"Cosa ho fatto?"

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"Dart Fener,Lord Sidious vuole vedervi" una voce seria distrasse Anakin dai suoi pensieri.
"Puoi andare",la sua voce era ormai fredda e distaccata.
Aveva imparato a gestire i suoi pensieri e i suoi timbri di voce per confondere chi gli parlasse.
In lui ormai era tutto calcolato,non c'era emozione che trasparisse.
Molti credevano fosse diventato una macchina programmata all'unico scopo di fare del male.
L'Imperatore lo aveva plasmato a sua immagine e somiglianza.
Adesso nessuno avrebbe potuto opporsi a lui perché non esisteva forza in grado di fermarlo.
Lui era la forza o almeno era suo figlio.
Non esisteva modo di sovrastarlo.
Aveva chiesto che oltre la maschera gli venisse fabbricata un'armatura.
Voleva che nessuno vedesse più in lui la persona debole,stupida e impotente che era.
Un'armatura nera,un mantello nero e una maschera nera.
Non c'era millimetro di pelle scoperto,non c'era niente da vedere del suo corpo.
Ormai era tutta una sagoma nera.
La persona al suo interno era invisibile e sembrava non esistere.
Se le persone sulla base non fossero state al corrente che all'interno c'era una forma di vita umana avrebbero persino potuto giurare che fosse tutto un pezzo di bulloni e fili senza vita.
Ma al suo interno una vita c'era.
C'era una vita divorata dalla rabbia e dalla collera,una bellezza estremamente dannata e oscura,una gioventù bruciata e consumata dall'odio e una persona ferita,mangiata viva dal dolore.
Lord Sidious entrò dalla porta e senza giri di parole disse,
"Dart Fener,tua moglie è morta,così come il bambino"
I suoi occhi si spalancarono talmente tanto che sembrava potessero esplodere da un momento all'altro e il suo viso diventò bianco come se fosse uno spettro.
La sua maschera però rese impossibile vederlo.
Il pavimento sotto i suoi piedi sembrò tremare mentre le pareti di quella ampia stanza improvvisamente sembravano chiudere sempre più l'area che lo circondava come per volere schiacciarlo.
La rabbia che aveva represso in lui esplose in una tragedia.
Iniziò a uccidere tutti coloro che erano nella stanza con lui,strangolandoli con la forza della mente e gettandoli contro qualsiasi cosa.
Quelli che scappavano li trafiggeva con la sua spada laser mentre coloro che chiedevano pietà li guardava negli occhi e li uccideva con le sue mani.
Una volta finito con loro,chiuse i polsi e alzò la testa come per voler urlare mentre tutto intorno a lui iniziò ad esplodere e a rompersi finendo in briciole.
L'imperatore che era rimasto illeso era lì a guardarlo,sorrideva nel vedere le capacità del suo apprendista.
Non avrebbe mai pensato fosse capace di una cosa simile.
E mentre quei pochi sopravvissuti cercavano di mettersi in salvo e di nascondersi le loro urla rimbalzavano in tutta la galassia.
Lui non aveva pietà e non si sarebbe fermato finché non li avrebbe uccisi tutti,dal primo all'ultimo.
Sapeva esattamente a chi avrebbe lasciato il privilegio di essere ucciso per ultimo,facendolo soffrire più del resto.
Sapeva che quella fortuna l'avrebbe concessa a Obi-Wan.
"Lei era viva,io la sentivo,era viva.
È morta per colpa sua,lui le ha fatto decidere di morire.
È stata colpa sua,un giorno lo troverò e lo ucciderò...si....OBI-WAN....TI TROVERÒ DOVESSI METTERCI ANCHE TUTTA LA VITA E TI UCCIDERÒ!"
Le sue urla sovrastavano di gran lunga quelle delle persone che morivano una per volta e che sapevano di non poter sottrarsi a quella strage.
***
"Padmé,come stai?"
"Bene Obi-Wan,mi sento meglio.
Posso vedere i miei figli?"
"Si Padmé,vieni con me"
Lei si alzò dalla sedia,stava facendo colazione quella mattina perché erano molti giorni che non toccava cibo.
Arrivarono alla camera dei gemelli e il viso di Padmé si illuminò di immenso.
Prima che potesse parlare scoppiò in lacrime,
Obi-Wan si avvicinò e le chiese cosa avesse,se stava male,era molto preoccupato per lei..
Mentre piangeva sorrise e allora capì che era un pianto di gioia.
Padmé avvicinò la testa e le mani al vetro,
"Vedrete ce la faremo...insieme possiamo farcela.
Quando mi chiederete cosa è successo a vostro padre vi dirò la verità,vi racconterò che era un combattente.
Vi dirò che si è sempre battuto per salvare gli altri,che ha salvato me tante volte e questo gli è costato la vita.
Vi spiegherò che a volte l'amore non basta per salvare una persona,che le scelte si sbagliano e si fanno cose che non avremmo mai voluto fare.
Vi racconterò chi era veramente vostro padre."
Obi-Wan era commosso e addolorato,
così abbraccio Padmé che si domandò il perché di quel gesto.
"Devo dirti una cosa.."
"Dimmi Obi-Wan"
"Il Maestro Yoda e il viceré Organa hanno deciso che per il bene dei gemelli è necessario separarli,per quanto riguarda te....tu dovrai...dovrai...oh non riesco a dirlo....non...tu verrai mandata su un sistema remoto fino alla fine dei tuoi giorni.
Vogliono che Dart Fener creda di avervi perso,te e il bambino.
Yoda ha deciso di inscenare la tua morte...la vostra morte.
Domani ci sarà il vostro funerale,nessuno saprà mai che tu e i bambini siete vivi.
Diremo che il dolore era così forte da averti portato alla folle decisione di..."
"Si,ho capito" disse Padmé sentendosi ferita a morte.
"Non c'è altra scelta Padmé ho provato a convincerli ma non c'è altro modo...mi dispiace tanto..."
"Lo so,se è per il loro bene che così sia.
Io non mi opporrò,procedete pure"
Obi-Wan stava per abbracciarla di nuovo quando lei corse via in lacrime.
"Padmééééé!" urlò,ma lei era già chiusa in camera sua.

The Chosen One [Da Revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora