38. In bilico

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VIOLA

" ...Forse anche per questo ho deciso di vivere un'esperienza che mi faccia immergere in un contesto forte ma, al tempo stesso, drammaticamente vero: per tornare a sporcarmi le mani e la coscienza con la realtà, per ricordare a me stesso che esiste un mondo reale anche al di là delle colonne d'Ercole della nostra percezione e dei nostri privilegi.
So che può suonare ipocrita, ma le luci della ribalta sono una droga che dà assuefazione, uno stordimento costante e piacevole, dal quale ci si può risvegliare soltanto staccandosi fisicamente dal proprio ambiente... "

In questi giorni non ho fatto altro che sfruttare ogni secondo libero dal lavoro e dalla mia vita quotidiana per seguirlo su qualsiasi social pubblicasse qualcosa.

"Presto vi racconterò il mio viaggio, forse il più bello mai fatto"

Sono stati giorni di apprensione, ho avuto paura che gli succedesse qualcosa e nel più totale egoismo ho pensato più volte quanto sarebbe stato più saggio per lui non abbracciare un progetto simile nel contesto storico in cui viviamo.

Non accettare la proposta dell'Unicef però non sarebbe stato da Federico. Se c'è qualcosa che ho capito infatti è che ama mettersi alla prova continuamente e a disposizione di chi ha veramente bisogno.

Ogni volta m'indigno di come spesso si lasci usare come un mezzo dalle donne che lo circondano, ma in questo caso non posso che ammirarlo per essersi fatto mezzo di tutti quegli occhi innocenti portati all'attenzione pubblica dai suoi post.

Come avevo previsto non ci siamo sentiti quasi per nulla in questi giorni se non per qualche messaggio sporadico, qualche foto, ma so che era seriamente impegnato e non voglio essere di certo una figura ingombrante nella sua vita.

Non pretendo nulla, non sono nessuno per farlo. Si farà sentire lui quando potrà, io sono qua. Intanto saperlo di nuovo a Milano da qualche giorno, al sicuro, mi basta.

"...Non mi era mai capitato di trovare degli occhi più vissuti del volto che può contenerli, e riuscire, al tempo stesso, a scorgere un filo di speranza in fondo al tunnel.
Non so come finirà la storia di Fatima ma sono sicuro che ci rivedremo presto, perché io non riesco... quegli occhi, non posso e non voglio dimenticarli..."

Cazzo se non sono orgogliosa di lui. Dare una possibilità a chi non sa nemmeno cosa voglia dire vivere la proprio vita. Restituire l'infanzia a quei bambini sarà forse impossibile, ma dare loro voce, fargli capire che non sono soli è un piccolo, grande gesto da compiere.

"Cioè vi siete presentate là in albergo da lui?"

Luca infilza le ultime patatine rimaste nel piatto, aspettando una risposta dalla sua ragazza. Bea parte a mille e racconta per la millesima volta ciò che è successo poche sere fa. Io mi eclisso nei miei pensieri come faccio ormai da giorni. E' del momento esatto in cui ci siamo salutati che sto in un universo tutto mio.

Guardo e riguardo quel selfie che mi ha mandato dal Libano. Lo sguardo stanco ma soddisfatto di chi sa di star facendo qualcosa di buono. Il suo aspetto genuino. Quella maglia azzurra dell'Unicef lo rendo ancora più bello.

"Come sanno emozionare i cellulari, ormai nessuno mai eh?!"

Sposto lo sguardo dallo schermo del mio telefono a Simone che mi sta fissando come se mi stesse analizzando.

"Dici?"

"Dico dico, hai un sorriso beato"

Abbassa lo sguardo sul mio cellulare e si poggia una mano sulla fronte.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora