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Io resto ferma all' ingresso e non accenno a muovermi.

"Ehi! Guarda che non ti mangio sai?" Scherza Cameron.

Io sorrido: "Non ho paura che tu mi uccida! Non ci riusciresti comunque.." ribatto io, facendo la linguaccia.

"E allora perché stai ferma gocciolante sulla porta?"

"Proprio perché sono fradicia, genio! Non voglio bagnarti tutta la casa e non ho un cambio."

L'espressione di Cameron si rasserena: "Potresti anche farne a meno.."

Ma guardando la mia faccia continua, ridendo: "Scherzo, tranquilla. Entra, ti do qualcosa di Rory e mettiamo le tue cose nell' asciugatrice okay?"

Io mi convinco ed entro, chiudendomi la porta alle spalle.
Seguo Cameron in un bagno molto grande e ordinato: "Questo è il bagno di mia sorella, ora ti porto dei vestiti." 
Ovviamente non è il suo.

Mi lascia sola e io mi volto verso lo specchio.
Con i capelli bagnati e appiccicati al viso, il trucco colato e i vestiti fradici, sembro una specie di bambina da film degli orrori.

Getto subito la giacca nella vasca, mi raccolgo i capelli in una mezza coda, lasciando sciolti quelli troppo corti, e cerco di togliere le strisce di mascara dalle mie guance.

Cameron rientra e mi porge un paio di leggins e un maglione bianco, fermandosi un un momento e sorridendomi: "Sei bellissima.."
Il suo tono è distratto, assorto.

Io sento le mie guance infiammarsi, mentre gli rivolgo un timido sorriso e penso che anche lui, con quella t-shirt bagnata che segna tutte le linee dei suoi muscoli, è bello da fermare il fiato.

Ma questo momento si interrompe velocemente:"Oh ehm.. scusami, mi è scappato! Comunque ehm.. la biancheria di mia sorella è in quell'armadietto lì a destra. Ti lascio sola."

Una parte di me è ancora imbambolata per il complimento di poco fa, mentre l'altra parte gongola per la tenerezza di Cameron nell'uscire imbarazzato dal bagno.

Mi cambio il più velocemente possibile, per evitare di congelare e di bagnare tutta la stanza. Asciugo il pavimento ed esco, trovando Cameron pronto a raccogliere le mie cose per infilarle nell'asciugatrice.

"Forse dovrei chiamare mia mamma.." rifletto ad alta voce.

Cameron mi lascia sola e io compongo il numero, sperando con tutta me stessa che mia mamma risponda.

"Ehi! Dove sei? Dimmi che sei al chiuso e asciutta. Volevo chiamarti ma mi sono ribaltata cercando degli asciugamani e non ci ho più pensato.. scusa amore."

Che donna! Sempre così preoccupata per me, ma sempre infantile come non mai.

"Tranquilla mamma.. sono a casa di Cameron, stiamo asciugando i vestiti e sto bene."

La sua voce sembra per un momento più rilassata quando mi risponde.

"Oh bene dai.. ma.. aspetta signorina! Lorelai e Luke sono fuori. Sei in casa di un ragazzo, da sola e senza vestiti?!"

Scoppio a ridere nel telefono e la rassicuro: "Datti una calmata! Mi ha prestato i vestiti di sua sorella mentre i miei si asciugano... fidati di me."

"Comunque non potrò venirti a prendere fino a che non finirà, ma dicono che potrebbe durare molto.."

Nel mio cervello passano in un attimo i pensieri più diversi: un secondo di euforia all' idea di stare sola con Cameron per le prossime ore, un secondo di panico all' idea del discorso che stavamo affrontando, un secondo di sconforto per il disastro che vedo fuori dalla finestra e un secondo di serenità al pensiero di essere asciutta e al caldo.

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