FEDERICO
Ma quanto abbiamo bevuto giù nel bar dell' Hotel? E' colpa di Sopre e dei suoi giochi idioti. Però alla fine è stata una presa bene, mi sento leggero ed anche Giulia si è rilassata un po'. Saranno 10 minuti di fila che tenta di fare tre passi di seguito tenendosi la gamba destra indietro. Senza successo ovviamente.
Le lancio un cuscino dietro la testa e scivola in un attimo. Prima di finire col culo per terra però riesce a tirare il tappeto dove sto cercando magistralmente di mantenere l'equilibrio anche io. Rotoliamo insieme per qualche metro nella grande suite, ridendo come due bambini. Quanto tempo che non ci divertivamo così. Se avessi saputo che serviva solo un po' d'alcool per smollare la situazione, l'avrei usato prima come arma. Giulia è tornata in se'.
La guardo negli occhi e mi ci perdo. Sono verdi e taglienti e mi gridano di baciarla selvaggiamente. Non mi faccio pregare due volte. Due secondi e siamo fusi in un groviglio di labbra e lingue. L'eccitazione sale alle stelle. Giulia recupera il suo equilibrio, scatta in piedi, si slaccia il vestito e inizia a correre verso il bagno. Non aveva nulla sotto. Dio, come mi fa impazzire 'sta ragazza. Sento che se non la faccio mia entro un minuto esplodo. Ma 60 secondi sono pure troppi. Me ne bastano nemmeno 10 per prenderla e sbatterla contro il primo muro utile della stanza. Lei sa dove mettere le mani, e mi incita ad aumentare il ritmo di questo nostro incontro- scontro.
"Sei così sexy che farei l'amore con te tutta la notte, "
"Fallo allora mio caro Fedez "
Non mi chiama mai così, è su di giri anche lei. Penso che mi è mancata, ed anche tanto. Non me lo faccio ripetere due volte, accetto la sfida. Ora guido io le danze.
Mi sembra di essermi addormentato da 5 minuti. Ma chi è il pazzo che bussa con insistenza a 'sta porta. Mi alzo tutto indolenzito, ho Giulia addosso. Ma come cazzo ci siamo addormentati? Non riesco a distinguere il mio corpo dal suo, siamo avvinghiati come se avessimo paura di perderci. Guardo l'orologio, sono le 11. In effetti la stanza è completamente illuminata, ci faccio solo ora caso. Le sposto la coscia, le do un bacio sulla fronte. Mi avvolgo il lenzuolo intorno alla vita e vado vedere a chi è venuta la brillante idea di interrompere il nostro sonno.
"Buongiorno Signor Lucia, la sua fidanzata aveva richiesto una sveglia personale in stanza per le 11.00. Le volevo ricordare inoltre che il trasporto in aeroporto è stato organizzato da me personalmente. L'arrivo a Parigi è previsto per le 14 circa, la signora avrà tutto il tempo di rilassarsi prima di... "
Ma che cazzo sta dicendo sto pinguino di merda. Ho smesso di ascoltarlo. Aereo? Parigi? Devo aver un linguaggio corporeo molto espressivo perché il pinguino sembra aver capito il messaggio. Non ci sto capendo nulla, sono confuso. Forse sto ancora dormendo, mi do un pizzicotto. Lui si mette a ridere. Devo sembrare proprio un coglione con sto lenzuolo arrotolato addosso. Decido di riprendere in mano la situazione. Sfodero un sorriso di circostanza e gli dico che riferirò io alla signora, congedandolo.
Chiudo la porta con vigore, anzi la sbatto proprio. Perché già so che scherzetto mi sta giocando Giulia. Prendo tempo, 10 minuti, tanto per sbollire, mi sento esplodere. Vado in camera e trovo ciò che temevo. E' già in piedi, vestita e sta chiudendo la sua valigia. Quando mi vede arrivare, tira fuori il suo sorriso migliore.
"Non c'è un cazzo da ridere Giulia, cos'è questa storia di Parigi? Ti ricordi che mi avevi promesso? "
"Fede stai calmo, Elena è riuscite ad ottenere i pass per le sfilate che apriranno la settimana della moda. E' importante per il mio articolo. Non potevo rinunciare"
Inizio a guardarla dapprima con astio e poi con delusione.
"Ti ci avrei portato io a Parigi per il tuo articolo, martedì come eravamo d'accordo. Mi avevi detto che avevi rinunciato all'altro articolo, perché non ti avevano dato il ruolo di prima cronista ma solo di assistente ed eri incazzata per ciò. Mi avevi detto che avevi chiuso con loro. Hai un cazzo di impegno importante con me, Giulia! Forse ti sei scordata che dovevi accompagnarmi in tribunale Lunedì "
"Cazzo, la causa ". Si mette una mano sulla fronte ma si vede che non gliene frega molto in realtà. Altrimenti se ne sarebbe ricordata.
