Capitolo 91

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D A I S Y

"Calum, tu vieni con noi." Disse Luke, ficcando la sua testa in cucina.

Gli occhi marrone cioccolato di Calum si spalancarono quando il suo sguardo scese per il braccio di Luke, fermandosi sulle nostre mani intrecciate.

Calum puntò il dito e aprì la sua bocca per dire qualcosa, quando Luke lo interruppe.

"Ti spiegherò in macchina. Vieni."

Calum annuì e prese il suo telefono prima di seguirci in salotto.

"Ragazzi dove state andando?" Chiese Ashton, spostando lo sguardo dalla TV a noi.

"Ehm ... Fuori. Torneremo presto." Disse Luke ed aprì la porta.

"Uh, okay. State attenti!" Disse Ashton, proprio mentre la porta si chiudeva dietro di noi.

Luke mi tirava per i corridoi dell'hotel, Calum camminava accanto a noi.

"Puoi rallentare? Perché sei così di fretta?" Mi lamentai, aumentando il ritmo per rimanere al passo.

Luke mi ignorò e tirò me e Calum dentro l'ascensore.

"Okay, che diavolo sta succedendo?" Urlò Calum mentre l'ascensore scendeva.

"Parlerò al management."

Calum fece una piccola 'O' con la sua bocca e fece un cenno. L'ascensore si fermò e le porte si aprirono quando raggiungemmo l'atrio e seguimmo Luke verso la macchina che ci aspettava.

Durante il tragitto ero seduta tra Luke e Calum e faticavo a respirare a causa della sensazione della pelle di Luke contro la mia.

La mia mano era sul suo grembo, le sue mani morbide che giocavano nervosamente con le mie dita.

Finalmente ci fermammo di fronte ad un grattacielo.

Strinsi la mano di Luke mentre scendevamo e tutti e tre entrammo insieme nell'edificio.

L U K E

Bussai alla porta di Adam e feci un piccolo respiro tremolante.

"Avanti." Disse dall'altro lato della porta.

Guardai di nuovo Daisy e Calum, prima di aprire la porta ed entrare.

"Luke." Mi riconobbe Adam, alzando lo sguardo dalle sue scartoffie.

"Ciao." Mi sedetti sulla sedia, non sicuro che le mie gambe tremolanti sarebbero riuscite a tenermi in piedi a lungo.

"O lasci me e Daisy stare insieme, o lascio la band."

La mia voce tremò, ma dicevo sul serio e mantenni il contatto visivo. Adam alzò gli occhi al cielo e sospirò.

"Butteresti davvero via la tua vita per una ragazza?" Chiese Adam.

"Lei non è solo 'una ragazza'." Replicai. "Ho rischiato la mia vita per lei. Significa davvero tanto per me."

"Mi rifiuto di stare con Arzaylea."

"Luke, tu stai con Arzaylea. Non mi interessa quello che –"

"Lascio la band." Dissi testardamente e mi alzai, le mie gambe tremolanti mi portavano alla porta.

Sentii un sospiro provenire da dietro di me.

"D'accordo." Borbottò Adam.

Mi girai, un piccolo sorriso sulle mie labbra.

"Chiamerò Arzaylea." Disse, prendendo il suo telefono.

Alzai le mani in aria e corsi nel corridoio, andando da Daisy e Calum.

Misi le mie braccia intorno a lei e la presi in braccio, stringendola contro il mio petto. Daisy strillò e mi abbracciò a sua volta.

Tirai un sospiro felice e sprofondai la mia faccia nel suo collo e lentamente girai su me stesso.

"Okay." Disse dopo qualche secondo. "Puoi mettermi giù adesso."

Risi e la misi giù delicatamente.

"Quindi, immagino che Adam ti abbia permesso di rompere con Arzaylea." Disse Calum.

Annuii felicemente e misi disinvoltamente il mio braccio intorno alle spalle di Daisy.

"Torniamo in hotel." Disse Calum.

Annuii e urlai un saluto ed un ringraziamento ad Adam mentre cominciavamo a camminare per il corridoio.

***

"Non riesco a credere che fossi disposto a lasciare la band per me." Disse Daisy, facendo dondolare le nostre mani intrecciate avanti e indietro.

"Farei di tutto per te." Dissi.

Arricciò il naso e mi tirò della sabbia. "Smettila di essere così sdolcinato!"

Risi e le tirai della sabbia a mia volta.

Io e Daisy ci girammo verso l'oceano, guardando i gabbiani volare sulla cresta dell'onda e sopra le nostre teste. Camminare in spiaggia al tramonto era bellissimo, ma Daisy lo rendeva migliore.

La guardai, ammirando il modo in cui i suoi occhi brillavano mentre guardava le onde infrangersi ed il modo in cui il vento muoveva i suoi capelli.

Ma tutte le cose belle finiscono e la nostra passeggiata fu rovinata dal suono di scatti e voci dietro di noi. Sospirai, girandomi e ritrovandomi faccia a faccia con un gruppo di paparazzi.

Tirai Daisy al mio fianco e le feci sprofondare la faccia nella mia giacca mentre in fretta attraversavo, spingendo, il gruppo di persone.

"Luke, chi è quella? Dov'è Arzaylea?" Chiese uno dei fotografi, correndo accanto a noi.

Lo ignorai e continuai a camminare velocemente. Daisy correva per mantenere il passo e dolcemente le sussurrai qualcosa per assicurarmi che stesse bene.

Tirai un sospiro di sollievo quando entrammo nell'atrio dell'hotel, lasciando fuori i paparazzi.

"Mi dispiace che abbiano rovinato tutto." Mi scusai mentre raggiungevamo l'ascensore.

"Non importa. Possiamo andare alla sala giochi invece?" Suggerì.

Annuii e insieme superammo l'ascensore verso la sala.

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