Capitolo 20

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D A I S Y

"Michael?" Aprii timidamente la porta. Michael alzò lo sguardo dal suo telefono al suono della mia voce preoccupata.
"Cosa c'è che non va?" Chiese, mettendo giù il dispositivo. Spinsi e chiusi la porta dietro di me una volta che fui dentro e sospirai.
L'intero dramma con Ashton che mi aveva spinta giù dal letto era stato due giorni fa. Non si era mai scusato. Probabilmente perché è stato sempre con Heidi da allora.
"Ricordi di qualche giorno fa quando hai sentito quel rumoroso botto dalla stanza di Ashton e tu gli hai chiesto se stava bene?" Ero in piedi contro la porta, avendo paura di sedermi accanto a Michael.
Non volevo essere spinta giù da un letto di nuovo.
"Si..." Cominciò Michael esitante. "Perché non ti siedi?"
"No." Dissi vigorosamente. "Sto bene. Comunque, quel rumore, ero io. Io.. io ero seduta sul letto di Ashton e abbiamo cominciato a litigare e lui mi ha spinto giù dal letto.
"Sono sicuro che non significava nulla." Sorrise delicatamente Michael.
"Ma non si è mai scusato." Dissi.
"Solo aspetta. Sarà qui in giro."
Non potevo crederci. Senza dire nulla me ne andai. Passai davanti ad Ashton e Heidi, che erano raggomitolati nel salotto guardando la TV. Heidi mi diede una delle sue occhiate compiaciute. La guardai a mia volta con aria feroce.

***

"Daisy!" Mi chiamò Ashton dal nostro appartamento.
"Si?" Alzai lo sguardo dal telefono; stavo scrivendo a Carter.
"Vieni qui." Rispose. Mi alzai e andai verso il luogo in cui erano lui e Heidi.
"Perché hai preso i trucchi di Heidi?" Chiese Ashton.
"Non l'ho fatto."
"Tu sei stata l'ultima persona che ha camminato verso il bagno in cui erano," Ashton mi guardò con disappunto, "quindi devi essere stata tu."
"Perché dovrei volere i suoi stupidi trucchi?" Ringhiai, guardando Heidi.
Heidi fece un rumore, come se stesse soffocando un singhiozzo. Alzai gli occhi al cielo; ci risiamo.
"Vorrei controllare nella sua stanza." Commentò Heidi, asciugando le sue finte lacrime.
Ashton annuì e si alzò, camminando verso la mia camera in cui stavo da sola. Luke, Michael e Calum erano nella stessa stanza. Ashton e Heidi in un'altra. Ero rimasta sola, con un altro letto vuoto accanto a me.
Mi sentivo sola e non voluta in quella stanza.
La odiavo.
Seguii Ashton e Heidi nella mia stanza solitaria.
"Aha." Ashton prese qualcosa da un cassettone. Un tubo di mascara era nella sua mano.
Mi girai per vedere Heidi fare un sorrisetto. Mi aveva incastrata.
"Non l'ho preso io. Heidi l'ha messo qui. Ash, lo giuro." Urlai.
"Sono stanco di tutte le tue bugie." Disse Ashton. "Daisy, mi stai facendo venire facilmente voglia di rimandarti all'orfanotrofio."
Trattenni un singhiozzo. E non uno finto, come quello di Heidi.
Ashton e Heidi lasciarono la mia stanza, lasciandomi sola a piangere. Come poteva averlo detto.
In cosa lo stava trasformando Heidi?
Dieci minuti dopo sentii una nuova voce da qualche parte nell'appartamento e Calum.
"Daisy, vieni a conoscere qualcuno." Mi chiamò Luke attraverso la porta. Asciugai i miei occhi e provai a farli sembrare come se non avessi mai pianto.
Uscii dalla mia stanza e vidi Calum abbracciare una ragazza. I suoi capelli erano lunghi e cadevano in onde castane. Lei era carina.
"Daisy, questa è la mia ragazza, Danielle." La presentò Calum.
Mi guardò in modo strano. Oddio, aveva visto attraverso il mio falso sorriso e sapeva che avevo pianto?
Qualche secondo dopo sostituì lo sguardo con un sorriso e mi diede un amichevole abbraccio.
Poi lei puntò i suoi occhi dentro i miei per un secondo troppo lungo.
Ovviamente sospettava qualcosa.
Danielle era in piedi di fronte ad Heidi adesso. Heidi la guardò quando Danielle si presentò.
Danielle non abbracciò Heidi, invece tornò verso Calum.
"Quindi, pensavo che saremmo potuti uscire stasera." Guardai altrove al suono della voce di Ashton.
Fantastico.
Gli inviai un'occhiata supplicante, sperando che avrebbe ascoltato il suggerimento. Ma non aveva incontrato i miei occhi neanche una volta.
"Si. Sarebbe bello." Disse Calum, abbracciando la sua ragazza da dietro. Danielle era dolce, a differenza di Heidi, che sapeva e che la stava guardando.
Se uno sguardo avesse potuto uccidere...
Sospirai e tornai nella mia tranquilla e solitaria stanza. Come aveva potuto Ashton lasciarmi in questo modo?
"Daisy!" Urlò la voce di Ashton quando mi sedetti.
Gemetti e mi alzai, camminando verso il salotto.
Heidi era in piedi dietro Ashton, facendomi un sorrisetto.
"Devi cominciare a trattare bene Heidi." Disse Ashton. Tutti nella stanza si fermarono e lo fissarono.
"Cosa?"
"Ferisci i suoi sentimenti. Smettila di essere gelosa piccola monella e fai la brava." Disse Ashton. "Tutte le osservazioni intelligenti, le occhiatacce. Sono stanco di ciò."
"Non ho fatto niente." Urlai.
Guardai Danielle che mi guardava con simpatia.
"Non costringermi a spingerti di nuovo a terra."
Chiusi la bocca e guardai da Ashton a Heidi. Feci un rumore - qualcosa come un sussulto o un lamento - e girai sui tacchi, correndo verso la mia stanza.
Chiusi a chiave la porta e scivolai sul pavimento. La cattiva ragazza di Ashton sarebbe stata la mia morte.

99 skinny | adopted by 5sos [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora