Mi sveglio di soprassalto, tutta sudata e tremante. Mi guardo intorno per un paio di secondi, spaesata, quando mi rendo conto che sono a New York, nel mio letto e le cose che ho appena visto erano solo un brutto sogno.
Anzi,più che un brutto sogno era un ricordo: perché tutti i momenti peggiori devono tornare proprio mentre dormo?
Sapevo che non saresti venuta al portico laterale.
La sua voce mi rimbomba nelle orecchie e mi sento male: devo pensare ad altro.
Vado in cucina e apro il frigo per cercare qualcosa con cui fare colazione.
"Anna, sai che i cereali sono nella credenza, vero?" Mi domanda Sofia con la sua voce irritante e troppo alta.
"Sofi è prima mattina, abbassa quella voce ti prego!" La supplico.
Mi guarda come se fossi pazza: "Annina cara, sono le 10.30 di mattina: è quasi pomeriggio!"
"No, miss mattiniera: il sole è appena sorto! Ora smettila di gridare." Rispondo acida: non ho voglia di parlare con lei adesso,voglio stare tranquilla.
"Sai... anche tu apprezzeresti la mattina, se andassi a dormire, invece di inventare teorie filosofiche, chiusa in camera tua fino alle 3 di notte!"
"Non sono Aristotele, cara mia! Ho altro da fare.. ieri sera ero sveglia perché ho sentito Leo! E anche Thomas, se vuoi saperlo.." Mi difendo.
"Ah, i nostri europei.." commenta lei "che ti hanno detto?"
"Thomas ha adorato la conferenza a Madrid! Ora seguirà il suo professore per un corso di una settimana a Lisbona e poi tornerà a casa." La informo.
Lei sembra delusa: "Aveva detto che sarebbe tornato presto! È via da più di un mese! Mi ha promesso che avremmo visitato New York insieme!"
"Tranquilla Sof.. ho sentito che questa città è più bella quando è autunno avanzato o inverno!"
"Già, forse sì.. e Leo?"
"Leo sta bene: ti saluta." Chiudo il discorso, perché ho bisogno di mangiare, altrimenti diventerò seriamente antipatica.
Trovo del latte e dei biscotti e decido che saranno la mia colazione: non mangio mai le stesse cose ogni mattina, mio nonno diceva che è come raccontare sempre la stessa barzelletta o leggere solo un libro; perciò tutti i giorni improvviso qualcosa di diverso.
Mentre riscaldo il latte, controllo le notifiche sul telefono.
Leo mi ha mandato la buonanotte quando ormai ero crollata.Ieri ho provato a restare sveglia per lui: aveva bisogno di parlare con qualcuno e sono felice che lo abbia fatto con me, anche perché dovevo spiegare chi era quel misterioso Cameron da New York che ha fatto in modo he Luca lo trovasse.
Mi ero preoccupata così tanto per lui.. ora almeno so che sta bene e che passerà l'autunno con i suoi zii a Bristol, lontano dai pericoli e dai problemi.
Ho tre messaggi da Cameron, perché? Ah, già.. la sua perfetta biondina è tornata dalla Grecia e ha interrotto.. cosa? Niente in realtà: non stavamo facendo un bel niente.
E poi lei è la sua ragazza: probabilmente ero io quella di troppo.
*Anna devo spiegarti*
*Anna rispondi*
*Anna non è come sembra*
Qualunque cosa sia, non risponderò. Voglio godermi il sabato e non passarlo a pensare a drammi in stile Gossip Girl.
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JUST LIKE A THUNDERSTORM || Cameron Dallas||
FanfictionAnna è a New York per dimenticare un passato che la tormenta e che deve rimanere in Italia, quel posto che un tempo amava tanto. Il piano? Diventare invisibile. E ci riuscirebbe alla grande! Se Cam, come una tempesta, non stravolgesse tutto quello...