Capitolo 28

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D A I S Y

Ho mangiato una tonnellata. Oh dio. Quando nessuno stava prestando attenzione ero sgattaiolata via e avevo praticamente corso verso la mia stanza e mi ero chiusa dentro. Camminai verso lo specchio appeso al muro appeso accanto al mio letto e rimasi in piedi davanti ad esso. Le mie mani presero la mia maglietta mentre la alzavo. Quasi crollai per ciò che avevo visto.
La mia pancia era poco attraente a causa di tutto il cibo che avevo mangiato. Ero grata di non essere americana; il giorno del ringraziamento era orribile.
La voce in fondo alla mia testa, quella che mi tormentava sempre a causa del mio peso, diventò pazza.
"Sei così grassa."
"Sembri una balena.
"Questo è quello che ricavi dal mangiare."
Volevo vomitare. Caddi sul pavimento in lacrime, abbracciando le mie gambe e dondolandomi avanti e indietro. Un'idea passò nella mia testa, e strisciai verso la mia valigia e trovai la mia lametta d'emergenza. L'avevo presa per quando avevo solo bisogno di essa per aiutarmi a tener testa a qualcosa.
Il freddo metallo scorreva sul mio polso. Guardai il sangue venire in superficie, uscendo lentamente dalla pelle aperta. L'avevo fatto circa altre dieci volte, non realizzando pienamente ciò che stavo facendo fino a quando qualcuno bussò alla porta. Mi affrettai a nascondere l'evidenza e finii per coprire i tagli con la mia mano, solo riempiendomi di macchie di sangue ovunque. Oh merda.
"Daisy? Stai bene?" Era Luke.
"Si. Sto bene." Mentii.
"Okay. Ashton vuole che tu esca e venga a guardare un film con noi." Disse Luke.
"Okay. Sarò fuori tra un secondo."
Aspettai fino a quando i passi di Luke diventarono silenziosi fino al punto che non potevo sentirli e mi precipitai in bagno per lavarmi e bendare i miei tagli.
Poi sgattaiolai nella stanza di Ashton e mi misi una delle sue felpe. Le mie narici si riempirono del profumo di acqua di colonia.
Andai nel salotto, ricevendo strane occhiate dal gruppo, considerando che c'erano circa 30 gradi fuori.
"Ho freddo." Dissi semplicemente.
Tutti annuirono e tornarono a guardare la TV. Calum e Dani erano stretti su una poltrona insieme, Ashton stava tenendo un posto per me sul divano, Michael era dall'altro lato del divano, e Luke era in un divano separato. Mi sedetti accanto ad Ashton, appoggiata sul suo fianco.
"Hey, puoi scegliere il film." Ashton mi diede il telecomando.
"Okay." Mi misi a scorrere la lista di film, non sicura su quale scegliere. Amavo i film della Disney così mi fermai su Frozen. "Questo?" Chiesi agli altri.
"No!" Strillò Michael, raggiungendomi sul divano. Prese il telecomando e litigò con me per esso.
Non so come questo successe, ma la prossima cosa che sapevo era che la manica del mio braccio con i tagli era tirata su e Michael aveva una forte presa di ferro su di esso. I miei occhi si spalancarono quando realizzai che Michael e Ashton stavano fissando il mio polso bendato. La stanza cadde nel silenzio per circa sei secondi.
"Che diavolo?" Michael sollevò il mio braccio alla sua faccia, ispezionando le bende. "Che è successo?"
Merda.
"Um.. Sono caduta l'altro giorno," Mentii. "E mi sono graffiata il braccio."
Ashton prese il mio polso e lo guardò, la sua forte presa che lo stringeva, anche quando provai a tirai via il mio braccio dalla sua presa.
"Ashton -" Cominciai mentre tolse una delle bende, rivelando qualche taglio.
"Oh mio dio." Boccheggiò Dani. Strappai il mio braccio dalla sua presa e abbassai la manica.
"Sono caduta e mi sono graffiata. Sto bene." Continuai con la mia bugia.
"Andiamo." Ashton si alzò.
"Dove?"
"Andiamo a fare una passeggiata e a parlare di questo. Forza." Disse Ashton duramente.
Abbassai la mia testa in imbarazzo e seguii Ashton.

***

La sabbia riempì gli spazi tra le mie dita dei piedi, ricordandomi di quando io e Carter ci incontravamo alla spiaggia al tramonto.
Diamine! Carter. Mi ero dimenticata di dirle che stavo lasciando la California. Feci un promemoria mentale per ricordarmi di scriverle dopo.
Io e Ashton stavamo camminando per la spiaggia così potevamo "parlare di un po' di roba".
"Sei arrabbiato?" Finalmente ruppi il silenzio.
"Non c'è motivo." La sua voce era roca e triste. "Solo un po' triste che tu abbia fatto quello."
"Mi dispiace. Non stavo pensando e in quel momento pensavo mi avrebbe aiutato." Borbottai, fissando la sabbia.
"Aiutato con cosa? Perché hai voluto farlo?" Chiese Ashton.
"Ho mangiato tutto quel cibo al nostro piccolo giorno del ringraziamento e mi sono sentita disgustata da me stessa." Sentii le lacrime nei miei occhi che erano minacciose di cadere.
Ashton ci fece fermare, e prese il mio mento, obbligandomi a guardarlo nei suoi occhi tristi. "Ascoltami. Sei la più bella ragazza di 15 anni che io abbia mai conosciuto e non devi preoccuparti del tuo peso così seriamente. Potresti pesare cento chili e saresti bellissima lo stesso." Ridacchiò. "Ma sono serio. So che questo non cambierà nulla, ma voglio solo che tu sappia che sei bellissima dentro e fuori e che non hai bisogno di essere così dura con te stessa. Le altre ragazze ucciderebbero per avere il tuo corpo e vorrei che tu lo vedessi. Okay? Quindi ti prego, promettimi che smetterai di essere così dura con te stessa perché mi uccide vederti così turbata."
"E se avrai mai bisogno di me, io sono qui." Aggiunse Ashton. "Lo prometto. Qualsiasi cosa sia. Ti prego, vieni da me la prossima volta. Per favore."
Lo abbracciai, piangendo sulla sua spalla per quanto dolce era stato. Non lo meritavo.
Mi abbracciò a sua volta, dondolandoci lentamente avanti e indietro.
"Io..." Balbettai. "Ti voglio bene."
Ashton baciò la mia testa. "Ti voglio bene di più. Molto di più."

99 skinny | adopted by 5sos [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora