"Trovateli,è un ordine"

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Dart Fener quando la Morte Nera fu distrutta riuscì a scampare alla morte.
Il Millennium Falcon aveva colpito il suo caccia ma lui era stato in grado di arrivare al sicuro grazie ad una seconda nave.
Una cosa aveva imparato nella vita ed era avere sempre un piano B.
Una volta arrivato sulla seconda base spaziale dell'Impero ordinò di iniziare le ricerche dei Ribelli.
Sapeva che si sarebbero nascosti e sapeva che avrebbe dovuto trovarli.
Inoltre era a conoscenza del fatto che mentre pilotava Obi-Wan era lì da qualche parte e che lo  aveva osservato tutto il tempo.
Sentì costantemente i suoi occhi su di lui.
Questa volta però non avvertì solo dolore.
Nel suo vecchio Maestro sentì anche una tremenda paura aumentare sempre di più quando si avvicinava al caccia Ribelle avanti a lui.
Sentiva che meno era la distanza che li separava più il suo cuore batteva forte.
C'era qualcuno su quel caccia a cui Obi-Wan teneva particolarmente.
Qualcuno che probabilmente non avrebbe dovuto esserci...ma chi poteva essere?
"Cercateli ovunque" disse al generale che comandava gli uomini della base.
"Sì signore"
"Voglio che li troviate"ordinò guardando il generale con aria minacciosa.
"Sarà fatto"disse lui facendo segno ai suoi di mettersi a lavoro.
Sapeva che se avessero fallito lui li avrebbe uccisi preso da un'attacco d'ira come accadde molti anni prima.
Sulla base da anni giravano voci su quella volta.
Molti raccontavano che un giorno,poco tempo dopo essere arrivato per la prima volta sulla base,preso da un folle attacco avesse fatto una strage.
Altri ritenevano che quella follia fosse stata pianificata dell'Imperatore che face in qualche modo di farlo arrivare a tanto per testare le sue capacità.
Altri invece non hanno mai creduto a nessuna delle due ipotesi.
Per loro era arrivato a fare quello che aveva fatto perché qualcosa di terribile lo colpì tanto duramente da fargli perdere la ragione.
Purtroppo però nessuno di coloro che erano su quella base quel giorno ebbero la possibilità di raccontare a qualcuno cosa videro o sentirono.
Nessuno di loro uscì più da quella stanza.
Le voci furono davvero tante ma nessuna di loro venne mai davvero presa in considerazione.
"Cosa è davvero accaduto?" si chiese il generale mentre guardava il Maestro Sith andare via.
Lui percepì il suo pensiero,si fermò e dopo poco ripartì.
Il generale che aveva temuto di essersi giocato la vita con quel pensiero si sentì tranquillizzato...
Dal giorno dopo di lui non si ebbero più notizie.
Nessuno seppe mai che fine avesse fatto.
Ovviamente anche sulla sua scomparsa vennero fatte delle ipotesi.
"Sarà scappato","Si sarà suicidato", "È stato Dart Fener ad ucciderlo"...
Si sa solo che quella notte dopo essere tornato alla torre di comando per qualche assurdo motivo nessuno lo vide più..sparito nel nulla...smaterializzato tra quelle mura.
In realtà le cose furono ben diverse da come le avevano immaginato.
Quella sera tornando nel dormitorio,il generale,vide qualcosa che non avrebbe mai dovuto vedere.
Vide qualcuno nella torre di comando,qualcuno che non indossava ne una divisa ne un'armatura,ma che indossava un mantello.
Entrò per vedere chi fosse e una volta dentro la persona che vide non l'aveva mai vista.
Un uomo con i capelli lunghi castano molto chiaro quasi biondo e gli occhi azzurri si girò verso di lui.
Sapeva che non poteva essere un assaltatore Imperiale o uno dei suoi uomini ma non avrebbe mai immaginato fosse il suo Sovrano.
Nessuno lo aveva mai visto in volto e nessuno avrebbe mai dovuto vederlo.
Il generale non uscì mai da quella stanza perché aveva visto troppo.
Dart Fener non lo uccise ma fece in modo che non potesse mai raccontare a nessuno chi aveva visto quella notte.
Lo spedì nello spazio in una capsula di salvataggio a vagare nella galassia,ma prima di farlo gli disse una cosa che l'uomo non avrebbe mai dimenticato,
"Il dolore quel giorno mi ha reso il mostro che sono ora"
Il generale lo guardò ancora una volta negli occhi azzurri e rinchiuso nella sonda senza via di uscita partì per non fare più ritorno.
Nessuno seppe mai la verità.
Nessuno seppe come andarono le cose.
Rimase un segreto tra lui e quell'uomo.
L'uomo che per un secondo gli aveva ricordato cosa volesse dire essere umano e lui che gli aveva mostrato di non essere senza cuore.

The Chosen One [Da Revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora