Fiori di Ciliegio || Fedez FF

37. Brivido

VIOLA

"Non so se riuscirò ad addormentarmi stanotte"

"Seria?"

"E' stato troppo strano vederlo così da vicino"

Bea ha un sorriso che le attraversa il viso da parte a parte, uno sguardo sognante. Saltella come una bambina la mattina di Natale. Stiamo percorrendo a piedi sottobraccio l'ultimo tratto che porta al nostro Hotel e stento a tenerla a bada.

"Ha toccato il mio cellulare, credo non lo cambieró mai più!"

Alzo gli occhi al cielo.

"Bea vorrei soltanto ricordati la tua età anagrafica!"

"Non posso essere felice se ho parlato con Fedez perché ho superato i 25 anni? E' un'ingiustizia. E poi lui ha la nostra età"

"Non dico questo ma..."

"E allora non dirlo, ma quando ci ricapita una botta di fortuna del genere. Grazie, grazie, grazie"

Mi inizia a sbaciucchiare la guancia. Sono felice di aver realizzato questo suo piccolo sogno. Mi dispiace non poterle dire però che stasera la fortuna c'entrava ben poco.

Forse nemmeno mi crederebbe. Sembra tutto così assurdo anche a me. Comunque sia ho promesso tempo fa a Fede che non avrei raccontato a nessuno di noi. Ed io sono una persona che mantiene la parola ad ogni costo.

"Ti guardava in modo strano!"

"Ma chi?"

"Fede!"

La guardo come se stesse dicendo la cosa più assurda al mondo.

"Ma che dici, te lo sei immaginata. Anche se oh...mica mi dispiacerebbe se avessi ragione"

Le sorrido e tento di sviare al meglio che posso, ma lei ormai è lanciatissima nella sua teoria.

"Sono elettrizzata ma non rimbambita. Ti guardava eccome. Anzi quando ti ha vista all'inizio, ha fatto un'espressione stranissima. Non so...come se fosse sorpreso di vederti ecco. Non ci hai fatto caso tu?"

Cavolo, ci ha visto lungo.

"Ehm proprio no. Forse stava semplicemente pensando che siamo due stalker"

"Se lo dici tu!"

"Amore non puoi capire, siamo state con Fedez...Come in che senso?...Nel senso che ci abbiamo parlato e fatto la foto insieme...Nooo, era nel bar del suo Hotel...Non l'abbiamo seguito, semplicemente Viola gli era arrivata voce che potesse essere lì...Sono felicissima, non puoi capire... Si che sei più bello tu ovvio. Ti saluto, sono stravolta a domani... Si, ti Amo anche io!"

Ti amo anche io. Le parole di Bea fanno eco nella mia testa. Mi appoggio allo schienale del letto e sospiro. Quanto cavolo vorrei poter provare quella voglia irrefrenabile di dire a qualcuno che lo amo, così d'istinto, senza pensarci troppo.

"Ti dispiace se mi metto i tappi? Odio i rumori degli hotel"

"Fai pure"

Bea sistema il cuscino e si aggomitola. Con i piedi sfiora la mia gamba. E' una coccolona, riempie la vita di chi la circonda di affetto. Sono fortunata ad averla come amica.

"Non capisco perché non ti sei voluta fermare con loro, un giorno me lo spiegherei" – mi fa la linguaccia – "Non so se te lo perdonerò mai sappilo... ma grazie comunque per questa meravigliosa serata"