40. Senza parole

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VIOLA

Non riesco a staccare lo sguardo da quella scena. Federico tiene a sé con un dolce fare possessivo una ragazza bionda e minuta.

Un bellezza quasi eterea, i tratti delicati del suo viso la rendono come luminosa. Ha due immensi occhi azzurri, labbra piene ma non volgari. I capelli raccolti in una treccia morbida che lascia qualche ciuffo scivolarle elegantemente sul viso.

Indossa un abito particolare con una profonda scollatura, ma non è affatto volgare. Non potrebbe mai esserlo con quel portamento. Mi sembra di conoscerla, ma non riesco a collegare il suo viso a nessuno da me conosciuto.

Nella mano tiene un bicchiere di cristallo, probabilmente colmo di un costoso champagne.

É come se fosse una versione di me ingentilita, migliorata, raffinata.

La mano di Fede sul suo fianco crea una leggera piega sul suo abito blu. E una incrinatura nel mio cuore.

Lei sorride beatamente al resto del gruppo come se fosse pienamente a suo agio. Questo dettaglio mi fa pensare che non è la prima volta che passa del tempo con loro.

Mi rendo conto in un attimo di non averci capito nulla. Di essere fuori strada all'ennesima potenza. Fede ha lasciato sì spazio per un brivido nella sua apatia sentimentale, ma quel brivido non è roba mia.

Come quando finisce una festa, sento tutta l'adrenalina abbandonare in un solo colpo il mio corpo. Piombo in una dimensione angosciosa dove sembra non ci sia spazio nemmeno per i colori. Ma sopra ogni cosa prevale la rabbia. Nei miei confronti, per essermi fatta di nuovo fregare dai sentimenti.

Come ho potuto pensare anche solo per un attimo che Federico potesse volere me? Dio che idiota.

Ancora non ci ho capito nulla della vita. Cado e ricado senza imparare niente.

"Ehi ci sei?"

"Si si. Tutto bene" - mi ero scordata addirittura di essere ancora sottobraccio con Denny - "Si era incastrato il tacco da qualche parte"

Abbozzo un sorriso ma sono profondamente a disagio, ho paura che lui intuisca il mio stato d'animo.

Puntiamo dritto a Federico. Io vorrei non vederlo più per i prossimi cento anni ed invece mi si prospetta una serata insieme a lui e alla sua dea. Sta cercando di decifrare la mia espressione a distanza, è come se gli sfuggisse qualcosa.

In fondo lui me lo ha sempre detto che eravamo amici, sono io che mi sono fatta chissà quali viaggi e nella sua mente non ci deve essere niente di male ad essere con lei stasera.

Però no, fermi tutti! La colpa non è solo mia, non sono un'idiota totale. Ha avuto comportamenti che definire ambigui sarebbe un eufemismo.

O sono io a non essere obbiettiva?

Quando si tratta di lui perdo qualsiasi senso critico.

"Viola...Chiara"

Siamo alle presentazioni. Sul viso di lei viso si apre un sorriso perfetto e gioioso. Mi guarda con curiosità, ma non in modo maligno.

"Fede mi ha parlato molto di te, finalmente hai anche un corpo"

È sinceramente contenta di conoscermi. Lo vedo chiaramente in ogni tratto della sua fredda perfezione. Trovo difficoltà anche ad odiarla. Guardo la sua mano stretta alla mia. E' sottile e curata, un anello splende sulle sua dita affusolate. Spero Federico non sia arrivato con lei già a quel punto.

Non ce ne sarebbe stato il tempo materiale, facendo due conti. Chissà invece da quanto la sente in realtà. I miei pensieri ormai sono divisi esattamente a metà.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora