolce odore di sangue che lo ammaliava.

Beautiful -Niall Horan-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora