Siamo appena arrivati nel distretto 13. Andiamo sotto terra e la cosa che mi stupisce di più è che nulla è cambiato dall' ultima volta che sono venuta qui. Con passo abbastanza veloce, percorriamo un lungo corridoio, verso la sala riunioni. Con molta forza apro le porte ed entriamo in quella grande stanza, dove riesco a riconoscere solo una faccia: Plutarch.
Subito si alza e ci viene in contro. Anche lui è invecchiato, perchè si vedono chiaramente rughe e occhiaie sul suo volto. -State tutti bene?- ci chiede, guardandoci uno ad uno. -Sì. Siamo venuti qui per proporvi un'alleanza: noi e voi, contro Maryrose- dico decisa, senza muovermi. Plutarch fa una faccia un po' stupita e domanda :-Voi chi? Il distretto 12?-.
Peeta soffoca una risata e risponde :-Certo che no! Il nostro distretto non combatterebbe mai! Con noi intendiamo noi- e ci indica tutti, partendo da Johanna per poi arrivare a nostra figlia.-E loro due devono essere addestrati- continua Haymitch, parlando di Prim ed Henri, ancora una di fianco all'altro. -Quindi fatemi capire bene: voi venite da noi perchè siete in pochi e sperate che così riuscirete a sconfiggere la nipote di Snow?- chiede ancora, in modo sarcastico. -Certo Plutarch, ma siamo comunque in pochi, quindi serviranno altri alleati...- confermo io.-Mmm... Venite a sedervi...- conclude, facendoci accomodare.Al tavolo, oltre a noi, ci sono altre 4 persone: una donna bionda e giovane, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu, un signore anziano e una ragazza, sui venti anni, con la pelle e i capelli scuri. Plutarch ce li presenta subito tutti, cominciando dalla bionda :-Lei è Sophie ed è a capo di una squadra di guidatori di Hovecraft- poi passa all'anziano -Lui si chiama Randolf e si occupa delle apparecchiature elettroniche. Il ragazzo, Daniel, anche se solo di 20 anni, fa parte dell'esercito e aiuta negli addestramenti, che sono guidati da lei, Ashley, tanto giovane quanto brava-.
Tutti e quattro mi sembrano delle brave persone. Ashley mi piace in particolare, forse perchè assomiglia molto a Rue... non lo so. Sophie mi sembra un po' seria per essere una ragazza così giovane, ma in fondo ognuno ha il proprio carattere. Randolf ha quei modi di fare che mi ricordano Beetee. Daniel, anche se è ancora un ragazzo, ha già il fare di un adulto e visto il ruolo che ha penso che sia appropriato. Mentre ce li presentano tutti, li squadro dalla testa ai piedi, per ricordarmeli bene.
Plutarch continua a parlare :-Come hai detto tu prima, Katniss, anche se alleati, siamo comunque pochi, quindi dobbiamo trovare un altro alleato... e io ho già in mente chi-, fa un po' di pausa per pensare e poi finisce la frase -Ouklidya-.
Non ho mai sentito questo nome in tutta la mia vita, quindi chiedo :-E che cosa sarebbe?-. -Questa è una storia che è cominciata tanto tempo fa e ora ve la racconterò...- e così comincia a spiegare. Tutti quanti, compresi Ryan, Jenny e Gabriel, ascoltano attentamente, perchè da sentire, questa, è una storia davvero interessante.
Ecco qua cosa ci ha detto:
Ouklidya e Panem, dieci anni prima che nascessi io, erano unite e a capo di entrambe c'era la famiglia di Snow. Esistevano anche due capitali: Capitol City e Clidyon City. Quando però Capitol City decise che ci sarebbero stati, ogni anno, gli Hunger Games, l'altra capitale non era d'accordo. I due stati si divisero e furono dati in mano a due persone: Panem a Snow, mentre Ouklidya a sua sorella minore, Rowina. I due si odiavano sin da quando erano bambini e questa cosa fece nascere un conflitto, che fu vinto dal nostro attuale stato. Snow, così, mise un muro che tutt'ora ci divide da Ouklidya. Si trova ai confini est di Panem ed è coperto da una fitta foresta. Solo poche persone sanno della sua esistenza.-E come facciamo a chiedere a Ouklidya di diventare nostra alleata se si trova oltre i confini di Panem?- chiede Gale alla fine della storia. Plutarch si alza e risponde :-Facile! Bisogna andare da loro!-. -Come?! Plutarch, ti rendi conto che così dovremmo passare per Capitol City? Dove si trova Maryrose?!- sbotto io arrabbiata, con un tono di voce più alto di quello che mi aspettavo. Lui mi si avvicina e mi guarda dritto negli occhi :-Ne sono consapevole, Ghiandaia Imitatrice, ma questo è l'unico modo-.
Non sta mentendo, dice la verità. Lo vedo dai suoi occhi. Poi quel Ghiandaia Imitatrice mi ha convinto ancora di più. Plutarch ha ragione, questo è l'unico modo. Dobbiamo rischiare.
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Salve plebe!!!
Arrivati dentro al distretto 13, Katniss scopre
l'esistenza di uno stato chiamato Ouklidya che
potrebbe, anzi, deve essere un loro alleato.
Sarà così? Tra qualche capitolo lo scoprirete :)
Ringrazio tutti quelli che leggono, commentano
e votano questa storia, perchè SIAMO ARRIVATI
A 2000 VISUALIZZAZIONI!!!. Non sapete quanto
io sia felice! Un bacione a tutti e buona lettura,
Sara
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HUNGER GAMES - Il Ritorno
FanfictionSono passati 5 anni dalla fine della Rivolta contro Capitol City. Ormai nessuno mi chiama più Ghiandaia Imitatrice. Io e Peeta ci siamo sposati e viviamo nella nostra casetta nel Villaggio dei Vincitori. Gli Hunger Games, grazie alla morte del presi...