17- notte d'amore

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Si mise sopra di me e dalla bocca passó poi a baciarmi il collo.
Mi alzó un po la gonna del vestito che le permise si accarezzarmi leggermente la gamba destra. Fece tutto questo mischiandolo sempre con i suoi baci caldi e pieni di passione. Io misi le mani sopra ai suoi fianchi e una volta averlo accarezzato un po da sotto la maglietta gliela tolsi.
Rimase a dorso nudo e poi dai fianchi io sali ai suoi capelli neri e li sciolsi dalla coda, aveva capelli che gli arrivano fino alle spalle, un mix tra mossi e ricci; assolutamente perfetti.
Comincio a sbottonarmi la camicia a righe solo che prima che potesse togliermela del tutto lo fermai prendendole un polso.
"Aspetta!" Gli dissi
"Che c'è? Non lo hai mai fatto?!" Mi domandó lui con voce sensuale.
"Certo che no! assolutamente, è solo che..." Risposi io terminando la farse con una sospensione,avendo paura di continuare.
"È solo che pensi che non sia giusto!" Affermò lui.
"Tutto quello che stiamo facendo non è giusto, ma se dopo questa notte le cose cambieranno"
"Tranquilla, non cambierà nulla te lo prometto" mi rassicurò lui e poi lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia.
"E se qualcuno ci potesse vedere?" Domandai preoccupata.
"La porta è chiusa a chiave,le tende sono tutte tirate, sotto al letto non c'è nessuno, vuoi che guardi anche dentro all'armadio?!" Aveva sempre voglia di scherzare.
"No" dissi ridendo "al diavolo tutto" poi continuai è presi a baciarlo in bocca.
Insieme passammo una notte fantastica.

L'indomani

"Buongiorno principessa" si era svegliato per primo e come sempre era troppo dolce.
"Buongiorno" gli risposi ancora addormentata stiracchiandomi.
Per qualche minuto non parlammo ci lasciammo solo andare a quei bellissimi baci che ci davamo.
"Sono stato bene con te ieri!" Mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi appena appena sotto il lobo.
"Anche io, vorrei avere altre notti come quella di ieri sera con te" dissi rattristandomi un pochino.
"Anche io, appena avremo l'occasione ce ne andremo via di qui, e dimenticheremo tutte queste brutte difficoltà" mi rispose lui.
"Lo spero tanto amore. Che hai detto a tutti a proposito del tuo salvataggio nella camera a gas?" Gli domandai incuriosita.
"Ecco, questo è un argomento di cui dovremo parlare più tardi. Adesso devo andare" Aveva ragione si era fatto tardi e per lui era di nuovo arrivato il momento di trasformarsi nel gran generale.
Io annui alla sua risposta, sinceramente ero un po dispiaciuta; avrei voluto avermelo accanto tutto il giorno...drogandomi sei suoi meravigliosi baci.
"Tu stai qui, sei ancora troppo debole per andare fuori" disse mentre stava finendo di vestirsi.
Io annui e prima che lui carcasse la porta d'uscita si inginocchiò sul letto vicino a me dandomi un leggero bacio prima sulla fronte e poi sulle labbra.
Lo salutai con un gesto della mano e dopo che lui se ne era andato tirai uno di quei sospiri "da ragazza innamorata" se così si definiscono.
Mi sentivo come se stessi vivendo una favola.

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