Viola
Nonostante ci sia ancora gente nel privè, la serata è giunta al termine. La musica è soft e si riesce benissimo a sentire le voci anche in lontananza. Mi ha fatto sempre strano vedere in quest'ottica un locale notturno. Ci siamo divertiti da morire, è stata una serata memorabile.
Vedo Luca guardare preoccupato Fede, sta girando intorno a noi da più o meno 10 minuti e con le mani si sta torturando il pizzetto.
"Dobbiamo inventarci qualcosa!" esordisce
"Perché?"
Lo guardo con aria interrogativa. Non capisco la sua preoccupazione sinceramente. Ci deve essere qualcosa che mi sfugge.
"E' ubriaco!"
Giro leggermene la testa verso destra, vedo Fede appisolato sulla mia spalla. Beh in effetti, non lo si può definire proprio sobrio. Dal New Era, quasi calato sul viso, escono una matassa di capelli arruffati. Il ciuffo è sceso sulla fronte. Sembra appena uscito da ore di allenamento in palestra. La bocca socchiusa. Chissà cosa sta sognando. Dovrebbe essere spossato dalla situazione invece ha un'aria così beata.
M'incanto a guardarlo, non riesco ad abituarmi al suo viso perfetto, soprattutto da vicino. Mi fa strano vederlo così totalmente abbandonato a me, sento un istinto protettivo crescermi dentro. Potrei difenderlo dal mondo intero. Mi faccio coraggio e gli accarezzo con le dita la guancia. Fede sussulta, borbotta qualcosa. Ritiro subito la mia mano,mentre lui appoggia la sua sulla mia gamba. Il mio cuore si ferma per un decimo di secondo. Rimango paralizzata sul divanetto. Che effetto mi fai io non lo so.
"Non posso portarlo così in albergo. Mi hanno chiamato dalla reception e ci sono un sacco di paparazzi. Non possono nemmeno allontanarli, perché sono fuori dall'entrata. Lì è terreno pubblico purtroppo "
Si siede vicino a noi, appunta i gomiti sulle cosce, viso tra le mani. E' seriamente preoccupato.
"Ma cosa vogliono da Fede scusa?"
"Vogliono lo scoop. Vogliono lo scandalo, qualcosa da piazzare sui giornali e sui siti. Sono degli sciacalli. Come se un ragazzo di 25 anni non avesse il diritto di farsi una serata in discoteca. Ok non è il massimo dell'esempio farsi vedere brillo dai fan, comunque lo seguono anche tanti adolescenti. Però ogni tanto lo dovrebbero lasciare un po' in pace, ha diritto anche lui di fare lo scemo per una sera!"
Annuisco, mi fermo a guardare il bellissimo ragazzo che dorme beatamente sulla mia spalla. Non deve essere facile per lui. Conduce una vita da far invidia a tutti, però sicuramente le rinunce e le limitazioni da accettare sono tante. Io non so se riuscirei a vivere così. Io che voglio fare sempre come mi pare, che decido tutto all'ultimo. No, non potrei mai. Mi sentirei in gabbia. Il pensiero corre velocemente a Giulia, è facile criticarla ma non deve essere stato semplice nemmeno per lei vivere una relazione con un ragazzo così. Stare continuamente sotto i riflettori senza possibilità di poter commettere passi falsi.
"Da te?"
Lo sguardo stupita. Ero talmente persa nei miei pensieri come al solito che non avevo proprio pensato a questa soluzione. Certo nessuno lo cercherebbe a casa mia.
"Si può fare certo!"
Nelle mente iniziano a formarsi tutti immagini di Fede che gira per casa. Nemmeno nei sogni più assurdi avevo immaginato tanto. Ale tanto non c'è, sta dormendo dal suo farmacista.
"Perfetto, allora mandiamo gli altri ragazzi con il taxi in albergo, così spostiamo l'attenzione verso di loro. Noi tre invece andiamo con la macchina che ho noleggiato. Tempo che i paparazzi capiscono che Fede non scenderà da quei taxi voi due sarete già belli che a casa"
"Mi sembra un piano perfetto!"
Tornano al tavolo anche gli altri. Vivian e Giorgia si occupano di chiamare il Taxi. A Denny e Sopreman lasciamo il compito di distrarre le fan più accanite, che sperano ancora di vederli uscire dal locale.
Io ho il compito più importante, portare Fede alla nostra macchina. Mi sento quasi un'eroina. Ma mi rendo ben presto conto che sta dormendo troppo pesantemente e ho proprio bisogno di Luca per portarlo.
"Denny, tu e Sopre proseguite per la zona privè finché non vi trovate sulla pista in basso. Uscite poi dalla porta principale del locale. Fate un po' di foto, autografi dobbiamo depistarle. Se vi chiedono di Fede dite che è andato già via, ma siate vaghi. Sono tremende e i fotografi potrebbero seguirle. Vivian e Giorgia voi nel frattempo starete già nel Taxi ad aspettare i ragazzi. Deb e Zak sono già in albergo. Io accompagno Fede e Viola, appena torno vi chiamo"
"Scusa ma quindi Fede non torna in albergo?"
Denny non ha capito praticamente nulla di quello detto finora e Luca pazientemente gli chiarisce il tutto.
"Fede non tornerà con noi in albergo, è brillo e i fotografi non aspettano altro che beccarlo così. Rimarrà per la notte da Viola, poi lo recuperiamo domani mattina"
"Hai capito Federicoooooo! Yeahhhh"
"Hai capito che?"
Ci giriamo tutti a guardarlo, l'urlo di Denny aveva disturbato per pochi secondi il sonno di Fede. Si stropiccia gli occhi, ma fa una fatica immane a lasciarli aperti. Si guarda intorno stralunato, sembra che abbia la testa pesantissima, e infatti ricrolla sulla mia spalla il secondo dopo. Ci scambiamo uno sguardo d'intesa con Luca e diamo inizio al nostro piano di fuga. Saluto i ragazzi con la promessa di rivederci presto, apro la strada al gigante buono che porta Fede quasi in braccio.
Arriviamo sotto casa mia dopo nemmeno venti minuti. Diciamo che Luca non va proprio a 50 kilometri l'ora. Anche se non percepisco il pericolo quando sono con lui. Ti fa sentire al sicuro. Inizio a capire perché Fede ci si affida completamente.
"Lo metto qua?"
Sto armeggiando tra i fornelli per fargli un caffè e nemmeno do peso alla sua domanda. Né alla mia risposta. Ne da dove viene la sua voce.
"Si, si va bene"
Luca appare in cucina, ha il viso decisamente stanco. Si vede ad occhio nudo. Prende la prima sedia che trova e si siede al contrario, appoggiando il mento sullo schienale. Che cavolo di lavoro anche lui. Li ho sempre invidiati non conoscendoli, ma un sola serata mi è bastata a capire che non è tutto oro ciò che luccica. Gli passo il caffè e lo butta giù tutto di un colpo. Guarda l'ora e si alza.
"Io vado, ho bisogno di una bella dormita. A quest'ora i fotografi dovrebbero avere desistito. Dovrebbero. Ti lascio in custodia Fede. Non lo faccio mai, ma di te mi fido. Non farmene pentire signorina. Domani per le 10 vengo a riprenderlo, poi ti do news quando stiamo per arrivare".
"Sempre ai suoi ordine Mister"
Dopo averlo visto scendere le scale, chiudo il portone a chiave. Mi guardo nello specchio dell'ingresso e realizzo che sulla mia faccia si legge esattamente la stanchezza che sto provando. Sono esausta. Che serata! Tante emozioni tutte insieme. Mi sfilo le scarpe e le lascio li all'entrata. Butto un'occhiata alla piccola sala, dove immagino Fede adagiato sul divano, dopo gli vado a mettere una coperta, non vorrei si congeli.
Ho proprio voglia di farmi una bella doccia. Non posso andare a dormire così, mi sento lercia. E lo sono davvero, se penso ai cocktails che Denny mi ha rovesciato addosso, non una ma ben due volte. Entro di corsa in camera mentre mi sfilo il cardigan, lo lancio nel punto esatto dove c'è la sedia destinata ad accogliere i panni smessi, non ho bisogno nemmeno di accendere la luce. Cerco le ciabatte a tastoni ma non le trovo. Dove saranno finite?! La cosa mi sta innervosendo, mi siedo sul bordo del letto e premo stizzita l'interruttore dell' abatjour sul comodino. Mi piego in avanti ed inizio a cercarle sotto il letto, quando vedo una mano che penzola dall'altra parte del letto. Ma continuo a cercare quelle maledette ciabatte.
Un momento, UNA MANO ????
Mi giro di scatto. Rimango congelata. E' lì in tutto il suo splendore. Dorme tranquillo. Luca lo ha lasciato in canotta. Il petto si alza e si abbassa con regolarità. I capelli gonfi tutti da toccare. Mi soffermo su quella bocca socchiusa che sembra dire proprio BACIAMI. Il suo New Era su un comodino della MIA camera.
Povera me, sono rovinata. Pensavo avessi fatto il pieno di emozioni forti per oggi. Invece no. Ora più che mai mi serve una bella doccia... fredda. MOLTO fredda.
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Fiori di Ciliegio || Fedez FF
FanfictionLui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scrive canzoni. Lei passa le giornate tra scontrini e clienti molesti. Lui un rapper da disco di platino. Lei una commessa part-time. Lui sta...