36. Ora tocca a te

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VIOLA

E' qui davanti a me. Non sa che lo sto osservando, come non lo sa da sempre.

Guardarlo mentre è semplicemente se stesso fa accelerare il battito del mio cuore e il ritmo del mio respiro. La sua immagine riempie la mia mente, come se non ci fosse più bisogno di nient'altro in sua presenza.

Ci sono alcune persone al mondo che quando le incontri ti fanno perdere letteralmente il contatto con la realtà. Persone che invadono tutti i tuoi sensi. E non c'è cosa che possa aiutarti a restare razionale se ci sono.

Lui per me è decisamente quel tipo di persona.

Ma devo ricordare chi è. Non un ragazzo come tanti di cui innamorarsi perdutamente. Nel bene e nel male del significato. Ripenso a come mi ha trattato quella sera e di come sia scomparso per oltre un mese. Ripenso alla sua totale incoerenza e al suo essere fondamentale uno stronzo. Ripenso a chi è e cosa fa.

Devo ritrovare la concentrazione per recitare bene ciò che ho in mente.

Luca mi guarda perplesso ma ha capito che deve far finta di non conoscermi. E infatti ci dice chiaramente che non è il caso né è possibile fare foto con Fedez in questo momento.

"Non faremo casino dai!"

Continua a farmi segno di no con la testa. Mi ha davvero preso sul serio. Grande, lo adoro. Continua a reggermi il gioco ti prego.

"Dai Luca, voglio farla, venite ragaz..."

La voce di Federico irrompe nella scena. Il suo sorriso si blocca non appena mi vede. Gli è preso un colpo, è chiaro. E un po' ci godo a spiazzarlo. Mi sta fissando da quando si è voltato. Vorrebbe dirmi qualcosa ma non lo fa. Non è un cretino e la situazione non gli torna. Ha posato il suo cocktail sul tavolino.

Sorpreso eh?

In realtà non capisco se è contrariato o solo stupido. Ma sono sicura che si sta domandando perché sto facendo finta di non conoscerlo e soprattutto perché Luca sembra sia d'accordo con me.

Senza distogliere lo sguardo, fa cenno ad entrambe di avvicinarci per fare la foto.

Mi tremano le gambe, come se non mi ricordassi più come si cammina e quel metro che mi divide da lui mi sembra infinito. Nonostante sia quasi l'una il bar è pieno, ma non per me, è come se tutto attorno fosse scomparso. Solo io e questa piccola distanza da percorrere per arrivare a lui.

Posso farcela, ho dormito con lui due notti in fondo. E' che rivederlo nel suo ambiente lo allontana dal ragazzo che ho conosciuto. Dal ragazzo che sta sul palco e che spesso smette di essere quando ne scende.

Pesto goffamente i piedi a tutti i ragazzi che sono seduti prima di lui. Compreso Luca, la cui espressione continua a dirmi solo una cosa: io e te dobbiamo fare i conti.

Federico è stupendo. Ha una canotta bianca che mette in risalto la sua abbronzatura. Ripensare alle sue vacanze mi fa stringere le stomaco per un secondo. Tutti quei video dove è continuamente e spudoratamente immerso nella bella vita, circondato da ragazze stupende, soldi e tanto altro. Ma dura veramente poco perché ormai ho capito che essere gelosa di lui è solo una volontaria autodistruzione. Energie sprecate. Lui non è di nessuno, se non di se stesso. Non è una cosa facilissima da digerire, ma l'importante è esserne consapevoli credo. Prendersi una cotta per lui è un suicidio annunciato.

Ma sono da sempre stata una grande masochista.

"La tua amica non vuole fare la foto?"

Non capisco. Mi giro e in effetti Bea non è dietro di me. E' paralizzata lì all'esterno del tavolo.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora