Capitolo 33 - Quel che era successo

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Ryan POV

Non sono riuscito a cenare, e nemmeno Jenny. Siamo appena andati a dormire, o almeno, ci siamo appena sistemati nei letti.
Non riesco a chiudere occhio. Se ripenso alle cose che sono successe in questi soli 3 giorni, mi viene da star male.

**FLASHBACK**

-Dai! Così non vale!- urla tra le risate Jenny, che sta subendo forse l'attacco col solletico più bello di tutta la sua vita.
-Sei troppo intelligente sorellina, devi farci vincere un po'!- le risponde Gabriel, unendosi a me.
-Non ci posso fare niente se siete così stupidi! E ora basta col solletico, mi state uccidendo!- ribatte lei, non smettendo di ridere.
-Ok... finiamola...- concorda suo fratello con dispiacere. Così fa alzare la sorella e si mettono seduti uno di fianco all'altra.

Cavoli, così si che vedono le somiglianze! Entrambi con i capelli castano scuro, lineamenti definiti soprattutto sul naso. Gabriel ha una corporatura già robusta, mentre Jenny è leggermente più magra. L'unica cosa in cui sono diversi, sono gli occhi: lui ce li ha sul grigio scuro, mentre lei di un verde acqua brillante. Chissà da chi li ha presi.

Anche se hanno quasi 11 anni, ne dimostrano di più. Io invece, a causa della mia nascita prematura, sono rimasto mingherlino, però quasi tutte le persone che conosco mi dicono che sono molto intelligente.

Ovviamente non sarò mai come Jenny, perchè lei è... speciale. Ecco, non so come spiegarlo. Lei è così bella, gentile, altruista, premurosa, sensibile... devo continuare? In poche parole, lei per me è fantastica e.. mi piace molto.

Ho parlato di questo solo con mia sorella, o meglio, lei lo ha scoperto da sola. Bè, di sicuro lei è più esperta della mamma riguardo alle 'prime cotte'.
Prim ha trovato subito un modo per tirarmi su di morale, dicendomi di essere sempre me stesso e di non fingere di essere qualcuno solo per piacere agli altri.

-Ryan, ti sei imbambolato?- chiedono all'unisono i miei migliori amici.
-No, sono solo in pensiero... per i miei genitori e mia sorella, intendo...- mento, facendo un'espressione vaga.
-Stai tranquillo! Nostro padre e nostra madre hanno già combattuto insieme ai tuoi genitori... e poi scusa, tua madre è la Ghiandaia Imitatrice, no?- cerca di "tranquillizzarmi" Gabriel, dandomi un pugno sulla spalla.
-Avete ragione...- rispondo, cercando di finire lì la conversazione.

-Oh, c'è Effie! Devo andare a chiederle una cosa... scusate...- così Jenny scende dal letto ed esce, lasciando me e suo fratello da soli. Gabry mi fissa con una strana espressione.

-Qualcosa non va?- chiedo titubante.
-Non cercare di nascondermelo...-
-Cosa?- dico sempre più incerto.
-Ti piace mia sorella!- dice ad alta voce.
-Shhhhh! Qualcuno potrebbe ascoltare!-
-Lo sapevo! Lei ti piace! Lei ti piace! Lei ti piace!- comincia a prendermi in giro -..tranquillo amico, il tuo segreto con me è al sicuro!- continua.
-...bè, grazie... guai a te se lo dici a Jenny!-
-Non ti preoccupare, la mia bocca è...-

-AHHHHHHHHHHHHH!- questa è la voce.. di Jenny! Io e Gabriel ci catapultiamo immediatamente fuori dalla stanza e quello che vediamo ci terrorizza: due uomini, vestiti di nero, hanno preso Effie e Jenny e le hanno bloccate, impedendo loro di urlare o muoversi.

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