10- innamorato di te

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Mi prese la mano e mi portò fino nel suo alloggio, lo stesso posto in cui mi aveva tolto la pallottola dalla spalla.
Chiuse la porta e mi mise contro al muro.
"Tu mi ami?" Mi chiese
"Siamo diversi non potrebbe mai funzionare tra di noi" gli risposi guardandolo negli occhi con di nuovo le lacrime che gridavano di uscire.
"Invece io dico che si può fare" poi attacco le labbra alle mie e ci lasciammo andare in un bellissimo bacio.
"Cosa stiamo facendo?" Gli chiesi retoricamente ma lui mi rispose.
"Shhh, sei così bella che da subito mi sono innamorato di te"
"Ma quella donna?!" Gli domandai ripensando a quella ragazza che solo l'altro giorno stava baciando come se volesse voluto strappargli le labbra a suon di baci.
"Chi? Lisa?! Ci hai visti?" Calma ragazzo, una domanda per volta.
"Diciamo che passavo lì per caso"
"Comunque dal primo giorno che ti ho vista ho detto: farò in modo che non ti accadrà nulla"mi disse, oddio quanta dolcezza.
Lo ribaciai per ricambiare il bacio di prima.
"Ma Maria?!" Gli domandai insicura.
"Maria?!" Sussurrò come se non capisse quello che ho detto, poi continuò ridendo"ahahaha no, Lisa, con lei acqua passata" che figura, sono una frana con i nomi.
Sentimmo venire da fuori delle voci che chiamavano Michael e lui subito si precipitò fuori ma prima mi stampo un bacio sulle labbra e cerco di allontanare tutti dal suo alloggio in modo che io potessi andarmene senza essere vista.
Corsi subito via e andai a continuare il mio lavoro fino a tarda sera.
Tornammo tutte esauste ma io mi sentivo piena di energia nonostante tutto perchè non riuscivo a smettere di pensare ai suoi baci, sembrava quasi che ne fossi diventata dipendente e ne volevo ancora,ancora e ancora.
Chi l'avrebbe mai detto che una deportata si innamorasse di un soldato o in questo caso viceversa.
Io ho una particolarità; quando sono innamorata entrò in una specie di mondo fantastico un mondo tutto mio.
Dove mi metto a cantare a ballare e non ci sono che altro io e i miei pensieri felici.
Infatti come era previsto avevo sguardo sognante, ballavo e canticchiavo per tutta la stanza e naturalmente non notai gli sguardi delle altre ragazze, che molto probabilmente mi stavano prendendo per folle.
Stava calando la notte e io avevo fame, tanta fame e mi chiedevo ogni minimo secondo che cosa stesse facendo il mio soldatino, così lo avevo sopprannominato.
Finalmente questi animali si decisero di portarci un po da mangiare, erano solo due pezzi di pane e un po d'acqua ma bene o male il mio stomaco non gorgogliava più.
Si aprì di colpo la porta e sulla soglia c'era Michael.
"Scusate, devo prendere lei" disse guardando le ragazze che non si aspettavano di certo una sua visita, poi mi afferrò per un polso e mi portò fuori. Aveva uno sguardo arrabbiato e profondo.
Mi porto fino ad un vicolo ceco dove non c'erano luci ma solo casse di esplosivo che coprivano la visuale ad aiutare tutto ció c'era pure l'uscurità della sera che man mano diventava notte.
Mi circondó con un abbraccio la vita è poi mi baciò.
"Ma allora non sei arrabbiato" gli disse staccandomi un attimo da lui e giocando con i suoi capelli, legati in quella sua coda di cavallo perfetta.
"No, è perché dovrei esserlo?" Mi domando non capendo di cosa stessi parlando.
"Sei entrato così di colpo e avevi in volto uno sguardo così arrabbiato che mi sei sembrato un altra persona" gli spiegai, in effetti mi aveva spaventato.
"Era una messa in scena, dobbiamo mantenere il nostro amore segreto se no sai cosa porta succedere" appena finito di pronunciare l'ultima parola scattai di colpo e lo baciai e poi ridacchiai.
"Sembriamo due ragazzini monelli che giocano hai fidanzatini ribelli che scappano dai genitori"ricordai quando avevo sui 15 anni che adoravo andare insieme alle sua amiche a caccia di ragazzi. "Giocare" un po' con loro e poi mollarli di colpo, a noi divertiva un sacco, quante sgridate ci prendevamo dai nostri genitori. fortunatamente che poi siamo cresciute.
"Meglio essere due ragazzini ribelli che essere due adulti che rischiano di diventare malati d'amore perché non si riescono a dire quello che provano l'uno per l'altro" com'è tenero! Sorrisi alle sue parole, nessuno mi aveva mai detto parole così dolci.
"Ti amo!" Gli dissi accarezzandole una guancia.
Lui mi guardò e poi riprese a baciarmi.
"Perché mi hai presa in ostaggio" dissi ironicamente mimando le virgolette sull'ultima parola.
"Avevo voglia di vederti, e poi volevo darti il bacio della buona notte!" Mi rispose.
"Ma me ne hai già dato più di uno, furfantello" gli dissi prendendolo un po in giro.
"È vero!" Disse ridendo.
Stava calando la notte e io dovevo proprio andare ma prima siccome ero un po più bassa rispetto a lui mi alzai sulle punte cercando di arrivare all'altezza della sua fronte. Misi le mie mani sulle sue spalle e gli sussurrai all'orecchio:" Mi piace questo gioco" e poi tornai nella casetta più felice che mai.

Se sono troppo sdolcinata ditemelo😂😅

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