"Ma entrare in un posto caldo per mangiare è proprio una cattiva idea?"
Ashley sta tremando tanto da far fatica a mordere il suo panino."Leo e Anna devono vivere una giornata da veri Newyorchesi e quindi non può mancare un Hot Dog da un furgoncino di strada!" Nate, mentre parla, si stringe ad Allison, che annuisce convinta.
"Ma questa cosa dei turisti non si può fare.. che ne so.. a luglio?" Ashley è sempre più convinta della sua posizione contro il freddo, ma, mentre io rido per il tenero broncio della mia amica, succede qualcosa che mette lei di buonumore e provoca uno scambio di occhiate complici tra me e Allison.
Max si avvicina ad Ashley e le avvolge delicatamente la sua sciarpa attorno al collo: "A me basta la giacca."
Per fortuna Nate, Dylan e Cameron sembrano impegnati in un'intensa discussione su quale panino sia il migliore, perciò, a parte me e Allison, il solo ad accorgersi di questo gesto affettuoso è Leo.
Per fortuna il mio amico sa essere discreto e subito porta l'attenzione sul cibo: "Questo Hot Dog è il migliore che io abbia mai mangiato!"
Tutti ridono per il suo commento, ma è Dylan a rispondere: "Per forza! È un vero Hot Dog di Manhattan!"
"È un po' come mangiare la pasta o la pizza in Italia!" Continua Nate.
Io e Leo ci guardiamo: non servono parole per capire che entrambi stiamo pensando a casa, ai suoi profumi e ai suoi sapori. Quanto mi manca!
Ma so bene che non posso tornare là.Leo, per tirarmi su di morale, in questi mesi mi ha ripetuto infinite volte che io sono un po' come Ulisse e che, dopo tante sfide, come lui potrò essere di nuovo felice.
"Ma davvero magiate pasta tutti i giorni?" Max riesce a farmi ridere, facendomi dimenticare della mia malinconia.
Io rispondo sorridendo, un po' per la domanda del mio amico e un po' per il modo in cui Ashley lo sta guardando: "No! Ma abbastanza spesso.."
"E perché non ci hai mai cucinato un buon piatto italiano?" Domanda Dylan, fingendosi offeso.
"Perché prima volevo vivere questa giornata da Newyorchese!" Mi difendo io, inventando una scusa penosa.
"Sì, certo! Inventa meno scuse dai.." ride Ashley. Ma perché non sono capace di dire bugie a meno che non siamo davanti a un tavolo da poker?
Mentre tutti ridono, Leo prende in mano la situazione: "La verità è che questa zucca vuota è brava ai fornelli, ma è così pigra che dovrà nevicare prima che si metta a cucinare!"
Mi prende per le spalle e mi spettina i capelli mentre io provo a divincolarmi."In questo caso sarà meglio che si sbrighi.." commenta Allison, con voce assorta.
Io non capisco cosa voglia dire fino a quando non noto che lei sta guardando il cielo estasiata.
Alzo gli occhi anche io e rimango incantata ad ammirare una magia che non vedevo da molto tempo: la neve che cade a piccoli fiocchi e si scioglie sulle mie guance."Wow!" Quando guardo gli altri, noto che tutti sono fermi col naso all'insù, tranne Cameron, che mi guarda nello stesso modo in cui io stavo guardando la neve.
Mi si spezza il cuore all'idea di dovergli stare lontana, ma prima di poterlo perdonare deve spiegarmi chi erano i brutti ceffi con cui è salito in macchina.
"Ma non è presto per la neve?" Leo è sorpreso quanto me! Dopotutto sono anni che a casa non nevica se non in montagna.. e comunque mai prima di Natale.
"No.. è abbastanza normale! New York non è caldissima, come avrete notato! Se non fosse per la neve, mi trasferirei a Charleston, a San Diego a Miami o dovunque io non rischi di morire assiderata ogni inverno!" Ashley riconferma il suo odio per il freddo.
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JUST LIKE A THUNDERSTORM || Cameron Dallas||
FanfictionAnna è a New York per dimenticare un passato che la tormenta e che deve rimanere in Italia, quel posto che un tempo amava tanto. Il piano? Diventare invisibile. E ci riuscirebbe alla grande! Se Cam, come una tempesta, non stravolgesse tutto quello...