Capitolo 40

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Io e Jacob eravamo in ritardo per la lezione (eravamo andati da Duncan Donuts a fare colazione insieme), quindi fummo gli ultimi ad entrare nell'aula.
L'aula era la stessa; tutti gli studenti erano seduti in posti a caso a parlare con gli amici e la signorina Davis era seduta sul suo sgabello sorseggiando il suo caffè come al solito.
Tranne che c'era qualcuno nella classe che non avevo mai visto qui prima.
"Buongiorno." La signorina Davis ci sorrise. "Abbiamo una nuova studentessa."
Alla menzione della sua presenza, il nuovo corpo si voltò, il suo viso finalmente rivelato.
Quasi rimasi senza fiato.
"Auburn?"
"Daisy?"
"Oh bene, già vi conoscete." Disse felicemente la signorina Davis, ignara di come eravamo l'un altra.
Deglutii, guardando Auburn su e giù. Sembrava la stessa, anche dopo non averla vista per un mese circa. Stessi biondi capelli ricci, stessi occhi blu amichevoli.
Solo che, questa volta, i suoi occhi erano tutt'altro che amichevoli.

***

La vidi; camminando verso il tavolo dei suoi nuovi amici. Con Jaz la seguii e camminai velocemente verso Auburn.
"Auburn!" Urlai sopra il forte rumore nella caffetteria. "Aspetta!"
Auburn si girò, la sua espressione si oscurò quando mi vide.
"Hey, mi dispiace di essere scomparsa e mi dispiace di non aver visto quello che stavi attraversando. Mi manchi davvero tanto, e spero che mi perdonerai e che possiamo tornare ad essere ami -" Cominciai.
"Ascolta, Irwin." Ringhiò. "Non voglio avere niente a che fare con un'egocentrica, viziata, stronza causa-drammi come te. Adesso perché non vai a sederti con i tuoi amici e mi lasci sola."
"Non hai nessun diritto di parlarle in questo modo." Si intromise Jaz, affrontandola.
"Jaz, lascia stare. Andiamo." La pregai.
"No, non lascerò che questa puttana ti parli in questo modo!" Borbottò Jaz.
"Scusami?" Boccheggiò Auburn.
"Mi hai sentita. Ora, ascolta, non so cos'è successo tra voi due, ma devi crescere e cambiare atteggiamento. Daisy non causa drammi ed è la cosa più dolce di sempre, e non lascerò che tu la faccia dubitare di ciò." Jaz incrociò le braccia.
La guardai ammirandola, grata di averla al mio fianco. All'improvviso, Auburn si chinò, così le nostre facce furono vicine.
"Ti rovinerò, Irwin." Promise. Rabbrividii alle sue parole.
Auburn si tirò indietro, fece un finto sorriso, poi se ne andò. Fissai Jaz con gli occhi spalancati e deglutii.
In cosa mi ero cacciata?

***

"Quindi, cosa diavolo è successo tra te e Auburn?" Jaz disse una volta che chiuse la porta d'ingresso dietro di sé.
Tenni un dito alzato per interrompere la conversazione e urlai ai ragazzi. Non ricevetti risposta, segno che erano o ad un incontro o ad un'intervista. Ci avventurammo in cucina e prendemmo degli spuntini.
"Non hai risposto alla mia domanda." Mi ricordò Jaz.
Masticai la mela che avevo appena morso. "Cosa vuoi per Natale?"
"Una iTunes gift card." Rispose con nonchalance. "E non cambiare argomento."
"D'accordo." Sbuffai e mi sedetti accanto a lei all'isola. "Mettiti comoda, potrebbe volerci un po'."
Jaz annuì e masticò un marshmallow, aspettando la mia storia.
"La prima volta incontrai Auburn da Target quando entrambe prendemmo lo stesso quaderno allo stesso tempo. Il giorno dopo circa, cominciai la scuola e lei si era appena trasferita lì ed era nella mia classe. Si sedette anche accanto a me. Non lo so, solo andavamo d'accordo. Ad ogni modo, il tempo passò e conobbi Macy e la sua combriccola. Loro erano le ragazze popolari; le ragazze che le persone sognavano di essere. Macy era mia 'amica' e mi accolse un po' sotto la sua ala. Mi vestì con vestiti alla moda e provò anche a rendermi popolare. Non ricordo molto ma io e Auburn abbiamo avuto una discussione sui suoi problemi di cui non mi 'interessava sapere' e disse che non avevo notato che stava attraversando tempi difficili. Fondamentalmente era super arrabbiata con me. Dopo di che andai al centro commerciale con Macy e il suo gruppo. Quando Ash mi venne a prendere, vidi Auburn correre via. La fermai e lo dissi a sua madre. Immagino Auburn fosse arrabbiata perché avevo fatto la spia e la volta successiva in cui la vidi mi chiamò stronza e non abbiamo più parlato di nuovo." Raccontai a Jaz la storia di me ed Auburn.
"Era la mia migliore amica." Sussurrai. "Vorrei aver notato che stava attraversando l'inferno e averla aiutata."
Al momento giusto, Maya corse in cucina, le sue unghie facevano quel rumore mentre scivolava sul pavimento.
"Maya!" Strillai, prendendola e sistemandola sul mio grembo. Leccò il mento di Jaz e abbaiò a noi due.
"Andiamo a farle fare una passeggiata." Dissi, mettendo Maya giù sul pavimento.
Jaz annuì e mise il resto dei suoi soffici marshmallow nella sua bocca, facendola sembrare un criceto. Risi alla vista poi andai a prendere il guinzaglio di Maya.
"Non è colpa tua, a proposito." Disse Jaz mentre ci avventurammo sul marciapiede.
"Cosa?"
"Auburn si è arrabbiata con te. Intendo, non doveva arrabbiarsi così tanto per questo." Jaz aveva fatto una valida osservazione, ma mi prendevo ancora la colpa.
Pensai a come Auburn aveva detto che mi avrebbe rovinata.
Qualunque cosa significasse.

99 skinny | adopted by 5sos [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora