Lì impalata, nel dubbio cosa fare o non fare. Se sarei scappata avrei lasciato Michael al suo destino ma se fossi restata lui sarebbe libero ma moriremo comunque.
Non volevo salvare me ma il nostro bambino. Poi mi ricordai che avevo la pistola che potevo usare solo in caso di emergenza. Bhe tecnicamente questa era un'emergenza e anche bella grande.
La strega fortunatamente non aveva visto che anche io ero armata e perciò con una mossa veloce tirai fuori la pistola e la puntai.
"...Ma guarda un po', anche la nostra sempliciotta sa usare un arma. Ma per favore a chi pensi di far paura?"
Per un attimo sobbalzo dallo stupore ma poi ritorno sbruffona come sempre.
Io sono sempre stata contro la violenza, al fuoco e alle armi. Talvolta le parole servono molto di più, quindi tentai di ragionare insieme a lei.
"Calma, so che stai passando un periodo proprio no.
E la rabbia e la gelosia ti hanno spinta a fare tutto questo; ma guarda cosa hai ottenuto solo uno scontro dove io te e Michael siamo i principali obbiettivi."
"Se stai dicendo che sono pazza. Ti sbagli. Qui la pazza sei solo tu, per aver provato a portarmi via lui...ma adesso morirete tutti quanti" rispose lei. Era in gamba a nascondere l'evidenzia. Appariva arrabbiata ma tranquilla ma sotto quella maschera che portava si nascondeva una donna che aveva paura della morte e dell'inferno.
Si capiva dal suo tremolio della mano con cui teneva la pistola puntata su di me.
"Non sei pazza. Sei solo accecata dalla rabbia e da tutti i sentimenti terribili che ci sono su questo mondo. Ma non puoi combinare tutto questo solo perché sei stata rifiutata.
Allora se per caso un giorno troverai un uomo che ti ama e poi ti lascia tu le fai stesse cose nostre? E poi sempre avanti così...fino a quando sentirai dire da un prete 'finché morte non ci separi' non ha senso fare tutto ciò per farti sentire meglio. Finirai comunque all'inferno"
"Io lo amavo" rispose a denti stretti.
"Anche io amavo mia mamma prima che tu qualche ora fa non la uccidessi. Adesso sei qui davanti a me e per vendicarmi avrei potuto premere questo stra maledetto grilletto è così tutto fatto è tutto finito...ma non lo fatto, perché non sono un'assassina e nemmeno provo odio"
"Ma quanto parli? Tanto pensi che con quelle dolci parole e sbattendo quei tuoi occhi da principessa io passo dalla parte dei buoni.
Qui non siamo in film cocca."
"Hai detto tante di quelle bugie, che ammetto, ad un certo punto non sapevo più se credere a te che rappresenti la menzogna o a lui, la luce di un cammino...."
"Ohhhh, la povera Christine e confusa.
Lo sai che se ora mi ammazzi, ammazzerai pure suo figlio?" Disse con sorriso di sfotto.
"Non aspetti nessun bambino. È solo un altro tuo trucco per dimostrarti superiore a noi...per quanto tempo ancora farai così?" Stavo per perdere la pazienza era evidente che con lei le parole non servivano, allora ero costretta ad usare la forza.
"Bu, non so forse finche avrò fiato in corpo..." Caricó la pistola premendo il piccolo grilletto che stava in alto all'arma.
"Allora se è così non mi rimane nulla da fare..." Presi la mira,chiusi gli occhi e sfarai serrando del tutto la bocca e trattenendo il respiro; è tutto questo in un nano secondo.
Michael si levò dalla sua presa e venne accanto a me che guardammo la perfida Lisa inginocchio con un buco al di sotto dello stomaco e cadere a terra.
Non credevo di averlo fatto veramente, avevo ucciso una donna veramente?!
Ma lei si muoveva ancora e afferrando con gran fatica la pistola alzó poco poco la testa e il cautdown...in poco tempo anche lei avrebbe sparato.
Indietreggiammo per un attimo.
