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"Allora, di che si tratta cara?"
Mi chiede Cameron, vedendomi pensierosa.

"Primo, non chiamarmi cara, e secondo, non so ancora se voglio il tuo aiuto.." dico a bassa voce per non farmi sentire dal prof.

"Certo che vuoi il mio aiuto! Prima di tutto perché io posso risolvere qualsiasi cosa.. e poi perché significa che passerai del tempo con me."

"E penso che metà delle ragazze della scuola venderebbero un rene per passare anche solo cinque minuti con te..." lo prendo in giro.

Lui sta allo scherzo, fa un'espressione afflitta e dice fingendosi offeso: "Solo metà? Stai uccidendo la mia autostima! Ho una reputazione da difendere io!"

"A giusto scusa.. la tua povera autostima è già bassa.. non dovrei peggiorare la situazione!"

Lui scoppia in una sonora risata e il professore di matematica, insieme al resto della classe, si volta a fissarlo.

Cameron non smette di sorridere mentre l'insegnante, se fosse possibile, con il suo sguardo fulminatore l'avrebbe già reso un mucchietto di cenere sulla sedia.

"Dallas, trovi così divertente l'algebra?"

"Ma no prof! Ma cosa dice? Dell'algebra non mi frega niente.." dice lui molto semplicemente.

Il professore diventa paonazzo di rabbia e borbotta fra sè: "Questo si era capito.." poi domanda ad alta voce, con tono falsamente amichevole: "Allora vorresti dirmi cosa c'è di così esilarante: magari mi diverto pure io.."

"Semplicemente Anna si stava prendendo gioco della mia autostima." Ribatte lui, con il sorriso più innocente del mondo stampato sulla faccia.

Ma è possibile che non prenda mai nulla seriamente? Lo odio! Ora ci finirò in mezzo io..

Il professore mi guarda, ma non sembra così arrabbiato adesso.

"Be evidentemente hai una compagna di classe con un po' di sale in zucca. Anche io mi prenderei gioco della tua autostima, proprio come tu ti prendi gioco della mia materia."

Io sono in imbarazzo, mentre Cameron è all'apice del divertimento: "Ma prof! Non mi prenderei mai gioco di una materia importante come la matematica!"

"Pure incoerente sei diventato!" Commenta l'insegnante, "bene invece io sarò coerente con le mie idee: Dallas, sei in punizione. Fermati qui dopo la lezione che ti assegno dei compiti supplementari."

"La ringrazio! Infatti non abbiamo abbastanza compiti in tutte le altre materie e odio l'idea di passare il fine settimana a divertirmi!"

Il prof ricomincia a spiegare non curandosi della scemenza che ha detto Cameron.

Io mi giro verso lo stupido che ho di fianco e gli bisbiglio: "Ti odio."

"Ne parliamo dopo." Mima con la bocca.

La lezione passa lentissima: il mio cervello e la matematica non potranno mai andare d'accordo!

Finalmente suona la campanella e senza aspettare un secondo di più mi avvio verso una classe che mi piace molto di più: letteratura inglese.

Ho sempre preferito le materie umanistiche e poi il professore di letteratura di questa scuola è un genio: è esattamente il tipo di insegnante che tutti sognano di avere..

È molto preparato nella sua materia, non è per niente noioso e trova sempre nuovi modi per rendere divertente la lezione. E poi è proprio un uomo con cui senti di poter essere te stesso: non lo conosco da molto, ma già mi ha aiutato a capire meglio cosa voglio da me stessa.

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