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SPAZIO MIO♡

Salve plebe! Metto questo all'inizio perché nessuno lo legge quando lo metto alla fine del capitolo;) Voglio chiedere scusa per questo mese senza aggiornamenti ma è stato un mese infernale tra scuola e lavoro! Ora però ho intenzione di tornare alla carica e non vi libererete più di me! HAHAHAHA (leggetelo con tono malefico).

In più avevo bisogno di riflettere sulla storia e pensare dove volevo portarla, perchè ci tengo non voglio che diventi banale o scontata.
Perciò PER FAVORE COMMENTATE TUTTO QUELLO CHE VOLETE (nei limiti della decenza) E DITEMI COSA PENSATE, COSA NON VI PIACE E COSA SPERATE CHE SUCCEDA!

Detto questo vorrei ringraziarvi tutti tantissimo! Soprattutto chi mi rompe le scatole ogni tanto insistendo perché continui a scrivere: mi date lo sprint che mi serve! VI ADORO PLEBE E BUONA LETTURA♡♡

C'è una confusione pazzesca e non mi sembra nemmeno di essere a scuola.

Ashley, uscendo dalla classe subito dopo di me, sembra entrare nel suo paradiso personale.

"Capita spesso qui Ash?" Le domando, convinta che la risposta sarà "Sì".

"Mai successo in tutti gli anni che ho frequentato questa scuola, giuro."
I suoi occhi brillano dall'emozione mentre lo dice.

Cerchiamo di farci strada tra le persone per capire il motivo di questa improvvisa follia: tra gli studenti che battono le mani, cantano e si muovono a ritmo di una musica latineggiante notiamo uno spazio ampio.

Subito non capisco: al centro del corridoio c'è un buco vuoto e tutti guardano lì.

Provo anche io a vedere cosa stanno ammirando tutti con espressione incantata, ma devo avvicinarmi di più perché davanti a me troppe persone decisamente alte se ne stanno tranquille e non danno segno di volersi spostare.

L'uragano Ashley allora prende il comando: comincia a spingere via gli altri studenti come fossero birilli e ci fa strada fino allo spiazzo vuoto.

E li comincio a capire cosa stanno guardando tutti: un ragazzo e una ragazza dai capelli neri, la pelle abbbronzata e decisamente molto simili fra loro si stanno scatenando come ballerini professionisti.

Ma hanno scambiato la scuola per una discoteca? Chi sono? Non li ho mai visti in giro. E, dopo pochi attimi, capisco anche perché.

Tutti quanti smettono di urlare e muoversi e lasciano passare qualcuno che subito riconosco come la professoressa di spagnolo.

Io non seguo il suo corso ma la sua fama la precede: una vipera.

"Che sta succedendo qua? Vi siete tutti dimenticati le buone maniere? Dios.. Siamo a scuola! Esigo una spiegazione immediatamente."

Io, come praticamente ogni persona intorno a me, abbasso lo sguardo e rimango in silenzio come se mi avessero appena beccata a rubare.

I due ragazzi mai visti che ballavano in mezzo al corridoio si avvicinano alla professoressa e iniziano a parlarle in spagnolo.

Pochi sembrano capire: io riesco a seguire qualcosa, anche se non ho mai fatto spagnolo, e capisco che si stanno presentando.

La professoressa, a questo punto, si scioglie e diventa tutta sorrisi e complimenti.

Ma chi cavolo sono questi due che scatenano l'inferno e poi la passano liscia?

Ashley, accanto a me, sembra altrettanto sconvolta.

"Secondo te chi sono?"

Scuoto la testa: "Non ne ho idea: ho capito solo che vengono da Barcellona e dovrebbero incontrare il preside."

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