2. Vite Parallele

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FEDERICO

La trasmissione è finita da un po', ma cazzo sono ancora esaltato dal fatto che i ragazzi che ho supportato nei talent dove ho partecipato non sono finiti nel dimenticatoio. Sono contento perché voglio dimostrare come la scena musicale italiana può cambiare rotta. Non si tratta solo di cantare per me, ma di produrre musica, incentivarla, coltivarla. La possibilità di andare in TV a sostenere le mie idee è fantastica. Non ho mai avuto paura di espormi, solo che prima nessuno mi cagava. Ora mi danno del venduto, ma non capiscono che...

"Fede sei pronto? "

Giulia ha interrotto i miei infiniti trip mentali, ma meglio così a volta rischio di perdermi. Ci stiamo riprovando, sarei un cretino a dire che ci sono più alti che bassi. Non ho ancora capito perché ci stiamo aggrappando entrambi a questa storia ad ogni costo. " Si, amore " le dico, ma in realtà sono ancora in mutande e non ho nessuna intenzione di vestirmi. Eccola che arriva, vestito corto e tacchi a spillo in mano "Ma stai ancora così? E' tardi cavolo ".

Mi guardo i piedi e penso che no, non mi va minimamente di infilarmi le scarpe ed uscire, voglio rimanere così ma devo inventare una cazzata plausibile. "Giulia senti, sto cercando di buttare giù delle idee, sono nel pieno di un momento creativo. Ti dispiace se non vengo? Tra l'altro lo sai che starei li impalato a non parlare con nessuno". Speriamo se la beva, la guardo sedersi in silenzio sul divano vicino a me, si infila le scarpe. E' troppo presa dal curare la sua mise perfetta che non si rende nemmeno conto che sto mentendo, eppure mi si legge in faccia. Ma lei non mi guarda. "Fede sai che ti dico? Non ti scomodare, rimani lì a rimuginare sulle tue idee. Io vado da sola, ma ricordati che per il tuo lavoro è importante anche mantenere dei contatti, non puoi fare l'eremita". Bofonchio come per darle ragione, lei prende la borsa, mi dà un bacio sulla fronte e con la sua postura perfetta esce di scena.

Ma tu guarda sta stronza, rimuginare. Questo è il mio lavoro, non sa quanti occhi ho puntati addosso. Quante aspettative da risolvere. HO PAURA stavolta. Apro Instangram, oltre un milione di persone che mi seguono solo qui porca miseria. Ecco qua un post di due giorni fa, leggo i primi 100 commenti, dicono tutti la stessa cosa ossia più o meno che si aspettano grandi cose da me, che sono il loro riferimento, che vorrebbero risentirmi dal vivo... Li scorro tutti velocemente, ma uno mi colpisce più degli altri:

@therealfedez Manchi da un po'. Regalaci una sola data. Ci basterebbe. Ti promettiamo il sold out in meno di un giorno.

Una sola data Fede, che ti costa. Ma perchè non ci ho pensato prima ?! Ma si facciamolo, ne ho bisogno anche io. Devo chiamate subito mamma, e AX, e Luca. Non sto già più nella pelle.





VIOLA

Menomale che questo tristissimo Natale ( e affini )è passato. E' stato bello stare in famiglia, sentire calore umano. Ma forse è stata una dose troppo massiccia in un solo colpo. Mi sono ritrovata d'improvviso continuamente al centro dell'attenzione, io che amo tanto il low profile. Un giro infinito di Come stai? Dai andrà tutto bene. Passerà. Goditi la vita. Meglio Così. Tu meriti di più. Come se non fosse già abbastanza deprimente rendersi conto di aver buttato 8 anni nell'immondizia.

Mi sono trasferita a Roma il giorno dopo la Befana. Aria nuova. Ormai sono passati due mesi quasi. Il lavoro va a gonfie vele, ho ritrovato i miei vecchi amici e incontrati di nuovi e devo dire che non mi va poi così malaccio. Mi sento libera, di essere me stessa, di fare cazzate, libera di vivere come voglio senza sensi di colpa. Che detta così sembra chissà cosa faccio tutto il giorno, nulla di esaltante in realtà.

I miei amici sanno che odio festeggiare il mio compleanno, odio stare lì davanti una torta a sentirmi cantare Tanti Auguri. Mi sento una perfetta idiota. Sono una persona solare, sorridente e tutte il resto, ma non amo stare sotto la "luce dei riflettori", non fa per me (tranne se si tratta di Karaoke, lo so è il mio feticcio).

Ferma di queste mie convinzioni, ad una settimana dal mio compleanno, il pericolo festa a sorpresa di certo è passato, e accetto di trascorrere una serata al pub con i miei amici, notte canterina come rinunciare ?! Tra cocktail, risate e stronzate varie, tutto sta filando alla perfezione finché un mio amico mi dice se ho campo sul cellulare.

"Non lo so Viò mi è arrivata una mail strana di lavoro, vedi se è arrivata anche a te, non la capisco"

"Dammi qua, leggo e ti dico".

"Viò sto aspettando un messaggio importante, che ti costa vedere sul tuo?!".

E va bene, vediamo sta sacrosanta email di lavoro alle 23.20 di venerdì sera cosa sarà mai. Apro Gmail e leggo Da Simone, lo guardo interrogativa come a dire Ma sei scemo?! Quel fottuto Occhi da Orientale inizia a sghignazzare. Allora continuo a leggere a bassa voce

Ciao Viola, il mio caro amico Fedez ti manda i biglietti per il suo concerto a Roma. Ha saputo che hai bisogno di divertirti senza pensare a null'altro che alla musica .

Si come no, penso, anzi magari sapesse l'esistenza di sta sfigata che sono. Poi sorrido e urlo " Voi siete scemi ! Vi AMO!".

Tutti mi vengono vicino, tra abbracci e auguri finisce la serata. Un concerto di Fedez, forse è proprio quello che mi ci voleva. Che AMICI penso. E mi sbilancio nel ringraziarli, perché sapevano esattamente ciò che mi serviva.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora