Complotto p.2/2

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Christine

Mi avvicinavo sempre di più sul luogo dell'accaduto, non sapevo nemmeno cosa avrei visto ma non mi perdevo d'animo.
Rallentai la corsa fino a camminare, volevo arrivare lì si, ma non subito prima volevo capire cosa era successo.
Per terra non c'era altro che terra bruciata poi misi il piede su un qualcosa di strano.
Mi chinai per prenderlo e vidi che era un piccolo frammento di un marchingegno o qualcosa di simile, fatto sta che era importante è così me lo misi nella tasca del vestito.
Ora mi aspettava la parte più difficile, mi avvicinavo lentamente lentamente ma ciò che vidi era una strage. Persone tutte a terra morte o altri che aspettavano solo che il buon Dio li portasse in cielo.
"Michael, Michael!!!" Gridai a squarcia gola nella speranza di una risposta; ma nulla solo ancora fumo e morte.
Poi lo vidi li steso sanguinante e mi precipitai subito.
"Michael no! Tu non puoi...no! Tesoro non avrei mai dovuto lasciarti andare" mi misi a piangere,le mani piene del suo sangue, adesso veramente nulla aveva più senso, ma ecco che la speranza è l'ultima a morire.
Mi accorsi che si mosse e tossì faticosamente; li presi il polso e sentivo ancora il suo battito.
"È vivo!" Esclamai recuperando un po' di speranza.
Senti afferrarmi le spalle da dietro e mi spaventai con un balzo.
"Christine vieni!" Disse mia mamma preoccupata.
"No! Che c@azzo ci fai qui?" Non mi aspettavo di vederla;mi arrabbiai molto ma solo perché io ci tenevo alla sua vita.
"Non volevo che ti accadesse qualcosa di brutto. Vieni via ora" mi pregò di andarmene ma non ci pensavo nemmeno.
"No! Non posso lasciarlo qui" mi ribellai è ancora le lacrime ebbero la meglio; alla fine vincono sempre loro.
"Amore,stanno arrivando gli altri soldati, ci penseranno loro a soccorrerlo. Non possiamo farci trovare qui"
"Ok va bene" dissi dispiaciuta ma pregavo che lui si salvasse, Michael era il mio cuore,il mio respiro...senza di lui sarei morta anche io. Ci allontanammo da lì correndo più in fretta possibile.

6 ore dopo...

"Allora, come sta? Sei riuscita a sapere qualcosa?" Chiesi a mia mamma preoccupata. Avevo mandato lei per sapere le condizioni di Michael. Speravo tanto in una risposta positiva.
"Si,sta in infermeria sta reagendo bene alle medicine ed non è in uno stato di coma per fortuna"
"Grazie al cielo" sussurrai tirando un respiro di sollievo.
"È ora dove vai?" Chiese mia mamma vedendomi che mi avvicinavo alla porta d'uscita della casetta.
"Secondo te? Lui ha ancora bisogno di me...e io di lui" uscì dalla casetta senza guardarla nemmeno in faccia e mi diressi fino all'infermeria.
Non avrebbero mai permesso di entrare una deportata lurida a fare visita ad ufficiale; ma chissene frega,io non mi arrenderò ne ora né mai.
Guardai con la coda dell'occhio in po tutte le stanze dalle finestre, finché trovai la camera di Mike. Ora il problema era entrare.
La finestra si poteva solo aprire dall'interno ma si poteva aprire benissimo anche scassinandola. Presi un piede di porco e cominciai a forzare la finestra. Bingo! Riuscì ad aprila;sono un genio.
"Michael, oh Michael...mi senti?" Era sdraiato nel letto, sembrava morto ma in realtà dormiva.
"Chri-Christine, sei tu?" Povero riusciva malapena a parlare.
"Si, non avere più paura ora ci sono io" gli presi una mano e cominciai a baciarla.
"Perché sei venuta a cercarmi?" La sua voce era a dir poco tremante è debole.
"Perché non potevo lasciarti così"
"Mi ami ancora?" Eccole le lacrime di gioia.
"Si sì amore, ti amo non sai quanto. Mi dispiace" non trattenni le lacrime.
"Christine io..." Non le feci finire la frase che lo azzitti mettendogli un dito sulle labbra.
"Shhh,parleremo di questo quando starai meglio, ma adesso voglio sapere che è successo?" Gli domandai il perché di quella esplosione.
"Non lo so nemmeno io, ero sicuro che non ci fossero pericoli ma poi uno di noi mise piede su qualcosa e Puf tutti in aria. Non so come ho fatto a sopravvivere però so solo che ho visto tutti i miei compagni morire" io ascoltavo attenta.
"Non hai un idea che cosa abbia provocato quel l'esplosione?" Gli domandai.
"No"
Poi mi ricordai del frammento di qualcosa che avevo trovate per terra e le lo porsi.
"Io quando sono venuta a cercarti ho trovato questo, non so cosa sia"
Lui lo esaminò bene e poi ecco il colpo di genio.
"Non so cos...ma aspetta! Questo è un frammento di bomba o di mina se vogliamo essere precisi. È una specie di bimba che se messa nel terreno e calpestata scoppia e..."
"Una mina? E chi c'è la messa?" Non capivo ancora bene però avevo già una minima idea di cosa stesse parlando.
"Non so,gli Ame...i nostri nemici non possono averla messa, non dispongono di bombe così sofisticate" certe volte Michael era strano, faceva una farse e poi si correggeva. Strano.
"Allora qualcuno deve averla messa lì, durante la notte magari. Qualcuno che sapeva che il giorno dopo avreste fatto quell'ispezione, ma se fossero stati anche i vostri nemici non avrebbero mai saputo con precisione il giorno del controllo. Deve essere qualcuno che sa parecchie cose del campo" misi tutto insieme i tasselli del puzzle e l'enigma si stava facendo complesso.
"Sì giusto. Christine stai attenta. Questo posto sta diventando ogni giorno sempre più un calvario" si preoccupava di me anche quando doveva dare precedenza a lui.
"Lo farò ma chi sono questi fantomatici nemici di cui avete tanto paura?" Chiesi curiosa.
"Semplicemente nemici, loro hanno paura, loro stanno scappando io sto solo combattendo una guerra dalla parte sbagliata" evasivo. "Qualcuno ha cercato di uccidermi mettendo questa bomba"continuo.
"Cosa te lo fa pensare che sia diretta a te?"
"Una persona!" Mi rispose "ora sarà meglio che vai, tra poco arriveranno i medici a visitarmi"
Io annui rimanendo un po con il dubbio ma prima che me ne andassi gli diedi un bacio appassionato; finalmente le mie labbra stavano andando in astinenza.

Lisa

"Cazzo è vivo! Non doveva andare così" stavo spiando dalla finestra quei due sdolcinati, il mio piano di eliminare Michael era fallito ma mi rimaneva ancora la carta Jolly da giocare.

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