"Si la causa, ti avevo pregato di esserci. Dovevi essere al mio fianco. Volevo solo te e nessun altro. Pensa che cazzo di importanza hai per me? E tu invece? Ci metti un secondo a mollarmi per correre a vedere un'insulsa sfilata. O forse mi stai dicendo che il giornale ti ha ricontattato perché ci ha ripensato? "Bingo, ci ho preso in pieno, lo capisco dal suo sguardo.
"Fede cavolo, mi hanno offerto il ruolo da prima cronista". La sua espressione fredda mi sta uccidendo. "Cazzo Giulia, avevi preso un impegno con me. Non è una stronzata qualsiasi. E non ti sto dicendo che dovevi rinunciare a tutto, avevi attenuto lo stesso ruolo per le sfilate del giorno dopo". Mi aspettavo di vedere un barlume di dispiacere nei suoi occhi, invece mi accorgo che sta cercando solo delle scuse nella sua testa.
"Fede, questa sfilata potrebbe essere importante. Ma soprattutto voglio dimostrare a questi cretini che stavano facendo una cazzata a mandare un'altra al posto mio". Sono furioso. "Giulia stai mettendo il tuo ego davanti una promessa che mi avevi fatto. Davanti a noi. A quante cose ho rinunciato per te? Per non farti preoccupare, per renderti felice. Per dimostrarti che ci sono?".
"Ma Babe non ti lascio solo, c'è De...". Mio Dio, è assurda, ha anche il coraggio di controbattere.
"Giulia ma chi cazzo sei diventata non ti riconosco più !"
"Senti Fede, per me è importante andare. So che te la caverai benissimo da solo"
Si gira di schiena, si abbassa a prendere il suo cappotto ben piegato sulla sedia. Sto per esplodere. Fede stai calmo, me lo ripeto come un mantra. Mi siedo sul bordo del letto e la guardo supplichevole.
"Avevo bisogno di te Giù ".
Mi rendo conto che sono 20 minuti ormai che stringo questo IPhone ,sto realmente rischiando che a breve mi esploda in faccia. Le mie mani sono sudate e tremolanti come prima di iniziare un concerto. Ma questa non è adrenalina, è delusione. "Babe, resta con me!". Spero che lei capisca il mio bisogno ora che mi sta guardando negli occhi. Sembra impassibile, ma la conosco troppo bene per non capire che c'è una tempesta anche dentro di lei.
"Fede sei un cazzo di egoista tu ,ti ho detto che è una sfilata importante. Non riesco ancora a spiegarmi ancora che fortuna ho avuto per riuscire ad accedervi. Dovrei rinunciare perché tu hai paura di andare ad una causa da solo? Cresci Fede, la vita è piena di imprevisti e di scelte ".
Parte un flash nella mia mente con le immagini di questa ultima notte insieme, ero tornato a sperare davvero. Invece non è più la mia Giulia, di nuovo. Non lo era già stanotte, perché aveva già deciso. Ora so cosa vuole dalla sua vita, ma ho bisogno di fargliela uguale la domanda, ne ho bisogno disperato. Perché vorrei sbagliarmi.
"Giulia cosa hai deciso ?
Si tira i capelli indietro, si infila gli occhiali da sole. Tira su il manico del trolley. "Vado a Parigi ".
Non ci vedo più dalla rabbia, prendo l'IPhone e lo lancio contro la finestra, spacca il vetro e cade giù. Un secondo e penso che sono un coglione, ho rischiato seriamente di far male a qualcuno. Sono proprio un idiota. Giulia, sbalordita , segue la traiettoria del telefono con gli occhi, poi fa due passi lenti verso la finestra e si sporge a guardare. "Bell'idiota che sei Federico, hai appena distrutto un telefono dove avevi foto, video, appunti e quant'altro. Non ti pensare ti poter recuperare nemmeno la scheda in quella sottospecie di stagno dove è caduto ". Menomale il laghetto artificiale, mi viene in mente. "Complimenti per questo gesto violento, non ti smentisci, controllare la rabbia non è proprio il tuo forte. Forse devi crescere un po'. Forse ho bisogno di altro"
E' finita. La guardo andare via e non ho nemmeno la forza di dire a. Non ho voglia nemmeno di chiedere aiuto a nessuno, non potrei nemmeno farlo, non ho più manco il telefono. Mi ricordo che con gli altri ci dobbiamo vedere alle 13.30 per pranzare tutti insieme, 10 minuti prima tanto mi chiameranno loro in camera dalla reception come al solito. Sigillo la finestra, chiudo le tende. Ma con chi ho fatto l'amore stanotte? Mi butto sul letto e mi lascio cullare dal buio.
STAI LEGGENDO
Fiori di Ciliegio || Fedez FF
FanfictionLui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scrive canzoni. Lei passa le giornate tra scontrini e clienti molesti. Lui un rapper da disco di platino. Lei una commessa part-time. Lui sta...