"Scappiamo!" Gridó Michael.Lisa
È così la mia era finisce qui. Sparata dalla mia acerrima nemica. Non potevo lasciarlo scappare così velocemente, ho detto che finché avrò fiato in corpo io farò di tutto; è cosi usai anche il mio ultimo briciolo di energie che avevo per mirare a uno dei due.
Presi la mira chiudendo un occhio e sparai.
Poi il buio.Christine
Anche Lisa aveva sparato il suo colpo prima di tirare il suo ultimo respiro. Io sfortunatamente fui colpita e caddi al suolo a quattro zampe.
"Amore,alzati" mi soccorse Michael, ma non si accorse del colpo notando il mondo in cui mi invogliava da tirarmi su.
Per ora non decisi di dire nulla, ma sapevo che era grave; il proiettile era entrato nella schiena e prolungatosi fino al ventre. Il mio bambino!
Per ora riuscivo a correre ma non sapevo per quanto avrei mantenuto questa vitalità non andando nell'occhio.
"Dobbiamo tornare indietro!" Esclamai vedendo che ci stavamo lontanando dall'unica uscita disponibile.
"No, abbiamo ancora da trovare tuo padre e portare in salvo tua nonna" disse.
"Si" disse con voce sfinita.
"Adesso che Lisa è morta ognuno può fare quel che cavolo gli pare. Te la senti se ci dividiamo?" Domando.
Annui solamente.
"Ok. Io andrò nel campo maschile vedendo di riuscire a trovare tuo padre ti starai qui in questa zona e tu e tua nonna uscire da lì al più presto.
Se dopo due ore non uscirò io voi avviatevi senza di me...intesi?"
"Si ma..."
Azzitti la mia obiezione con un bacio meraviglioso ricco di passione e tenerezza.
"Se sei in pericolo usa la pistola." Risposi alla sua affermazione con un altro bacio poi uno a destra e l'altro a sinistra.
Corsi per un attimo e mi allontani dal punto in cui ci eravamo lasciati, passai una mano sulla mia ferita e vidi che stavo perdendo molto sangue.
Dovevo sbrigarmi e non pensare al peggio.
"Nonna! Nonna!" Gridai più volte gironzolando così nel tentare di trovarla.
Ma la confusione era troppa e non si capiva più nulla. Questa stava diventando peggio di una guerra.
"Nonna!" Gridai un ultima volta, poi la scorsi in mezzo ad un mare di gente e le andai incontro. Povera donna era lì tutta rannicchiata dal freddo e paura.
"Nonna vieni! Fuggiamo." Gli dissi con voce pacata e tranquilla nel tentativo di non spaventarla ancora di più.
Lei si alzò in piedi con il mio aiuto e con la sua velocità ci dirigemmo alla nostra via di salvezza.
Ma proprio quando credi di avercela finalmente fatta una bomba cadde a pochi metri da noi è la gente li, del circondai salto per aria insieme all'esplosione.
Fortuna che non ci feci male più di prima, mia nonna invece....
"Nonna! Ti prego rialzati..." Piagnucolai dal vederla li stesa con gli occhi socchiusi.
"Dio mi sta chiamando in cielo. Tu riuscirai a vivere nipote mia, scappa e vivi serena con il tuo bambino e Michael; tieni dalle questo quando...quando...nascerà" mi diede in mano un rosario poi la sua mano scivolo via dalla mia e cadde sul suo petto.
Non ci potevo credere! Mi sentivo in colpa da matti, nel giro di poche ore erano morte già due persone a cui tenevo tanto, non sono nemmeno stata in grado di proteggere loro.
Le chiusi gli occhi delicatamente con una mano poi al mio pianto disperato, di dolore vicino a lei,si aggiunse anche la pioggia.
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Indifferent
FanfictionSiamo nel 1939 appena inizio seconda guerra mondiale. Un giorno nella casa di Christine ragazza di 23 anni, fecero irruzione i tedeschi e deportarono tutta la sua famiglia nel capo di concentramento di Auschwitz. Lei riuscì a scappare in un primo m...