L'ipotetica morte.

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"Il mio funerale" pensò Padmé.
"Chi lo avrebbe mai detto che sarei morta e avrebbero fatto un funerale per me senza che io fossi veramente morta.
Teoricamente io sono viva,ma loro crederanno che io sia morta.
Oh...che razza di idea è questa?
Non ha nessun senso"
Quella storia se ci pensava era divertente,una cosa fuori dal comune.
Credeva che nessuno morisse mai per davvero ma non pensava potesse andare così.
Non avrebbe mai immaginato che lei sarebbe morta per finta.
"Morire per finta che senso ha?"
Era seduta a piangere ai piedi del letto con la testa sulle ginocchia.
Con una manica del vestito si asciugava le lacrime mentre con l'altra tentava di stropicciarlo.
Non le era mai piaciuto quel vestito ma Anakin diceva che le stava bene,era forse uno dei suoi preferiti perciò cercava di indossarlo sempre quando si vedevano.
Non riusciva ad accettare il fatto che a breve Luke e Leila le fossero portati via.
Erano suoi figli.
Lei era la madre,la loro vera madre.
Non sopportava l'idea di non vederli crescere e sopratutto non sopportava l'idea di doversi nascondere.
Non riusciva proprio ad accettarlo.
"Nascondermi,ma che scherziamo,non se ne parla proprio" disse con voce salda,
"La vita è la mia,non possono decidere per me.
Io non mi nasconderò come una vigliacca,non ho fatto nulla di male e non intendo pagare per quello che qualcun altro ha fatto,per i suoi sbagli!"
"Padmé" pensò tra se e se "ti rendi conto di cosa stai dicendo?
"Non intendo pagare per qualcun altro"
"Per i suoi sbagli"
Ti ricordo che quello è tuo marito Padmé e non è uno sconosciuto ma è l'uomo che hai sposato"
Ci risiamo la sua coscienza forse,se così là si può definire,rovinava sempre tutto.
"Padmé apri la porta,sono io,Obi-Wan,
so che probabilmente non vuoi parlarmi perché sei arrabbiata,o perché non riesci a perdonarmi,o perché mi odi ma ti prego aprimi"
"Vai via!"
"Padmé apri la porta,non continuare a farti del male"
"Siete voi che mi state facendo del male!" urlò Padmé,
"Beh," pensò Obi-Wan,
"non ha tutti i torti..."
"Ti prego Padmé,apri questa porta oppure sarò costretto ad entrare usando la Forza"
"Non provarci proprio,tu con me non userai la forza te lo proibisco categoricamente"
"E allora apri questa porta!"
Nessuno aprì.
Obi-Wan che aveva perso la pazienza rare volte in vita sua stava per perderla di nuovo e usare la Forza,ma la porta si aprì.
Stava per entrare ma qualcuno entrò prima di lui.
Era il Maestro Yoda.
"Regina Padmé,non disperate,attentamente ci ho pensato...un altro modo c'è forse..."
"Vi ascolto"
"Più tardi ne parleremo mia cara,c'è un funerale da fare"
****
Erano due notti che Anakin non chiudeva occhio e per quanto si sforzasse i suoi sentimenti erano molto più forti di lui.
Faceva sempre lo stesso sogno.
Padmé era in piedi su un grande spazio verde a Naboo,era tutto buio e lei urlava il suo nome.
"Anakin aiutami!
Anakin aiutaci!
Abbiamo bisogno di te!
Anakinnnnn!"
Urlava disperata mentre tutto intorno c'era un enorme silenzio...
Vedeva che sua moglie aveva le mani sulla pancia e continuava a barcollare a destra e sinistra come se stesse per cadere.
Lei iniziava a supplicarlo mentre cadeva lentamente su se stessa...
"Anakin...Anakin...noi abbiamo...."
E poi si svegliava di colpo,ogni notte.
La sua stanza era completamente buia,non c'erano luci di nessun tipo.
Sul muro che aveva di fronte c'era ancora il segno dello specchio che aveva distrutto non appena era arrivato su quella base.
Di notte non indossava ne la maschera ne l'armatura quindi sarebbe dovuto essere più leggero ma lui si sentiva pesante come se le indossasse.
Gli sembrava di rinchiuso in una gabbia quando vi era dentro,ma anche la notte quando non le indossava si sentiva oppresso.
Come se fosse chiuso in una stanza senza aria.
Ogni volta che si svegliava di colpo la notte perdeva il sonno e non dormiva più.
Così si alzava,faceva il giro della stanza,si risiedeva sul letto e dopo provava a dormire.
Ma questa volta non riusciva nemmeno a camminare.
Si sentiva come bloccato.
Così si stese e rimase a guardare il soffitto per ore e ore finché non divenne giorno.
Quella mattina dopo aver messo la maschera e l'armatura sentiva di essere strano.
C'era qualcosa di diverso in lui.
Senza dargli troppo peso però uscì e andò ad allenarsi con il suo Maestro.

The Chosen One [Da Revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora