Era passata decisamente più di una settimana da quando Anna e Davide avevano deciso di partire.
Non avevano cambiato idea, ma per mettere da parte un po' di soldi, organizzare i dettagli della partenza e assicurarsi che le persone a cui volevano bene fossero al sicuro era stato necessario più tempo del previsto.
A tal punto che Leo aveva fatto in tempo a partire per il mare e i due ragazzi avevano deciso di concludere almeno l'anno scolastico prima di partire.
Ora però Leo era già su una meravigliosa spiaggia bianca e la scuola era finita da pochi minuti: Anna se ne stava in mezzo alla folla di ragazzi urlanti, emozionati come non mai all'idea dei tre mesi di vacanze che li aspettavano, e cercava di tenere sotto controllo il cuore che le spaccava il petto, rimbalzando agitato per un misto di terrore ed euforia.
"Sei pronta?" Davide le si avvicinò in mezzo alla folla di ragazzi che urlavano e si salutavano, pronti ad andare a tuffarsi in piscina ubriachi, per scordare lo stress di un anno di liceo.
"Mai stata più pronta! L'unica cosa è..."
"Leo?" Il ragazzo avrebbe indovinato anche dormendo, perciò Anna non provò nemmeno a nascondergli la verità.
"Avrei almeno voluto salutarlo, o forse spiegarmi.."
Ma Davide la interruppe con un bacio sulla guancia, mentre urlava che finalmente era estate, a beneficio di qualche ragazzina di prima o forse seconda che stava per svenire davanti al bel faccino del ragazzo.
Queste cose divertivano sempre molto Anna, che però allo stesso tempo non poteva fare a meno di pensare che qualcuno doveva aver guardato in basso per averle permesso di trovare una persona come lui.
Appena il gruppetto di ragazzette fu passato, Davide tornò serio: "É meglio così e lo sai bene... ora, ripetiamo un'ultima volta il programma di oggi?"
Anna si concentrò: "Certo. Oggi pomeriggio stiamo a divertirci con i nostri amici, appena inizia la festa serale ce ne andiamo a casa a prendere le cose da portare via e partiamo a piedi per andare alla stazione."
"Da lì in poi andrà tutto bene, promesso. Intanto andiamo a dimenticarci per qualche altro istante dei nostri problemi."
I giovani hanno una straordinaria capacità di divertirsi, di scordarsi dei malanni, di concentrarsi per qualche ora su cose che amano. Anche quando il peso del mondo è sulle loro spalle, anche quando sembra impossibile.
E proprio questo riuscirono a fare Anna e Davide alla festa in piscina: era l'ultimo momento che avrebbero passato con i loro amici per molto tempo, erano completamente distrutti da più di un anno di problemi e sarebbero dovuti annegare nell'ansia per l'imminente partenza... e invece non si erano mai divertiti tanto ad una festa di fine anno.
Sotto molti aspetti fu un giorno perfetto, almeno fino a quando Asia non li informò che era ora di andarsi a cambiare.
Normalmente Anna amava quel momento. Tutti raccoglievano le loro cose, insieme alle emozioni della giornata, per portare a casa la stanchezza delle ore in piscina.
Toglievano il costume e si annegavano nella crema doposole, cercando di rimediare in qualche modo ai danni ovviamente causati dal sole, per poi lavare via il calore e il cloro accumulati sulla pelle.
Una volta tornati all'incirca normali, tutti avrebbero messo qualcosa di elegante e leggero, che sapeva di estate, si sarebbero sistemati per bene e sarebbero tornati nel parco della piscina per scatenarsi sotto le luci colorate della festa. Sarebbero arrivate persone che di giorno non c'erano, i ragazzi di quinta si sarebbero salutati, anche se pochi giorni dopo si sarebbero visti di nuovo per gli esami, e avrebbero condiviso con dei drink in mano i ricordi di cinque anni difficili ma pieni di bei ricordi.
STAI LEGGENDO
JUST LIKE A THUNDERSTORM || Cameron Dallas||
FanfictionAnna è a New York per dimenticare un passato che la tormenta e che deve rimanere in Italia, quel posto che un tempo amava tanto. Il piano? Diventare invisibile. E ci riuscirebbe alla grande! Se Cam, come una tempesta, non stravolgesse tutto quello...