37- patto col diavolo

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Michael

"Allora? Il nostro patto?"chiesi a Lisa. Insieme avevamo concordato un patto che salvasse la vita di Christine.
"È sempre lì. Te lo ricordi giusto?"
"Si, per risparmiare la sua vita io ti ho concesso la mia. Potrai uccidermi solo dopo che il bambino sarà nato. Dopo portai agire..." Dissi abbassando lo sguardo.
"Oh, ma guarda che cosa romantica. Il rude generale Michael che ha venuto la sua anima a me per salvare a ciò che tiene più al mondo. Per me non lo avresti mai fatto" disse guardandomi mentre mi girava intorno con lo sguardo fisso sulla mia divisa.
Sospirai forte, ma non diedi risposta.
"Preferisci la fucilazione o la camera a gas?" Domando perfida.
"Basta che sia una morte veloce" la guardai negli occhi con sguardo di sfida.
"Non ti è mai piaciuto soffrire. Però hai fatto soffrire me. Perciò io personalmente preferisco una morte lenta e dolorosa che lascia il segno.
Così capirai che cosa significa essere scaricata da un giorno all'altro dalla persona che si ama!" mi punto il dito contro e urlo.
"Ma tu non dicevi che con me non c'è la facevi più? Mi hai dato pure uno schiaffo"
"Ero arrabbiata, tutti possiamo esserlo ma mai avrei pensato che la mia vita cadesse a pezzi così"
"Sei perfida Lisa. Malvagia, spietata; hai pure cercato di uccidermi per non parlare poi del veleno" Ricordai tutti quei fatti, che ormai erano così cancellati dalla mia mente che sembrava che fossero successi un secolo fa, più o meno.
"Giusto sono spietata e cattiva e me ne vanto." Rispose buttandosi i capelli dietro alla spalla con fare snob.
"Te ne vanti? Ma non pensi a quanto male stai facendo?"
"Cose Michael? Stai cercando di salvarti il culo facendomi cambiare idea è così lasciarvi andare tutti e poi vissero per sempre felici e contenti?" Mi guardò intensamente.
"No, mi sto solo rendendo conto che razza di persona, qualche mese fa è stata nel mio letto. Una persona schifosa ecco tutto."
"Michael, alla nascita del tuo bambino mancano ancora sei mesi. Hai ancora un sacco di tempo per goderti la vita, no?"
"Io la vita la sto dedicando a Christine"
"Fatto sta, che ti consiglio di non farmi girare tanto le palle se no...sai, potrei anche dimenticare il patto è mettervi tutti e due domani davanti ad un fucile e gridare fuoco.
Ma tu lo sai che sono una donna di parola e non voglio distruggere il patto"
"Nemmeno io. Ora se permetti me ne devo andare ho parecchie cose da fare"
Feci un leggero inchino verso lei è me ne andai; la mia mente era completamente vuota non sapevo neanche più io cosa pensare.

Lisa

Rimasi lì seduta sulla scrivania del comandante, ops! Volevo dire la mia scrivania.
Chissà come mai ma in Mike qualcosa non mi convinceva, secondo me nascondeva qualcosa.
"Cole, Kevin!" Li chiami sbattendo le mani.
"Si, ha chiamato?" Al mio richiamo entrarono subito da un altra porta. Pronti per ricevere ordini.
"Seguite il generale. Qualcosa in lui non mi convince" dissi passandomi un dito sotto il mento e riducendo gli occhi a due fessure.
"Sarà fatto. Nostra signora" risposero.

Michael

"Hey, non ti senti bene? Sei pallido" disse il mio compagno di stanza appena mi vide varcare la soglia del nostro appartamento.
"No no. È solo stanchezza" si stava facendo sera molto velocemente e io ero a zero di forze.
"Non è vero. Pensi che io non lo abbia notato? Da un paio di mesi ti comporti in modo strano..." Disse lui.
"Del tipo..." Risposi preoccupato. Non vorrei che sapesse qualcosa.
"Insomma hai la testa fra le nuvole, lasci Lisa da un memento all'altro, scompari e ricompari a tuo piacimento e soprattutto con chi ti sei divertito quella sera in qui ero di guardia io?"
"A cosa ti riferisci William?" Rivolsi questa domanda facendo finta di essere più stanco del solito, e non capendo di cosa stava parlando, quando poi avevo capito benissimo.
William era un tipo molto curioso.
"Da che lo sai! So che hai portato una. Dove in quale night club l'hai trovata, chi è?"
"No no, questa non là consci" dissi evasivo sperando di potermela cavare.
"Dai amico! Racconta lo sai che sono curioso" mi supplico e io le lanciai un'occhiataccia.
William era un ragazzo molto giovane aveva solo diciannove anni e quindi era normale che voleva sapere tutto.
"Se te lo dico prometti che non lo dirai a nessuno?"
"Promesso" alzó la sua mano destra e poi con la stessa fece il segno di una croce sul cuore.
"Ok..." Tirai un sospiro "io sono fidanzato con una deportata del campo. Noi ci amiamo" il suo sguardo si era fatto a due poco sbalordito. Ma il mio udito fine sentì un rumore sospetto venire da fuori.
Guardai fuori dalla finestra per accertarmi che non ci fosse nessuno; è così fu di fatto non riusci a scorgere nessuno.
Ritornai alla mia chiacchierata.
"Il suo nome è Christine, quella sera io stavo con lei e insomma si lo abbiamo fatto. Poi è successo in altra volta quando ancora io ero in guarigione all'infermeria e dopo qualche giorno lei rimase incinta.
Solo che la mia ex è talmente gelosa, accecata dalla rabbia,da tutto che sta cercando in tutti i modi di rovinarci.
La cosa più crudele che ha fatto e uccidere il generale e prendere lei i suo posto falsificando delle carte e rendendo colpevole la donna dell'omicidio la donna che amo" William ascoltava attentamente e sembrava interessato.
"Ououou fra con calma. Allora, la tipa li come si chiama?" William e il suo linguaggio giovanile.
"Christine"
"Ok, ed ora è incinta di te?"
"Si"
"È suppongo che questo Lisa lo sappia."
"Esatto. Lo sappiamo solo io, lei, sua madre,Lisa e ora tu"
"Ok non voglio sapere tutte le malefatte che ha fatto. Ma comunque ha preso il posto del comandate solo per avere il controllo su di voi"
Io annui.
"Ora lei dov'è?"
"Lisa la messa in carcere per tre mesi ma con il bambino non potevo lasciarla lì. Perciò ho stretto un patto con lei che fino ad ora ha mantenuto però poco mi fido di lei e perciò lo fatta evadere nascondendola ora in quel vecchio magazzino abbandonato di armi ed esplosivi"
"Ok"
"Wi non devi dire niente a nessuno, capito?"
Lui annuì e fece ancora croce sul cuore.

Scagnozzi di Lisa

C:"ma sei deficente? Ci stavi per far scoprire"
K:"scusa, ma comunque hai sentito?"
C:"si eccome se ho sentito"
K:"muoviamoci se vogliamo dire tutte ste cose a Lisa"
C:"andiamo presto!"

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