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"Nash, ascoltami bene: ora vai via da casa mia e non rivolgermi più la parola." Gli ordino.

Lui non accenna a spostarsi dalla porta di casa mia, non riuscirei a chiuderla nemmeno con la forza, perciò decido di andarmene io e rifugiarmi da Luke.

Riesco a sgattaiolare tra lui e lo stipite della porta, perciò comincio a correre giù dalle scale per evitarlo.

Mentre mi precipito giù dalle scale mi viene da pensare a quanto possa far ridere questa situazione vista da fuori e a come io riesca sempre a ficcarmi in guai del genere.
Sembra che io abbia la calamita per le situazioni altamente imbarazzanti.
Tra questi pensieri arrivo in strada e fra poco sarò al sicuro da Luke.

Ma non ho fatto i conti con i due metri di gambe di Nash: mi afferra per un braccio e mi costringe a voltarmi verso di lui, quando ancora sono in mezzo alla strada.

Mi fissa intensamente con i suoi grandi occhi blu: "Voglio quel bacio e lo otterrò con le buone o con le cattive."

"Perché sei così preso da me? Torna a pomiciare con Bella."

"Sono viziato. Voglio tutto quello che è nuovo e tu sei la cosa più nuova della città, senza dubbio." Spiega semplicemente.

Sono schifata e voglio solo andarmene: voglio uscire da questa situazione e voglio che questo bastardo non faccia del male alla mia amica.

"Se ti accontento la smetti? Cioè non mi tormenti più, non mi parli più, non fai soffrire Allison e la lasci andare al ballo con Nate?"

Sono disgustata all'idea di baciare un ragazzo così stronzo, ma se si tratta solo di questo per ottenere la mia tranquillità e la felicità della mia migliore amica.. lo farei senza pensarci troppo.

"Lo prometto." I suoi occhi sono quelli di un bambino quando, dopo tanti capricci, ottiene il giocattolo nuovo dai genitori ormai sfiniti.

E allora lo facccio: mi alzo in punta di piedi, gli appoggio una mano sulla spalla per mantenere l'equilibrio e gli stampo un bacio sulle labbra carnose e un po'troppo morbide per i miei gusti.

Mi allontano immediatamente e, non appena capisco che lui sta cercando di trattenermi e infilarmi la lingua in gola, mi divincolo e lo allontano con una spinta.

Mi volto per entrare da Luke e sento un nodo allo stomaco. Mi passo una man sulle labbra come per allontanare il sapore e il ricordo di quel bacio.

Vado dritta al bancone e mi siedo davanti alle ciambelle. Fisso per qualche secondo la glassa rosa, sentendomi un mostro per aver baciato il ragazzo di cui la mia migliore amica è perdutamente innamorata.

Glielo devo dire, non posso nasconderle una cosa del genere e di sicuro preferisco che venga a saperlo da me piuttosto che da lui o da qualcun atro. Ma come faccio?

Mentre mi tormento con questi pensieri, mi si avvicina un ragazzo moro. Ci metto un po' perché non ci ho mai parlato, ma dopo qualche attimo riconosco James, il nipote di Luke.

"Sembri sconvolta.... Anna, giusto?" Mi sorride. "Però so per certo che con un buon croissant al cioccolato ogni problema sembra un po'meno grave..."

Gli sorrido stanca: "Grazie James. Sarebbe perfetto."

"Allora, cosa può sconvolgere tanto una ragazza?" Mi domanda cortese.

Non so perché, ma gli sono grata di questa domanda: è come se avessi bisogno di parlare con qualcuno di esterno.

"Hai mai fatto qualcosa che non volevi fare? Però per il bene di una persona a cui tieni.. ma di sicuro questa cosa la farà soffrire molto.." mi sfogo.

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