10. Zucchero Filato

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FEDERICO

E' incredibile, credi di avere visto tutto. Poi una sera sei davanti ad un panorama così e ti manca il fiato. Il cielo sembra vuoto, solo un'immensa luna gialla a fare da protagonista. Inevitabilmente nei mie pensieri quel corpo celeste prende le sue sembianze. Di Giulia. E' come se ce l'avessi adesso di nuovo avanti, sento l'eco della sue parole. Vado a Parigi. Come a dire scelgo me, Fede. Anche il suo solo pensiero, ha il potere di mandarmi in confusione, dannazione.

"Fede, vieni qui! "

La voce di Viola mi riporta alla realtà, mi appoggio al parapetto per un ultimo grande sospiro. Cavolo, ho le mani bianche. Sembra che questa polvere sia secolare come la balconata stessa.

"E dove l'avresti trovato lo zucchero filato tu quassù?

"Da lui"

Mi indica con il mento un carretto ad una decina di metro dalla panchina su cui è seduta a gambe incrociate. Non mi sembra il massimo dell'igiene, e la mia espressione deve essere abbastanza chiara, perché vedo Viola che mi sta fissando malamente.

"Devo essere sincera, ho letto tanto di quanto sei ansioso ed ipocondriaco. Ma il problema è un altro: ti fai troppi problemi. Goditi le cose come vengono, senza farti troppe paranoie. Non morirai intossicato da questo OTTIMO zucchero filato!". Se ne mette in bocca un po', avidamente, come a volermi di dimostrazione di come non ci sia nulla di pericoloso.

"Lo spero, altrimenti ti accollo le spese funerarie"

"Fai male, detesto le cose tristi e potrei organizzare un super festone Hollywoodiano per darti l'estremo saluto."

"Interessante, ne prendo nota. Ma perché stiamo parlando del mio funerale? "

"Non so, perché la tua faccia dice chiaro e tondo che hai paura di morire per questa bontà?"

Si alza sulle ginocchia e dondola quell' enorme nuvola bianca, vabbè non potrà farmi così male. Mi butto. Mi siedo accanto a lei, la panchina è a dir poco gelata. Imito la sua posizione a gambe incrociate, metto le braccia dietro la testa e mi ritrovo a perdermi nel cielo. Respiro a pieni polmoni ed emetto un altro sospiro.

"Allora è un vizio!"

"Cosa?"

"Sospirare!"

"Ma era solo uno, quale vizio!"

"Hai sospirato anche prima, quando ti ho lasciato da solo vicino il parapetto"

"La chiamavano orecchio assoluto. Come hai fatto a sentirlo?

"Semplicemente ti osservo"

Mi piace Viola perché è diretta, non solo sincera... lei ti spara ciò che ti vuole dire così a bruciapelo, senza troppi ricami. Penso che a volte potrebbe fare rimanere male qualcuno però - tipo un permaloso come me. Si vede che a lei non importa del quieto vivere, se per mantenerlo bisogna essere ipocriti. Non so, mi ispira fiducia, è come se ogni suo gesto, ogni sua espressione nei miei confronti mi dicesse Puoi fidarti di me! Forse parlare con lei, mi farebbe bene. Forse riuscire a sciogliere qualche nodo. Ma è imbarazzante iniziare a parlare così dal nulla delle mie cose. Sono timido. Anche se esteticamente sembro un narcotrafficante colombiano, dentro sono rimasto uno sprovveduto ragazzo di provincia.

"Scusa se te lo chiedo, ma Giulia non è preoccupata che sei rimasto a cena fuori, senza nemmeno avvertirla?"

Grande Viola, era proprio l'aggancio che mi serviva.

"Giulia è andata via!"

Nel dirlo sento che il mio cuore va in frantumi. Dirlo ad un'altra persone rende tutto più reale.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora