- Buon compleanno, James. - Alexandra entrò nella camera del figlio e si sedette sul letto dalle lenzuola azzurre, accarezzando le ciocche chiare del ragazzo.
Il diciassettenne aprì le palpebre lentamente, infastidito dai pochi raggi di sole che filtravano dai forellini delle tapparelle.
Si mise a sedere, e poco dopo Miriam, sua sorella minore, varcò la porta della stanza con aria festosa.
- Jamieee! - esclamò buttandosi a peso morto sul fratello. - Auguri fratellone. Ti ho preparato la torta. - lo informò, abbracciandolo e lasciandogli un bacetto sulla guancia.
James ricambiò e la abbracciò, appoggiando il mento sulla sua spalla esile.
- Ethan ti ha preparato una sorpresa per stasera, - lo informò la donna, staccando Miriam e chiedendole dolcemente di tornare in camera sua ad aspettare il fratello. - mi raccomando, vacci piano con lui. Non voglio che sua madre si venga a lamentare. Divertitevi ma non esagerate, va bene? - sorrise mentre James roteava gli occhi.
Il ragazzo si alzò energicamente dal materasso piegato sotto il suo peso e saltellò verso l'armadio dai toni turchesi. Aprì la prima anta e ne estrasse un paio di jeans neri e delle Converse rosse, mentre per la maglietta esitò.
- Prova con una camicia, - suggerì sua madre, raggiungendolo - il mio bambino dev'essere elegante almeno il giorno del suo compleanno.
James la spintonò delicatamente, emettendo una risatina nervosa, ma nonostante tutto, con sua madre si sentiva molto meno a disagio di quanto non desse a vedere.
Il ragazzo si diresse verso il bagno per lavarsi, pettinarsi e vestirsi, ma solo venti minuti dopo ne uscì per andare dalla sorellina Miriam.
Non appena entrò nella stanza della sorella, intravide solamente una bambina dalle lunghe codine bionde accucciata sul tappeto, in un circolo di peluche e cuscini, al centro del quale era disposto un vassoio di legno con delle finte tazzine da tè e una torta dello stesso materiale del resto dei giocattoli.
Miriam lo salutò con un sorriso a venti denti (avendo solo sette anni, non aveva ancora i molari, e i dentini da latte ancora non avevano lasciato il posto a quelli definitivi) e lo invitò a sedersi su un cuscino tra Teddy e Morris, i peluche preferiti della bambina.Restarono una mezz'ora a sorseggiare un tè inesistente e a mordicchiare da lontano i pezzetti di legno di forma triangolare, chiacchierando con gli altri "ospiti" e ridacchiando per le buffe storie che Miriam raccontava. James aveva la pazienza di restare con lei, nonostante preferisse di gran lunga trascorrere il tempo con i suoi coetanei. Amava i bambini, e a volte era anche disposto a restare con loro, pur di farli divertire.
A pranzo, la famiglia decise di festeggiare mangiando fuori casa, prenotando un tavolo ad un nuovo fast food aperto da poco nei pressi della scuola di James.
Il festeggiato ordinò un cheesburger con una porzione media di patatine fritte, Maya un hot dog con la senape e la madre dei tre una porzione di crocchette di pollo da dividere con Miriam.
Subito dopo il pranzo, le attenzioni di James vennero rivolte unicamente a Maya.
La sorella gli aveva offerto un gelato nel primo pomeriggio, poi lo aveva portato in un negozio di profumi per scegliersi da solo un regalo per il compleanno. Il diciassettenne aveva optato per una fragranza a base di corteccia e muschio bianco molto buona, tanto che Maya commentò che pur essendo una ragazza, non le sarebbe dispiaciuto usarla.Il pomeriggio trascorse veloce e tranquillo, tra le bancarelle della fiera di uno dei quartieri popolari delle periferie di Londra e le risate con la sorella maggiore.
Le otto arrivarono troppo presto, a parer di James, ma era comunque felice di iniziare la seconda parte del compleanno e di rivedere Ethan.
Quando i due fratelli arrivarono davanti alla palazzina dove risiedevano i McCollough, trovarono Alexandra e la piccola Miriam ad attenderli sotto il portone. L'aria si era inumidita e delle piccole goccioline avevano cominciato a cadere dal cielo come lacrime degli angeli.
- Ti passiamo a prendere poi? Se vuoi poi chiamami, okay? - Il biondo annuì semplicemente alla domanda della madre, salutandola con un abbraccio.
- Divertitevi e non fate danni, va bene?
- Sì, mamma. - James sbuffò sonoramente. - Ci sentiamo dopo, buona serata.
