Un silenzio imbarazzante si fa strada nella stanza, appena io e Nash capiamo la situazione in cui siamo finiti.
Per fortuna il professor Fitz è un genio e non finirò mai di dirlo, perchè riesce a destreggiarsi anche in una situazione difficile come questa.
"Ho scelto molto attentamente i due responsabili del progetto e, in base a quanto mi avete dimostrato nel saggio su questo romanzo, nessuno potrebbe svolgere questo compito con più passione e più precisione di voi."
"Grazie professore.." rispondo timidamente, chiedendomi come farò a sopravvivere. Mi sento come un povero romano buttato nel circo a combattere con un leone.
Ma mi sento un po'meglio quando realizzo che, per la prima volta da quando lo conosco, anche Nash ha perso la sua aria di superiorità e arroganza.
"A quasi dimenticavo: ecco qui." Aggiunge, consegnandoci schede e materiali vari.
"Qui ci sono approfondimenti e idee originali per cominciare il lavoro."Quando nota che tra noi due il clima non è esattamente rilassato, il professore continua a parlare: "Ovviamente io vi aiuterò per quanto posso, ma penso che dovrete dedicare diverso tempo al progetto e quindi stare molto insieme.. se vi trovate a disagio e preferite rinunciare, fatemelo sapere senza problemi! Non cambierà il vostro voto finale e non vi giudicherò.."
Io so benissimo di non voler rinunciare al progetto per niente al mondo, ma mi stupisco quando sento Nash affrettarsi a dire, come me: "No! Va bene così! Non rinuncio al progetto.."
Il professore sembra soddisfatto e ci lascia andare, ma io mi fermo appena fuori dalla biblioteca.
"Che diavolo pensi di fare?" Sibilo, rivolgendo a Nash uno sguardo assassino.
Lui sorride beffardo, dicendomi semplicemente: "Come siamo suscettibili.."
Esco di corsa perché se restassi anche un secondo di più in compagnia di Nash potrei scoppiare.
"Finalmente in vacanza?" Il sorriso di Cameron è bellissimo mentre si avvicina a me, staccandosi dalla sua macchina.
Non sapevo che sarebbe venuto a prendermi lui e devo ammettere che questo mi fa stare un po' meglio dopo la terribile notizia che ho avuto.
"Era ora! E temo di dovermi ubriacare adesso.. dopo quello che mi ha detto il professor Fitz." Affermo rassegnata, mentre lui mi avvolge le spalle con il braccio e mi apre la portiera.
"Ti ha tolto il progetto?"
Non posso negare di provare un certo orgoglio nel sentire l'indignazione nella sua voce all'idea che qualcuno possa privarmi di una cosa tanto importante."No: mi ha solo presentato il mio compagno in questo lavoro.." rispondo amareggiata.
"Dalla tua espressione direi che non è proprio la simpatia in persona.. oppure è così brutto da costringerti a venire da me per consolarti ogni volta che lo vedi? Perché in questo caso potrei anche cominciare ad apprezzarlo."
Nonostante il mio umore, questo magnifico ragazzo riesce a strapparmi un sorriso, che però scompare appena decido di confidarmi con lui.
"È Nash."
Dico solo queste due parole, perchè mi sento strozzare.
Ma al mio silenzio sento rispondere solo altro silenzio.Mi volto verso Cameron e noto la sua espressione scura, ma non riesco a trovare le parole per alleggerire questo momento.
Per fortuna decide di parlare lui: "Che dirai a Dylan?"
Mi trovo spiazzata per un momento davanti a questa risposta: una parte di me si chiede come mai non stia pensando solo a me in questo momento, ma è soffocata dalla gioia che provo nel capire quanto ormai Cameron si sia riavvicinato a Dylan.
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JUST LIKE A THUNDERSTORM || Cameron Dallas||
FanfictionAnna è a New York per dimenticare un passato che la tormenta e che deve rimanere in Italia, quel posto che un tempo amava tanto. Il piano? Diventare invisibile. E ci riuscirebbe alla grande! Se Cam, come una tempesta, non stravolgesse tutto quello...