32. Joseph

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Joseph era rimasto da solo i giorni successivi all'incidente, deciso a non vedere nessuno. Sentiva una sensazione di disagio costantemente addosso, come se in tutto ciò, nella sua vita, lui non c'entrasse assolutamente niente.
Spesso incrociava Lucy per strada, ma faceva il possibile per evitarla.
- Che hai? - gli chiedeva quando riusciva ad avvicinarlo, seppur per pochissimo.
Joseph la ignorava, tirando dritto o cambiando direzione nei corridoi della scuola.
La verità, era che neanche lui sapeva perché si sentiva così.
Da quando James si era confidato con lui, aprendogli le porte su un nuovo mondo, sentiva di non essere più sé stesso, sentiva che qualcosa dentro di lui stava cambiando... Solo, cosa?
Non riusciva a capirlo. Non ne aveva neanche la minima idea.

Quella volta, Lucy riuscì a fermarlo in tempo, pur sapendo che non sarebbe durata a lungo la pausa dalla sua frenetica camminata.
- Cosa vuoi? Non hai capito che non ho voglia di vederti?
- È proprio questo quello che voglio capire...
La ragazza gli prese il viso tra le mani, ma venne subito scansata dal moro con un gesto brusco.
- Joseph, ti prego... Sei strano, non ti riconosco più.
Il ragazzo abbassò le spalle, le lacrime che cominciavano a cadere copiose sulle sue guance chiare.
Strinse i pugni, riprendendo a camminare per la sua strada.
- Joseph, seriamente, mi stai preoccupando... Sono giorni che sei strano così, vorrei poterti aiutare... Ti prego, dammi la possibilità di farlo...

Joseph la bloccò per i polsi, stringendo le dita intorno ad essi fino a rendere le nocche bianche.
Lucy si avvicinò al suo viso, noncurante della stretta dell'amico ai polsi. Gli baciò le labbra a stampo, piegando il capo verso sinistra.
Il moro allentò la presa, spingendola via di scatto.
- Ma cosa fai? Ti prego, non costringermi a litigare...
- Io... Okay, scusa, ci conosciamo da una vita, non avevo intenzione di rovinare un'amicizia come la tua...
Joseph sospirò e abbassò lo sguardo sull'asfalto.
- Non è colpa tua... Non avrei dovuto prendermela con te. Neanch'io so cosa mi stia succedendo ultimamente.
- Da quanto ti senti così?

Il ragazzo si sedette per terra sull'orlo del marciapiede e invitò l'amica a fare lo stesso. Lasciò andare lo zaino accanto al lampione e si sedette accanto all'amica?
- Allora? - domandò l'amica impaziente, stanca di lasciargli del tempo.
- James si è aperto con me e mi ha confessato che... Beh... In realtà Ethan è più di un semplice amico. E io mi sono sentito strano, non ho idea del perché. Ti prego, non farne parola con nessuno, James ci rimarrebbe malissimo... - Lucy annuì conprensiva, prese in mano lo zaino di Joseph e continuò a camminare.

Quel pomeriggio i due ragazzi restarono a studiare a casa di Joseph, ma non riuscirono a concentrarsi molto: la mente del ragazzo vagava da James a Ethan, e da Ethan a Butch.

- Ho paura, Lucy. Ho paura che tutta questa storia possa finire male. Ho paura per Ethan, per James, e per il loro futuro. - il moro singhiozzò a occhi serrati, si accasciò sul letto e urlò.
- Basta. Perché le persone devono sempre impicciarsi degli affari altrui? Cosa importa a Butch se Ethan è uno sfigato? Perché alla gente interessa solo la forma? Perché si ferma alle apparenze? Cosa importa agli altri delle preferenze delle persone? Basta, non posso più continuare così.
- Lo capisco, Joseph... Ma non possiamo farci nulla. Cerca almeno di stare bene tu, okay? Ci tengo a te, e mi fa male vederti così... Ti prego, non pensare a loro.

Joseph si alzò di scatto e fece per andarsene, posò una mano sulla maniglia e l'abbassò.
- Io sto benissimo, Lucy. Sto più che bene. Pensa anche agli altri, qualche volta, apri gli occhi. Non siamo soli al mondo.
E detto questo se ne andò, lasciando Lucy sola tra gli appunti di economia.

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Questo è credo il capitolo più corto che abbia mai scritto.
Perdonatemi, ma la scuola è una priorità in questo periodo...
Anyway, tenete a mente questo e il prossimo capitolo, sono importanti per lo sviluppo della trama.
So che non c'è né Ethan né James, ma spero vi piacciano comunque.
Detto questo, mi scuso per il ritardo e buonanotte
~Gaia❤

Ethan, io...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora