Ethan non cenò quella sera, si diresse direttamente in camera sua, deciso a non usare le sue labbra per non far sparire il dolce sapore di quelle rosse e carnose di James. Il suo stomaco era in subbuglio dalle farfalle e avevano preso piede e lì si erano stanziate, senza volerne sapere niente di andarsene, non avevano intenzione di star ferme e non dare fastidio.
Ethan pensava al suo ragazzo, alla soddisfazione provata al suo "sì" come risposta e, purtroppo, anche alle conseguenze che ciò avrebbe portato. Ma la sua presenza era diventata come una droga, erano indispensabili l'uno per l'altro, ogni parte del suo corpo lo reclamava, lo desiderava. Non era il suo corpo o i suoi baci ciò che bramava, era il contatto visivo, erano le sue braccia fresche che avvolgevano il corpo esile del minore, era la mano del compagno in costante ricerca della sua che gli mancava.
Non erano passate neanche due ore e già sentiva l'impulso di chiamarlo, di sentire la sua voce, ma aveva trascurato un piccolo particolare: Ethan non aveva il numero di James. Era così convinto che neanche il biondo avrebbe resistito alla distanza da non preoccuparsi di farsi dettare il numero del compagno, perché sperava che avrebbe chiamato lui.
Evidentemente non era così; era probabile che James avesse avuto questioni più importanti a cui pensare, o forse riusciva a reggere quella piccola distanza meglio del quindicenne, ma il castano non perse l'occasione per preoccuparsi per il maggiore."E se si fosse sentito male per strada? O magari è svenuto e... No, dai, non può essere. O forse sì? In fondo oggi non è venuto neanche a scuola, possibile che non stia bene? Mi auguro di no, ovviamente. Se dovesse accadergli qualcosa non saprei perdonarmelo.
Ehi, Ethan, aspetta. Lui non ha bisogno del tuo aiuto! Già, non ha bisogno del mio aiuto. Non ha bisogno di me. E se fosse proprio questo il motivo? Se non avesse bisogno di me? Se prendesse questa cosa molto più alla leggera di me? No, non può essere: non è il tipo. Ricordo quello che ha detto Maya. È dolce e fedele. La mia Penelope. Ma magari si è stufato di stare a presso ad un ragazzino come me... No. Ethan, smettila. Se non mi ha ancora chiamato magari è perché sta cenando o sta aiutando Miriam a fare qualcosa. O forse è troppo occupato a rispondere alle domande di Maya per tirare fuori il telefono e chiamarmi."
Ethan si tormentava con pensieri di ogni tipo. Il suo stato d'animo era un misto di ansia, preoccupazione, rammarico e gelosia: avrebbe dato qualsiasi cosa per essere al posto di Miriam, la sorella, per farsi abbracciare ogni volta che voleva, intrufolarsi nel letto del maggiore, la notte, quando le saette illuminavano il cielo e i tuoni riempivano il silenzio, avrebbe voluto essere con lui il pomeriggio, anche solo per passare il tempo, discutendo superficialmente, per sentire la sua voce tranquilla e ammirare i suoi sorrisi più sinceri. Invidiava le sorelle per il semplice privilegio di poterlo vedere tutti i giorni e salutarlo appena sveglio, con i capelli ancora arruffati e gli occhi semichiusi, le invidiava per poterlo avere vicino sempre, e non occasionalmente e solo in privato, lontano dagli occhi di tutti, sentendosi in colpa per il rischio che correva."Voglio le sue mani. Adesso. Voglio le sue delicatissime mani fredde. Ho bisogno di sentire il suo tocco sulla mia pelle, le sue labbra sulle mie, voglio infilare le mie dita tra i suoi riccioli d'oro, sentire il suo sguardo fisso nel mio. Ho bisogno delle sue attenzioni, delle sue carezze, dei suoi abbracci, del suo profumo, della sua presenza. Voglio sentire le sue mani cingermi i fianchi, voglio che mi stringa a sé, la notte, voglio svegliarmi il mattino tra le sue braccia, i suoi baci sul collo e un il buongiorno sussurrato appena.
Chiedo troppo, vero? In fondo, mi piacerebbe avere quello che tutti i ragazzi della mia età hanno. Vorrei essere felice e vorrei che James fosse felice. La mia felicità è la sua felicità."Ethan sprofondò in un sonno leggero, cullato dal dolce pensiero del biondo e reso vivido dal sapore che ancora sentiva sulle sue labbra. E la notte trascorse serena.
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Ethan, io...
Romance[COMPLETATA 14/09/2015-7/10/2016] On Wattys 2018 Longlist [In revisione] È difficile andare avanti da soli, dopo che chiunque, persino la tua migliore amica ti ha voltato le spalle. È difficile continuare a vivere, a camminare a testa alta, quando...