E, senza dire più niente, suonò al campanello dei McCollough.Il diciassettenne salì le scale pacatamente, fino ad arrivare al piano dell'appartamento di Ethan. Sulla porta c'era Ryan ad attenderlo. Gli aveva spiegato che Ethan stava facendo una cosa e che sarebbe arrivato a momenti, e che intanto ci sarebbe stato lui ad accoglierlo.
James si guardò intorno: tutto l'appartamento era avvolto nella penombra, le tapparelle erano abbassate quasi del tutto e la poca luce derivava dalle lampade colorate agli angoli del soggiorno. "Mancava solo una palla da discoteca", pensò James divertito. La disposizione dei mobili era diversa da come la ricordava: il divano, ad esempio, era al centro della stanza, mentre ora si trovava adagiato alla parete opposta al televisore, mentre il tavolino di vetro era posizionato accanto al bracciolo del divano.
Sul tavolino c'erano due ciotole, una di patatine e una di pop corn.James sentì cingersi i fianchi da dietro e un bacio posarsi sulla sua scapola destra. Si voltò di scatto, salutando Ethan dietro di sé. Ryan indietreggiò con un sorrisetto malizioso stampato sul volto, sotto le occhiate omicide del fratello che, pur accorgendosene, decise di lasciar correre per non rovinare il suo momento con James.
- Buonasera, Zuccherino. - Ethan non ricambiò il saluto, si limitò a lasciargli un dolce bacio sulle labbra.
- Pronto? Ho preparato un film, poi tra poco arriva la pizza.
- Sei un tesoro, Et.
- Grazie, lo so. - rispose con modestia.
Ryan si allontanò lentamente fino ad uscire dalla stanza, sempre con il suo sorrisetto che increspava le labbra.
I due ragazzi rimasti si stesero sul divano, mentre Ethan, con il telecomando, faceva partire il film.
- Che film hai preparato? - domandò il biondo al minore, cingendogli le spalle con un braccio.
- Un film che sicuramente ti piacerà. - rispose Ethan, rimanendo sul vago.
- Non ho dubbi su questo, ma... - si avvicinò al suo orecchio e abbassò il suo tono di voce, fino a ridurlo ad un flebile sussurro. - sarai sempre più interessante tu di qualsiasi film. - gli intimò, facendo rabbrividire il bruno.
Il maggiore fece scorrere il suo braccio dietro la schiena di Ethan, gli agganciò i fianchi e lo tirò a sé baciandogli il collo.
Ethan buttò la testa all'indietro, sulla spalla del diciassettenne, inspirando ed espirando profondamente. I suoi repiri vennero bloccati, intrappolati dalle carnose labbra del biondo che si fiondarono rapidamente sulle sue, muovendosi lentamente per imprimere al meglio su di esse il loro sapore.
Il minore chiuse gli occhi e si appoggiò sui gomiti, indietreggiando e lasciando che James trovasse una posizione comoda. Schiuse le labbra nello stesso momento in cui il braccio di James gli cinse la vita e lo sollevò leggermente dal divano. Il quindicenne gli portò le braccia intorno al viso, infilando le dita tra i suoi boccoli dorati, rosati sotto la luce delle lampade colorate.
La voce acuta e tranquilla della madre di Ethan riportò i due ragazzi alla realtà della festa, risvegliandoli come una secchiata d'acqua gelida:
- Scusate l'interruzione ragazzi, la pizza è arrivata. - la donna irruppe nella stanza seguita dal figlio Ryan, e posò i cartoni sul tavolino trasparente.
I due compagni si distanziarono leggermente, nonostante fosse noto ormai a tutti della loro relazione.
Presero un pezzo di pizza ciascuno e continuarono entrambi a vedere il film senza entusiasmo, non capendo neanche la trama che legava le varie scene che illuminavano lo schermo piatto. Quei brevi attimi di noia e tensione se ne andarono nello stesso momento in cui la famiglia di Ethan lasciò la stanza, facendoli rimanere soli, uno sopra all'altro, per il resto della serata.---
Sono consapevole del fatto che questo non è uno dei finali migliori, ma va bene, spero.
Spero vi sia piaciuto, tutto qui.
Il prossimo sarà molto più apprezzato di questo, spero. Mi divertirò... Ihihihih
Okay, buon pomeriggio e buon fine settimana, alla settimana prossima,
~Gaia
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Ethan, io...
Romansa[COMPLETATA 14/09/2015-7/10/2016] On Wattys 2018 Longlist [In revisione] È difficile andare avanti da soli, dopo che chiunque, persino la tua migliore amica ti ha voltato le spalle. È difficile continuare a vivere, a camminare a testa alta, quando...