Viola
Chiudo lo sportello della macchina e mi assicuro che l'allarme sia attivato. Woooow, ma è successo davvero? Sblocco il telefono, sono le 2. Porca miseria, non mi ero resa conto che si era fatto così tardi. Domani alle 8 devo stare in negozio. Il problema non sarà svegliarmi, ma addormentarmi. Sono a mille, potrei scalare l'Everest... ok, anche qualcosa meno. Il fatto è che mi sento felice, come non lo ero da tempo. Sento la testa ed il cuore leggero. Non posso fare a meno di sorridere, quasi saltello. Per fortuna che Ale è andata a dormire dal farmacista, altrimenti non avrei saputo cosa dirle. Quali scuse inventare per giustificare il mio atteggiamento. Non devo raccontare nulla, gli ho dato la mia parola. La manterrò! Il problema è questa mia faccia da beota antisgamo, si vede lontano anni luce che mi è successo qualcosa di assurdo.
Che poi a ripensarci, ma chi cavolo è il farmacista ?! Voglio sapere proprio da dove l'ha tirato fuori, mi mancava come soggetto. Certo che è pazzesca. Per ridere vado sbattere con il gomito al mobile dell'ingresso. Mannaggia a me e quando non accendo le luci. L'ennesimo livido causato dalla mia perenne distrazione.
Mi giro e rigiro nel letto, ogni tanto sblocco il telefono e controllo se qualcuno mi ha scritto. Qualcuno eh? La verità è che non ho smesso di pensarlo un secondo e nella mia beata stupidità romantica speravo che anche lui mi stesse pensando. E che mi cercasse. Quando guardo il telefono per la milionesima volta invece di dormire mi rendo conto di stare esagerando. Viola, rimetti i tuoi piedi sul pianeta Terra.
Un' aroma di caffè mi arriva fin sotto le narici, mi alzo di scatto. Questa deve essere per forza Ale, chissà come mai è passata di qua invece di andare direttamente a lavoro. Sono le 7, avrò dormito sì e no 2 ore, ho delle occhiaie imbarazzanti.
"Buongiorno pigrona! Certo che se non passavo io questa mattina rischiavi di non svegliarti! Hai il the caldo in tavola"
"Grazie"
Non posso fare a meno di sbadigliare.
"Fatto tardi davanti al PC? Non capisco perché ancora ti ostini a fare anche il lavoro degli altri !"
Si, proprio il Pc. Se sapessi.
Ale salta da una parte all'altra della cucina sorseggiando il suo solito caffè ristretto. Ma come fa ad essere già così attiva di prima mattina? Io a malapena sono riuscita a trascinarmi al tavolo della cucina. Alzarmi per andare a prendere qualcosa da mangiare mi sembra un'impresa titanica, tanto che mi sto nutrendo di alcune briciole del pancake che avrà mangiato prima Ale. La pigrizia ti fa brutti scherzi a volte.
"Chi è il farmacista?"
"Stai dormendo in piedi ma come al solito la curiosità non ti manca. Dovrai resistere, perché ne parleremo domani a cena. Sono passata giusto a dirti questo. Stasera non torno. Resto a dormire fuori, ci vediamo domani alle 21 al Wok. Viene anche Bea, non fare tardi, scappo che sono di corsa!"
Ma dove va tutto domani? Non ho voglia di farle troppe domande però, non mi va di parlarci troppo. Ho paura che mi guardi in faccia e capisca qualcosa. Perciò mi limito ad un semplice ok. La sento armeggiare con le chiavi, ma all'improvviso smette. La vedo fare capolino dalla porta della cucina.
"E comunque almeno stamattina datti una truccata, sembri uno zombie. Se dovesse passare Fedez non ti prenderebbe mai in considerazione"
Il the che stavo bevendo mi va di traverso e comincio a tossire fino a diventare paonazza. Ale ride come una pazza.
"Mamma mia non lo si può nemmeno più nominare sto benedetto ragazzo, quanto sei sensibile"
Gira i tacchi e se ne va. Per una volta che non ci stavo pensando. Grazie Ale se stata d'aiuto.
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Fiori di Ciliegio || Fedez FF
FanfictionLui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scrive canzoni. Lei passa le giornate tra scontrini e clienti molesti. Lui un rapper da disco di platino. Lei una commessa part-time. Lui sta...