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IMPORTANTE SPAZIO MIO♡
Salve plebe!
Voglio solo farvi sapere che se ho pubblicato poco e pubblicherò poco nella prossima settimana e mezza è colpa del mio preside che si è fissato con le prove di uscita dalla quarta e di Renzi che si è inventato l'alternanza! 😢 Abbiate pietà!

Buona lettura, please votate e soprattutto: COMMENTATE QUELLO CHE PENSATE! Ci tengo un sacco!

"Allora, dove mi porti?"
Chiudo la portiera della macchina saluto il mio amico Dylan, spettinandogli i capelli.

"Dovrei tagliarli vero? Comunque è una sorpresa..." risponde lui, fingendosi misterioso.

Io sospiro rassegnata e sbircio il cielo fuori dal finestrino: "Sicuro di voler guidare con questo tempo?"

Ha da poco smesso di nevicare e hanno già pulito le strade, ma attorno a noi è ancora tutto bianco: gli alberi, i cespugli, i tetti, le automobili e i marciapiedi sono perfettamente immacolati.
Sembra che nessuno abbia avuto il coraggio di rovinare con le proprie impronte il bellissimo tappeto candido che il cielo ha disteso sopra New York.
E sembra anche che questo velo bianco abbia abbassato il volume del mondo: in una cità chiassosa come poche tutto tace.. è una magia inspiegabile la neve.

"Oh certo! Le strade sono a posto e ti sto proprio portando a vedere una cosa che con la neve è ancora più bella."

Chiacchieriamo del più e del meno mentre lui guida e io quasi mi assopisco col calore della macchina e la radio in sottofondo.

"Quasi mi sento in colpa.." la voce di Dylan è lontana.

"Per cosa?" Farfuglio io, che non riesco nemmeno più ad aprire gli occhi. Questo è il paradiso.

"Per questo."
Non mi ero accorta che era sceso dalla macchina, ma ora lo sento aprire di scatto la mia portiera per far entrare una folata di freddo micidiale che mi risveglia immediatamente.

"Ma sei pazzo? Me la pagherai per questo!"

Corro in strada e raccolgo a mani nude un po' di neve che, qualche attimo dopo, è già spiaccicata sulla sua giacca.
Lui ride e io lo prendo a braccetto: "Ora che mi sono vendicata mi sento meglio."

Appena sollevo lo sguardo capisco che siamo scesi a Manhattan ma non capisco bene dove mi voglia portare Dylan.

"Quindi.. uomo del mistero.. adesso me lo dici dove andiamo?"

"Ma come? Non lo hai ancora capito?" Lui si finge sorpreso.

"Sai com'è.. Manhattan non è esattamente un buco di dieci metri quadri.. è piena di cose da fare e posti da vedere!" Mi difendo io.

"Ancora pochi minuti e lo capirai cara mia..."

Io mi rassegno, tanto la nostra destinazione non può essere troppo lontana.
E infatti in pochissimo tempo mi accorgo di una struttura che, come ogni volta che passo di qui, cattura la mia attenzione.

"Non starai pensando.."

"Esatto! L'Empire State Building! Mi avevi detto di non esserci mai salita.." mi spiega il mio amico.

Io sono senza parole: ne abbiamo parlato tipo secoli fa! Come fa a ricordarsi? Io me ne ero quasi dimenticata..

Osservo l'altissimo edificio e, come tutte le volte che lo guardo, rimango incantata.
Di solito mi domando pure se davvero esiste un magico piano 600..

Lo so, lo so.. i piani dell'Empire State Building sono "solo" centodue, ma forse ho letto troppe volte Percy Jackson.

"A cosa pensi?"
Mi rendo conto di essere rimasta incantata un po' troppo a lungo.

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