*un mese dopo*
D A I S Y
"È lei!" Strillai, correndo verso la porta al suono del campanello.
I ragazzi mi seguirono, ridendo per la mia frivolezza.
Aprii la porta, facendo un sorriso così largo da mostrare entrambe le mie fossette.
"Sono così emozionata." Auburn entrò dentro. "Potremo stare sveglie tutta la notte, e fare quiz per vedere se Cameron Dallas sarebbe il nostro ragazzo o migliore amico e -"
Auburn andò avanti e avanti mentre Ashton parlò con sua madre per qualche altro minuto.
Lei aveva scoperto con chi vivevo un po' di tempo fa e le andava benissimo. Non l'aveva sconvolta.
"Okay. Arrivederci, signora Long." Disse Ashton alla madre di Auburn e chiuse la porta.
"Aubrey, giusto?" Chiese Michael.
"Auburn." Lo corresse Auburn.
"Colpa mia." Arrossì Michael.
Andammo al piano di sopra nella mia stanza.
Auburn posò la sua borsa. "Ho rubato i trucchi di Molly quindi possiamo divertirci."
Molly era sua sorella e aveva 17 anni. Auburn non aveva il permesso di truccarsi o di avere un appuntamento prima dei 16 anni.
"Seriamente." Ridacchiai.
Auburn annuì. "Ci giocheremo dopo."
"Okay." Dissi. "Cosa dovremmo fare adesso?"
"Non lo so." Auburn si guardò intorno. "Costruiamo una fortezza."
Eravamo d'accordo sull'idea di costruire una fortezza e guardare Netflix.
"Chiederò ad Ashton se possiamo prendere in prestito il suo computer così possiamo guardare Netflix." Dissi, strisciando fuori dalla fortezza. Andai alla porta accanto e bussai.
"Entra!" Disse Ashton dall'altra parte.
Era con il telefono, scrivendo a qualcuno. Ashton guardò su, sorridendo dolcemente. "Come va, stella?"
Corrugai il naso al nomignolo che mi aveva dato e mi buttai sul suo letto.
"Posso prendere in prestito il tuo computer? Io e Auburn vogliamo guardare Netflix." Chiesi ad Ashton.
"Certo." Raggiunse il comodino e mi porse il dispositivo.
"Grazie."
Tornai nella mia stanza e rotolai nella fortezza con Auburn. Una volta che il computer si accese c'era una email che Ashton aveva lasciato aperta e di cui si era dimenticato.
"Dovremmo leggerla?" Chiesi ad Auburn, osservando l'email.
"No."
"Si." Dissi, i miei occhi catturarono il mio nome. "Mi riguarda. Leggiamola."
La leggemmo entrambe insieme. Era da parte di un uomo che stava dicendo che ero un caso di carità ed un modo per la band di attirare più attenzione e che tra un mese sarei stata riportata all'orfanotrofio.
"Daisy -" Cominciò Auburn.
"Facciamo qualcos'altro." I miei occhi si colmarono di lacrime mentre chiudevo l'email. Spensi il computer e lo riportai ad Ashton, praticamente gettandolo contro di lui.
"Avete già fatto, stella?"
"Abbiamo cambiato idea." Dissi, mi girai e poi me ne andai.***
"Daisy, dai. Abbiamo fatto un pigiama party per divertirci, non per farmi rimanere seduta a guardare te essere triste." Disse Auburn.
Scrollai le spalle.
Lei esitò. "Divertiamoci con i trucchi di Molly."
Rimasi in silenzio, guardandola mettere del blush sulle sue guance.
"Sembro un clown." Auburn si girò, mostrando le sue brillanti guance rosa. Per la prima volta da un po' di tempo sorrisi sinceramente.
Mi alzai e mi misi accanto a lei, guardando il suo lavoro nello specchio. Auburn stava ridacchiando del suo disastro mente metteva disastrosamente l'eye-liner liquido, tentando di fare un'ala.
"Sembra orribile." Risi, mettendomi una discreta quantità di blush. Auburn adesso applicò l'eye-liner liquido sui miei occhi, ridendo per quanto sembravamo brutte. Alla fine stavamo ridendo così tanto che cademmo a terra e ci venne - dalle risate - il mal di pancia.
Ci calmammo e ci sedemmo sul pavimento, chiedendomi cosa conoscono. La mia mente ritornò all'email.
"Pensavo che Ashton fosse diverso." Sussurrai.
"Dai, Daisy." Piagnucolò Aubrey. "Guarda il lato positivo; se lui si sbarazza di te, puoi venire a vivere con me."
Forzai un sorriso.
"Facciamoci una foto cosi tutti possono vedere quanto siamo carine." Auburn incrinò un sorriso.
Ridacchiai, facendo numerose foto con lei in entrambi i nostri telefoni.
Le pubblicò sul suo profilo Instagram, poi passammo circa dieci minuti a giocare con il suo telefono.
Alle 3 eravamo entrambe esauste.
"Andiamo a dormire." Sbadigliai.
Ci stendemmo sul mio letto e ci addormentammo, io sognando il giorno in cui Ashton avrebbe ammesso che non mi voleva bene e che mi avrebbe abbandonata. Avevo un mese prima che succedesse.
Un mese.
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99 skinny | adopted by 5sos [italian translation]
FanficPensava che il mondo fosse contro di lei e che essere amata non fosse per lei, fino a quando conobbe quattro ragazzi determinati a cambiare ciò. story written by @mrcalibu, this is just a translation. [#1 in 5secondsofsummer]