FEDERICO
L'ho già vista da qualche parte. Due secondi di mente locale... Ah sì, è la tipa che ieri sera mi ha chiesto l'autografo al pub. Pensa te il caso. Siamo entrambi sorpresi di vederci. Forse lei più di me. Tolgo il forse, appena mi sono tolto gli occhiali, penso le si è slogata la mascella. La penna che aveva in mano sta finendo di rotolare in terra verso di me. Andiamo bene. Ho qualcosa che non và? E perché si sta guardando dietro?
"Ehm.. ah...eh.."
No ma dillo a parole tue, come faccio a non ridere. Questa mi batte in fatto di disagio. Devo mantenere un atteggiamento semiserio, non voglio che pensi che la sto prendendo in giro. Mi abbasso a raccogliere la penna e gliela poggio sul bancone. La guardo per un secondo, non so se definirla scioccata, sorpresa o sbalordita. Nell'indecisione le sorrido.
"Grazie "
Finalmente hai riacquistato l'uso della parola ragazza, perché iniziavo a sentirmi a disagio. "Scusa se sono piombato qui a quest'ora, ho avuto mille cose da fare. In realtà sarei venuto comunque a quest'ora, altrimenti sai il panico ". Non so se mi sta ascoltando sembra entrata in un'altra dimensione. Però non ha smesso un secondo di guardarmi... Perché mi fissi la bocca?
"No ma figurati, puoi venire a qualsiasi ora vuoi tu"
A volte mi scordo che non sono più solo Federico. Quegli occhioni azzurri a cuoricino non sono per me, ma per Fedez. "Lavori qui insomma?
"A quanto pare si "
E sorride. Ora sono io che la fisso. Di nuovo quel sorriso pulito, tanto semplice quanto luminoso che mi provoca un'ondata di benessere. Oh Fede, ripigliati, fosse la prima che mi guarda così. Forse è meglio andare subito al sodo.
"Giorgia mi ha detto che potevi aiutarmi, ieri il mio IPhone ha avuto un piccolo incidente e dovrei comprarmi qualcosa per sopravvivere 2 giorni finchè non torno a Milano. Cosa mi consigli? Mi fido di te!"
Si stringe la coda di cavallo, si sposta stando attenta a non avvicinarsi troppo a me, come se potessi non lo so, darle la scossa. Va verso una vetrina. Mi bastano pochi secondi per radiografarla come dice Denny. Non sono un porco, ma gli occhi sono fatti per guardare. E' piccola, sarà alta un metro e 60 o poco più, ma è proporzionata. Mi piace perché non è perfetta, ma ogni suo particolare lo è. Un momento, Mi piace? Quanto viaggi, Fede. Rallenta.
Mi mostra due, tre cellulari ma io sono troppo impegnato a guardale il culo. Mamma mia sono un pervertito a volte, lo ammetto. Devo distogliere lo sguardo se mi becca, potrei sotterrarmi.
"Allora ti consiglierei questo! Ha un ottimo processore, non ti lascerà mai a piedi. Inoltre ha una buona fotocamera ... "
Madonna, mi sono girato appena in tempo !
Inizia a blaterare tutti dettagli tecnici, ma ora sono io a non ascoltarla, mi sono fermato sulla cerniera aperta dei suoi jeans. Deve averlo capito perché segue il mio sguardo e diventa rossa. Era da un po' che non vedevo una donna arrossire. Giulia è così algida, nasconde le sue emozioni come se fossero debolezze. Figurati arrossire. Stanotte per un attimo ho pensato fosse tornata ad essere quella di un tempo. Mi sbagliavo. Per un attimo di nuovo quel manto di tristezza sembra avvolgermi.
Si accorge del mio sguardo fermo su quel particolare. Tirarsi su la cerniera sarebbe troppo sgamato, perciò si allunga la maglietta. E' troppo carina con questa maxi maglia rossa, gli sta più grande di almeno due taglie. Mi fa sorridere per quanto è impacciata. Sento la tristezza allontanarsi.
Scelgo un cellulare a caso. Mi passa a fianco per tornare al bancone e rimango rapito dal profumo dei suoi capelli. Vorrei metterci le mani in mezzo, scompigliarli. E' così tenera. Invece devo restare qui impalato e fare finta di non averlo sentito nemmeno.
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Fiori di Ciliegio || Fedez FF
FanfictionLui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scrive canzoni. Lei passa le giornate tra scontrini e clienti molesti. Lui un rapper da disco di platino. Lei una commessa part-time. Lui sta...