Capitolo 34

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No. Risposi.
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(a/n: sto solo scherzando lol. Adesso, andiamo al vero capitolo)

D A I S Y

Ognuno ha una paura, che siano i ragni, o l'altezza, o il buio. La mia erano le altezze, e adesso non era il miglior momento per parlare della mia paura.
"Ti prego stai attenta." Sussurrò Jacob. Fortunato lui; era in piedi al sicuro sull'erba, mentre io stavo scendendo da un albero a forse 25 piedi di altezza.
"Perché non stai uscendo dalla porta d'ingresso?" Jacob scosse la sua testa.
"Perché sto uscendo di nascosto! Se andassi dalla porta d'ingresso verrei scoperta." La mia mano finì per scivolare e ci volle tutta la mia volontà per non urlare.
Jacob ansimò quando quasi caddi, ma afferrai il ramo e fortunatamente mi tenni.
"Non dovresti uscire di nascosto innanzitutto." Mi rimproverò Jacob. "Mio Dio, mi hai fatto prendere un attacco di cuore."
"Sia tu sia io." Borbottai sarcasticamente. "E conosci Ashton - Si sconvolgerebbe se venisse a sapere che stiamo andando al cinema." Aggiunsi. Un piccolo sospiro di sollievo provenne da me quando realizzai che adesso ero circa a sei piedi da terra.
Qualche altro ramo e saltai, i miei piedi colpirono l'erba con un tonfo soddisfacente.
"La mia piccola scimmia." Mi prese in giro Jacob. Alzai gli occhi al cielo e lo seguii alla sua macchina (ha la patente), mentre provavo a non urlare o piangere.
Mi ha fondamentalmente chiamata sua. Oh mio dio.
Aprì lo sportello per me e lo chiuse, poi corse dal suo lato e salì. Allacciammo le nostre cinture di sicurezza e poi uscimmo dal quartiere.
"Quindi, che film stiamo andando a vedere?" Gli chiesi dopo un momento di silenzio.
"The Good Dinosaur."
"Stai scherzando, vero?"
"No." Disse Jacob orgogliosamente, fermandosi al semaforo rosso.
"Stiamo andando a vedere il film più vecchio nel cinema." Mi lamentai.
"E? Stai insultando il mio gusto in fatto di film?"
"Giusto un po'." Lo guardai.
Si girò verso di me e mi fece una linguaccia. Gli feci una linguaccia a mia volta. Entrambi ridemmo.
Accese la radio, facendo un urletto femminile quando sentì Justin Bieber. Jacob cominciò ad urlare il testo e fare stupidi piccoli balli mentre gli urlavo di tenere gli occhi sulla strada e le mani sul volante. In quel momento seppi che era l'unico per me.

***

"Ciao, possiamo avere un pacchetto di M&M's e popcorn?" Chiese Jacob alla ragazza dietro la cassa. La ragazza annuì e li digitò nella cassa.
"È tutto?" Chiese.
"Oh, e una bibita." Jacob si girò verso di me. "Ti dispiace dividerla?"
"Fino a quando non hai i pidocchi." Lo presi in giro. Annuì e cominciò a raggiungere la tasca.
Lo vidi porgere qualche banconota alla ragazza.
"Aspetta, tu hai già comprato i biglietti, io comprerò questo." Dissi, toccando il suo braccio per fermarlo.
"Un mio regalo." Mi mostrò quel suo dannato dolce sorriso dei suoi. Mi lamentai e cercai di convincerlo mentre porgeva i soldi alla ragazza, che li mise nella cassa.
"Ti ho detto che avrei pagato io." Mi lamentai di nuovo mentre imburravamo e mettevamo il sale nei popcorn.
"Oh beh. Adesso andiamo, così non saremo in ritardo."

***

Trovammo i nostri posti e ci sedemmo, guardando le pubblicità dei film che stavano per uscire. Ne spuntò uno carino riguardo a cosa fanno i tuoi animali quando lasci la casa.
Jacob si girò verso di me con il più grande sorriso. "Quando uscirà lo andremo a vedere."
Annuii, non riuscendo a rispondere mentre provavo a comprendere cosa aveva appena detto. Voleva vedere un altro film con me. Oh mio dio.
Durante il film condividemmo il cibo e la bibita, e nelle parti tristi Jacob strinse la mia mano. Penso di aver smesso di respirare per un po'.
Quando il padre di Arlo morì, Jacob stava tirando su col naso.
"Jacob?" Mi girai a guardarlo.
"Si?" Tirò su col naso.
"Stai piangendo?" Lasciai uscire qualche risatina.
"Cosa? No, gli uomini non piangono." Jacob tirò su col naso. Lasciò uscire un piccolo sospiro quando venne mostrata la tomba del padre.
Risi fino a quando il mio stomaco fece male mentre gli diedi un piccolo abbraccio. Dio, non volevo che questa notte finisse.

***

"Mi sono divertita molto." Dissi mentre Jacob si fermò di fronte casa.
"Anche io." Jacob sorrise. Sembrava così bello con i suoi capelli marroni tirati di lato e la felpa rossa che indossava sempre.
Ci fissammo a vicenda per un momento, il mio cuore si fermò quando i suoi occhi lasciarono i miei, abbassandosi a guardare le mie labbra. Lentamente si chinò.
Non sapevo cosa fare e rimasi solo seduta, mentre Jacob praticamente si chinava in tutti i modi per raggiungermi. Finalmente ebbi un po' di buonsenso e mi inclinai. Le nostre teste sbatterono, solo rovinando l'atmosfera.
"Wow, questo è imbarazzante." Arrossii, strofinando la mia fronte dolorante.
"No, no. Va bene." Rise. Ci avvicinammo di nuovo.
Ti prego signore. Fallo funzionare. Per favore -
Le nostre labbra si incontrarono mandando fuochi d'artificio attraverso tutto il mio corpo. Era sulle nuvole e non sarei mai voluta scendere. Alla fine mi staccai.
"Ciao, Jacob." Scesi e camminai alla porta d'ingresso - le mie gambe troppo tremolanti a causa del bacio per arrampicarmi di nuovo.
Aprii lentamente la porta, sussultando per il leggero scricchiolio. Feci un cenno a Jacob mentre andava via, poi mi girai camminando nel buio salotto.
Improvvisamente le luci si accesero e una voce arrabbiata disse, "Daisy Elizabeth Irwin, dove diavolo sei stata?"

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