"Arrestatela!" Ero sulla soglia della casetta ancora in lacrime, ma un po mi ero calmata; quando non vidi arrivare un soldato e gridare questa frase.
"Hey ma...cosa fate?" Chiesi cercando di liberarmi da quei soldati che mi stavano bloccando le braccia.
"Lei è in arresto per aver ucciso il comandante"
"Ucciso chi? Non avete prove per incolparmi." Replicai stranita.
"Oh ma lei dice davvero? E questo non è forse suo" disse tirando fuori la bandana che avevo riconosciuto, si era mia.
"Si è mia. Ma non lo persa io li, non ci sono mai stata dal comandante"
"Non menta, abbiamo testimoni oculari"
"Ah sì? E chi sarebbero?" Finito di parlare ecco che spunta dal nulla, Lisa con la sua bella faccia da diavolo.
"Lisa, tu...?" Sussurrai
"Ciao, ciao" disse contenta come una Pasqua e salutandomi con la mano.
"Portatela in cella!" Gridó il soldato e poi gli altri due mi strattonarono e mi portarono in una brutta stanza con le finestre grigliate, muri sporsi e rovinati. Per non parlare del freddo che faceva è dei topi che ci giravano.
Aprirono la porta di ferro della cella e mi ci buttarono dentro senza alcuna pietà.
"Aiuto! Qualcuno mi aiuti!" Gridai disperata, ma quei tre non mi cagarono nemmeno l'ombra.
Mi accucciai per terra al freddo e tremante e aspettavo che arrivasse l'indomani.L'indomani
"Fatemi entrare, voglio vedere mia figlia!" Mi sorvegliai di colpo sentendo questa voce, era mia mamma; per un attimo mi rassenerai.
"Mamma! Mamma! Mamma aiuto!" Gridai attaccandomi alla porta della cella, e guardando dal fondo del corridoio quei soliti tre tizi che stavano trattenendo mia mamma.
"Lei non può assolutamente vederla!" Uno gridó.
"Mamma ti prego! Tirami fuori di qui!" Gridai ancora.
"Sta tranquilla figlia mia tutto si sistemera!" Mi rispose lei è poi se ne andò ed io ritornai a sedermi snervata, nel mio solito angolo freddo da cui stavo seduta da ieri pomeriggio.Mamma di Christine
Perfetto! Mia figlia incinta è finita in carcere. Potrebbe andare peggio di così?
Qui c'era solo una persona in grado di tirarla fuori e quella era Michael.
Corsi il più velocemente da lui, più che potevo, più che le mie povere gambe me lo permettessero.
Trovai Michael e le raccontai tutto.
"Mike lo sai che è successo?"
"No" mi rispose aggrottando la fronte.
"Christine, è stata arrestata" dissi con il fiatone.
"Arrestata? Come?"
"L'accusano di aver ucciso il comandante"
"Il comandante è morto? Christine non sarebbe mai capace di fare una cosa del genere"
"Ecco perché ti sono venuta a cercare. Aiutala ti prego!" Lo supplicai
"Stia tranquilla signora. Ci penso io"
Mi mise le mani sopra alle spalle e se ne andò via correndo.Michael
Che me importava se Chri ed io ci eravamo lasciati e lei non mi credeva, lei è l'amore della mia vita e io dovevo salvarla.
Corsi verso l'ufficio del comandante, questa cosa mi puzzava di bruciato.
Quando fui dentro bussai alla porta dell'ufficio e non aspettai nemmeno il permesso di entrare che tra poco sfondavo la porta.
"Lisa che ci fai tu qui? Esci subito!" Lisa era seduta sulla sedia della scrivania del comandante.
"Ti sbagli caro mio. Ora sono io il comandante c'è pure il testamento. Tieni!" Disse con il suo sorrisino ,che mi dà sui nervi. Mi diede il foglio in mano e lo esaminai bene.
"Magnifico testamento falso. Veramente fatto bene." Dissi guardandola e posando il foglio.
"Non hai prove per dimostrarlo, ahahaha, ora tutto questo è mio!" Esulto e rise, girando sulla sedia girevole dietro alla scrivania.
"Lisa sei veramente crudele. Adesso ho capito che cosa avevi in mente fino dall'inizio tu hai ucciso il comandante per poi prendere il suo posto per avere il pieno controllo su me e Christine. Tu lo hai ucciso tu meriti di stare in galera non lei" sbattendo i pugni.
"Oh povero caro! Io sono pure sempre il testimone e di me si fidano tutti, soprattutto se sono il comandante" rispose ironicamente.
"E poi mi hai dipinto come un mostro davanti a lei. Ti sei inventata che sei incinta, prima persino che cercavo di ucciderla"
"Sono geniale vero?" Domando mantenendo sempre quel fottuto sorriso sulla sua faccia. Persona senza cuore.
"No sei perfida, una perfida strega sei"
"Ma non la pensavi così quando quella notte sei venuto a letto con me"
"È stato molto prima, prima di rendermi conto di che schifo sei fatta" gli puntai il dito contro.
"Ti confesso una cosa. Questa battaglia sta per giungere alla fine. Che dici la Fucilazione è una morte abbastanza veloce?" nessun sentimento prova questa donna.
"Devo ammettere che fino ad ora sei stata ingamba ad arrivare fino a qui. Ma quella dovrà morire sarai tu!" Dissi e poi me ne andai prima che lei mi rispondesse.
Le cose qua si stanno mettendo serie e pericolose. Ma come ho già detto rischierei la vita per salvare il mio amore e il mio bambino.11 capitoli e abbiamo finito😊😢
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Indifferent
FanfictionSiamo nel 1939 appena inizio seconda guerra mondiale. Un giorno nella casa di Christine ragazza di 23 anni, fecero irruzione i tedeschi e deportarono tutta la sua famiglia nel capo di concentramento di Auschwitz. Lei riuscì a scappare in un primo m...